Mentre a Mesagne si svolgeva la marcia della legalità, Veronica Capodieci subiva un’altra operazione e la Polizia Scientifica operava per la ricostruzione della scena del crimine.
A Mesagne città di Melissa Bassi, la studentessa uccisa durante l’attentato del 19 maggio davanti alla scuola Morvillo Falcone causato dall’esplosione di bombole a gas attivata da un killer tutt’ora non identificato, si è svolta la marcia della legalità.
“Perché ognuno scelga da che parte stare”
La manifestazione è stata organizzata dall’amministrazione comunale di Mesagne e dall’associazione Libera per ricordare l’attentato.
Erano in tremila i ragazzi delle scuole, accompagnati dai genitori, a sfilare per le strade del paese che ha fatto tappa in un’aula consigliare del Comune, dove l’amministrazione e gli studenti si sono riuniti per condividere l’appello alla legalità.
C’era anche il papà di Melissa, Massimo Bassi.
Don Ciotti, presidente di Libera, ha così esordito: “Mesagnese è il nome di un popolo, non è il nome di un clan“.
Parla una studentessa di 12 anni, Anna, che legge una lettera:
“Il 19 maggio da ragazzi siamo diventati improvvisamente adulti, mai avremmo pensato di essere travolti dal problema della legalità. Quel giorno abbiamo provato commozione, rabbia e dolore. A volte ci sentiamo sopraffatti dalla paura, non potremo mai dimenticare quel giorno. Non spegnete gli interruttori della luce della legalità, la legalità deve essere protagonista del nostro futuro. Lo dobbiamo a Melissa, alla sua mamma e al suo papà. Non permettiamo al terrore di rubarci neanche un attimo del nostro futuro”
Intanto Veronica Capodieci, la ragazza maggiormente ferita durante l’esplosione, prontamente operata all’arrivo all’ospedale di Brindisi, successivamente trasferita a Lecce e poi a Pisa presso il Centro Ustioni, ha subito ieri un altro intervento per la “pulitura e ricostruzione della cute”, superato egregiamente. Veronica sarà operata nuovamente settimana prossima. Attualmente è ricoverata in terapia intensiva; le sue condizioni cliniche generali sono stabili.
Mentre si svolgeva la manifestazione per la legalità a Mesagne, davanti alla scuola Morvillo Falcone, la Scientifica ha proseguito i rilievi che consentiranno la ricostruzione della scena dell’attentato. La zona era stata transennata dalle prime ore della mattina; attraverso l’utilizzo di uno strumento trigonometrico, la polizia ha provveduto alla misurazione di distanze e angolature. E’ stato girato un video che consentirà l’elaborazione di una proiezione tridimensionale della scena del crimine.
Nuovi elementi si aggiungono nella ricostruzione dell’identikit dell’attentatore, inizialmente si era pensato ad una persona con disabilità alla mano destra, ora alla teoria se ne affianca una nuova che non esclude la possibilità che l’uomo possa essere mancino.
Video integrale del probabile killer: