Quando una vita finisce non resta che morte e dolore, sgomento e tristezza. Alcune morti, tuttavia, non portano via con sé ogni anelito di vita e speranza … a volte quando una vita si spegne un’altra esistenza si accende grazie alla donazione degli organi.
La “donazione degli organi” è una nobile cultura, è una scelta di solidarietà ed un’espressione di altruismo.
Tuttavia non bisogna mai dimenticare che la donazione degli organi investe la sfera etica, morale e sentimentale degli individui che si trovano costretti a valutarne l’opportunità. Affinché venisse compresa e condivisa sono stati decisivi gli interventi informativi che nel tempo hanno permesso a tutti di comprenderne il reale valore.
Ove possibile, l’asportazione degli organi post mortem per destinarli al trapianto non è una deturpazione del caro estinto o una violazione del suo riposo ma rappresenta una opportunità di vita e speranza.
Della donazione beneficia qualcuno che, malato e sofferente, è in attesa di una rinascita. Laddove la pratica del trapianto di organi è sempre un’ultima ratio, ovvero la sola possibilità di guarigione.
Il Ministero della Salute ha appena reso note le risultanze dell’ultimo report sull’attivita’ di donazione e trapianto in Italia:
nel nostro paese nei primi 4 mesi del 2012 il numero di donatori e’ aumentato e contemporaneamente è aumentato anche il numero assoluto dei trapianti.
Considerato il primo quadrimestre del 2012, si registra:
- un aumento dei donatori per milioni di abitante: i donatori erano 21,9 nel2011 – oggi sono 23,7;
- un aumento del numero assoluto dei trapianti, che si attesa nei primi 4 mesi del 2012 sulle 3091 unità, compresi i trapianti combinati;
- sono in aumento i trapianti di rene (1688 contro 1542) e di fegato (1071 contro 1019), mentre il numero di trapianti di cuore ha subito un leggero calo (233 contro 278);
- restano stabili le liste di attesa.
Il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, commenta con entusiasmo il dato ed afferma: “Un dato molto positivo, il più alto di sempre in Italia e di gran lunga migliore della media Ue (16.9)“.