Le paralisi cerebrali infantili sono caratterizzate da disturbi persistenti, non progressivi della motricità causati da danni dell’encefalo che possono sorgere in periodo prenatale, perinatale e postnatale nei primi 3 anni di vita.
Le cause prenatali sono: -anossia cerebrale, -infezioni virali materne, -esposizione ai raggi x-ittero nucale, -prematurità e immaturità del feto.
Anossia cerebrale: viene provocata da anomalie placentari, dalla compressione del cordone ombelicale o da disturbi materni come l’anemia. In questi casi il danno cerebrale è la conseguenza del ridotto apporto di sangue al feto.
Infezioni virali materne: vanno segnalate principalmente la rosolia, molto nociva per il feto, soprattutto se contratta nel primo trimestre di gravidanza e la toxoplasmosi che può determinare nel feto un’encefalite.
Esposizione ai raggi x: un’esposizione a questi raggi ,soprattutto nel primo trimestre di gravidanza, può provocare delle alterazioni cerebrali nel feto.
Ittero nucale: è generalmente dovuto ad un’incompatibilità sanguigna fra madre e feto ed è pericoloso perché instaura un processo tossico a carico del sistema nervoso.
Prematurità ed immaturità del feto: il prematuro e l’immaturo hanno capillari molto fragili. Ciò li rende molto vulnerabili da un punto di vista neurologico in quanto aumenta il rischio di emorragie cerebrali e trombosi durante il parto.
Le cause perinatali sono: -anossia, -asfissia
Anossia:la mancanza di ossigeno alle cellule cerebrali si associa spesso a lesioni vascolari che causano emorragie e necrosi cerebrali. I danni sono generalmente irreversibili e possono compromettere anche l’area che comanda il movimento
Asfissia: può essere causata da vari fattori, come la torsione del cordone ombelicale, la diminuzione del flusso placentare o da fattori meccanici e determina, fra le altre cose, un’alterazione del sistema nervoso centrale con conseguenti danni cerebrali.
Le cause post natali sono: -infiammazioni delle meningi o dell’encefalo, – lesioni cerebrali.
Infiammazioni delle meningi o dell’encefalo: possono causare danni neurologici permanenti, ( perdita di vista e udito o delle capacità di comunicare e apprendere) problemi comportamentali e danni cerebrali, fino alla paralisi.
Lesioni cerebrali: possono essere causate da traumi cranici, turbe vascolari e tumori cerebrali e danno esito ad alterazioni infiammatorie che possono compromettere il corretto sviluppo del sistema nervoso centrale.
Se il danno è a carico dei sistema nervoso centrale si possono avere paralisi di diverso tipo.
Le principali sono:
Spastiche: i bambini che ne sono affetti hanno un aumento patologico del tono muscolare , rigidità estensoria degli arti inferiori e dalla rigidità flessoria degli arti superiori.
Atetosiche: i bambini che ne sono colpiti effettuano movimenti continui ed irregolari che impediscono loro una corretta attività motoria.
Atassiche: i bambini che ne sono affetti si muovono in modo scoordinato, hanno difficoltà a mantenere l’equilibrio, soprattutto in posizione eretta, barcollano mentre camminano , soffrono di tremore alle mani e le muovono in modo scoordinato.
Le principali forme cliniche della paralisi cerebrali infantile sono:
Monoplegia : disturbo che colpisce un solo arto
Diplegia : disturbo che colpisce due arti
Triplegia : disturbo, solitamente di tipo spastico, che colpisce tre arti
Tetraplegia : disturbo che colpisce tutti e quattro gli arti
Paraplegia : disturbo che colpisce gli arti inferiori in modo simmetrico e bilaterale
Emiplegia : disturbo che colpisce una sola metà del corpo
Ma quali sono i segnali che devono metterci in allarme?
Se il nostro bambino ha subito dei traumi in epoca prenatale, perinatale o postnatale ci potrebbe essere una sofferenza cerebrale.
I sintomi principali sono: pelle molto pallida, sguardo fisso e occhi sbarrati, espressione di sofferenza o ansia, difficoltà respiratorie, incapacità di alimentarsi.
Se si verificano questi sintomi è necessario sottoporre il bambino ad un esame neurologico per valutare se e fino a che punto il suo cervello sia compromesso, tenendo conto del fatto che , se anche l’apparato motorio è stato coinvolto, gli eventuali danni che ha subito si noteranno solo col tempo.
Fonte: http://www.club.it/letizia/documenti/paralisi_cerebrali_infantili.html
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