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Incidenti domestici bambini, tutto ciò che c’è da sapere

di Mamma Simona

26 Aprile 2012

incidenti domesticiLa casa rappresenta il porto sicuro per ogni bambino, però cela tanti pericoli che possono compromettere la sua incolumità!

Noi genitori sappiamo quanto sia importante la sicurezza del bambino in casa.

In quello che dovrebbe essere il posto più sicuro del mondo per un piccolo, si nascondono in realtà mille pericoli che costituiscono una minaccia per la salute del bambino.

Bisogna avere “mille occhi” e non “abbassare mai la guardia”, porre attenzione ed essere lungimiranti tramite la previsione di un’eventuale insicurezza o pericolo. Questo, è vero, genera un po’ di stress nel genitore o in colui che bada al bambino, poiché il livello di attenzione è alto e una distrazione può costare cara. E’ questa difficoltà la maggiore causa della stanchezza dei genitori.

La collaborazione nella crescita e sorveglianza dei figli, oltre a fornire la presenza di più punti di riferimento e dunque maggiori stimoli, maggiori sicurezze, aiuta i genitori ad avere un cambio, una pausa per una evasione rigenerante che porti la mente a staccarsi dalla doverosa soglia di lucidità e presenza quando si sta col bambino. Il recupero permette inoltre di riprendere la sorveglianza e la condivisione dei momenti col bambino con una mente più “fresca”, disponibile e reattiva, con buon beneficio per tutti.

sostanze velenose bambiniNonostante una strategia di sorveglianza ad hoc, sono migliaia gli incidenti domestici che si verificano in un anno a danno dei bambini. Basti pensare agli avvelenamenti chimici ad opera di ingestione di materiali tossici come: candeggina, detersivi, insetticidi, farmaci, sapone, cosmetici ecc….

Il pericolo delle ingestioni accidentali e pericolose è connesso con la possibilità di soffocamento che, sebbene si presenti in percentuali minori rispetto all’avvelenamento, rappresenta pur sempre un rischio.

I bambini sono, purtroppo, i maggiori protagonisti di incidenti domestici.

La fascia di età più a rischio non è data dalla primissima infanzia, poiché la motricità è limitata così come la curiosità, ne consegue la possibilità di una valida sorveglianza da parte dell’adulto.

Diverso è quando il bambino, dai 10 mesi circa in poi, comincia a gattonare e camminare. La curiosità verso la scoperta lo spinge ad esplorare cassetti e credenze il cui contenuto viene spesso portato alla bocca, poiché a quest’età, valido strumento di esplorazione è proprio la bocca, con la quale si riconoscono i sapori, si catalogano, operando una prima distinzione fra “buoni e cattivi”, si valuta la consistenza dei materiali ecc..

Tale comportamento e per la dinamicità e la velocità con la quale viene compiuto e per il momento inaspettato non sempre prevedibile, delineano un quadro di pericolo importante, che mette a rischio la salute del bambino.

incidenti domesticiEsistono “fasce orarie” più rischiose per il bambino, dovute alle abitudini di casa. Si stima che i momenti in cui si concentrano maggiormente gli incidenti sono quelli che precedono i pasti o durante la loro preparazione.

In tali occasioni l’adulto è preso dalla cucina, dunque l’attenzione sul piccolo cala, a maggior ragione la sera, quando si risente della stanchezza della giornata sulle spalle.

La tendenza ad imitare l’adulto è un’ ulteriore aggravante, il bambino si espone a comportamenti propri dell’adulto che ha, al suo contrario, la responsabilità e la padronanza per gestirli. In queste occasioni è maggiore il pericolo e il rischio.

Gli agenti tossici a rischio ingestione, avvelenamento, contatto, inalazione vantano una lista lunghissima, il cui effetto varia dalla quantità e dose ingerita.

Citiamo i più comuni, fornendo qualche semplice suggerimento per attuare un piano di sicurezza.

incidenti domestici Farmaci: ricoprono il 50% dei casi di avvelenamento e risultano al primo posto della hit parade delle intossicazioni/avvelenamenti.

E’ bene conservarli in luoghi inaccessibili per il bambino, come credenze poste ad un livello “alto” non raggiungibile, meglio se “sotto chiave” a garanzia di maggiore sicurezza. E’ vero che molti farmaci hanno ora sistemi di chiusura complicati da aprire per un bambino, ma è sempre utile non mettere a prova le abilità del piccolo.

Spesso per comodità o perché stiamo seguendo una cura che preveda diverse somministrazioni al giorno, lasciamo a portata del bambino i farmaci: pillole, sciroppi, spray fungono da attrazione se posti sul comodino o nel portapillole della borsa. Tanto più quando sono colorati, per una normale associazione con le caramelle.

incidenti domesticiProdotti per la pulizia: sono causa di avvelenamenti e intossicazioni. Ricoprono una vasta gamma di flaconi & co. Usati sia per la pulizia a casa che per la manutenzione: detersivi, candeggina, disincrostanti, detergenti, deodoranti, smacchiatori, ammoniaca, prodotti a base di soda caustica, ma anche vernici, solventi, insetticidi, antitarme, concimi liquidi per piante.

Si tratta di prodotti che vanno riposti in luoghi non raggiungibili dal bambino, preferibilmente sotto chiave.

La tendenza diffusa, per comodità, è quella di assegnare loro il posto del vano sotto il lavandino che è ampio e comodo, può contenere anche fustini alti. Altro errore diffuso è cambiare la confezione che contiene i prodotti, per esempio usando contenitori di plastica per le pastiglie di detersivo per la lavatrice o unendo più prodotti al fine di ottenere maggiore spazio o ancora utilizzando bottiglie d’acqua per contenere liquidi il cui uso può facilmente essere confuso. Le confezioni originali riportano indicazioni di pericolosità e di sostanze tossiche presenti, che si rivelano fondamentali per l’individuazione della terapia necessaria in caso di ingestione.

incidenti domesticiSigarette: la nicotina è una sostanza altamente tossica. Bastano pochi centimetri di sostanza, racchiusa nel cilindro della sigaretta, per causare un serio pericolo una volta ingerita dal bambino.

Nonostante l’abitudine degli incalliti fumatori a lasciare i pacchetti delle bionde a portata di mano, è buona norma in presenza di bambini, riporli in posti da loro non raggiungibili. Ciò significa, evitare di appoggiarli su comodini, tavolini, credenze, ma anche in borse o tasche di giacche, due posti che stimolano molto la curiosità dei piccoli esploratori.

Il trattamento di smaltimento immediato dei mozziconi di sigaretta, prevengono la possibilità di facili ingestioni. Meglio eliminarli piuttosto che accumularli nel portacenere.
incidenti domestici Piante: alcune, siano esse da giardino/balcone o da interno, hanno componenti nocive sia per ingestione di foglie, parte di bulbo, bacche, sia per contatto. La tossicità varia a seconda della quantità ingerita e della concentrazione di sostanze tossiche.

Tra le piante “pericolose” citiamo: la stella di Natale (velenosa in toto, liquido bianco che fuoriesce dopo il taglio, compreso), l’oleandro (che vanta la presenza di un potente veleno contenuto sia nei fiori, che nelle foglie ma anche nei rami), il filodendro (il latte espulso dalla base delle foglie causa irritazione alla pelle e agli occhi, se ingerito, tumefazione all’interno della bocca e soffocamento).

In caso di ingestione di sostanze tossiche, è opportuno telefonare ad un Centro Antiveleni che fornirà le prime indicazioni di soccorso.

Meglio tralasciare tentativi con rimedi della nonna, spesso controproducenti e affidarsi piuttosto alle mani di esperti. E’ opportuno comunicare all’operatore telefonico i dati del bambino (peso, età, sintomi dopo l’ingestione) ma anche quelli relativi alla sostanza ingerita (marca del prodotto, quantità) al fine di individuare la migliore terapia. La marca del prodotto è importante poiché l’operatore, data l’esperienza, conosce la composizione delle marche più diffuse.

In caso non si conosca il Centro Antiveleni di riferimento della zona, meglio telefonare al 118 che provvederà a mettervi in contatto con quello più vicino a voi.

La casa rappresenta il porto sicuro per ogni bambino Non esiste una lista “ufficiale” dei Centri Antiveleni, qui sotto riportiamo quelle delle maggiori città:

  • Bologna

Ospedale Maggiore

Via Largo Negrisoli 2 – tel. 051/6478955

  • Catania

Ospedale Garibaldi Centro Rianimazione

Piazza S. Maria Gesù – tel. 095/7594120

  • Cesena

Ospedale Maurizio Bufalini

Viale Ghirotti – tel. 0547/352612

  • Chieti

Ospedale Sant.ma Annunziata

tel. 0871/345362

  • Genova

Ospedale Gaslini – 010/3760873

Ospedale San Martino

Via Benedetto XV, n. 10 – tel. 010/352808

  • La Spezia

Ospedale Civile S. Andrea

Via Vittorio Veneto – tel. 0187/533296

  • Lecce

Ospedale Regionale Vito Fazzi

Via Moscati – tel. 0832/351105

  • Messina

Unità degli Studi di Messina

Villag. Santissima Annunziata – tel. 090/2212451

  • Milano

Ospedale Niguarda Ca’ Grande

Piazza Ospedale Maggiore 3 – tel. 02/66101029

  • Napoli

Ospedali Riuniti Cardarelli

Via Antonio Cardarelli 9 – tel. 081/5453333

Istituto Farmacologia e Tossicologia

Via Costantinopoli 16 – tel. 081/459802

  • Padova

Istituto di Farmacologia Universitaria

Largo Egidio Meneghetti 2 – tel. 049/931111

  • Pordenone

Ospedale Civile Centro Rianimazione

Via Montereale 24 – tel. 0434/399698

  • Reggio Calabria

Centro Rianimazione Azienda Ospedaliera “Bianchi – Melacrino – Morelli”

Via G. Melacrino – tel. 0965/811624

  • Roma

Policlinico Agostino Gemelli

Istituto di Anestesiologia e Rianimazione

Largo Agostino Gemelli 8 – tel. 06/3054343

Policlinico Umberto I

Viale del Policlinico – tel. 06/490663

  • Torino

Università di Torino

Via Achille Mario Dogliotti – tel. 011/6637637

  • Trieste

Istituto per l’Infanzia

Via dell’Istria 65/1 – tel. 040/3785373



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