Camminare fa parte dei gesti quotidiani della vita.
E’ un traguardo che raggiungiamo in autonomia all’età di 12-18 mesi circa, chi prima chi dopo, ciascuno ha i suoi tempi, e rientra tra i gesti meccanici che compiamo, permettendoci di spostarci.
Ognuno ha la propria camminata e la propria postura che caratterizzando l’andamento del passo.
Che camminare sia salutare, non è una novità, ce lo ricordano tutti in continuazione.
Tonifica i muscoli del corpo, allena il sistema cardiovascolare, crea un benessere psicologico che incentiva la serenità, combattendo anche lo stress accumulato.
Insomma camminare è un elisir di salute!
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha condotto di recente uno studio circa i danni della sedentarietà, arrivando alla conclusione che camminare per 3 chilometri al giorno, mantiene il fisico in forma.
La pigrizia e la sedentarietà sono alla base di molte patologie che possono presentarsi nell’arco di vita di una persona.
Sono causa di 600mila morti all’anno nella sola Europa, mentre nel mondo rientrano tra le 10 maggiori e principali cause di decessi e disabilità.
Un dato allarmante che ha attivato numerose campagne circa la necessità di dedicare del tempo ad una discreta attività in tutte le fasce d’età.
Il Presidente della Società Italiana di Medicina Generale, Claudio Cricelli, ribadisce l’importanza di un corretto stile di vita, costituito in primis da una sana alimentazione e del movimento praticato con una discreta costanza, per la prevenzione di malattie quali: diabete, ipertensione, cardiopatie, osteoporosi e tumore.
E’ dunque corretto affermare che “camminare allunga la vita”!
Inoltre contribuisce ad un buon risparmio che, di questi tempi, è sempre cosa gradita: percorrendo i tratti a piedi invece di avvalersi dell’utilizzo dell’automobile, si risparmiano ben 700 euro all’anno!