Pasqua e pasticceri
Quando si pensa a Pasqua, al di là del concetto profondo legato alla resurrezione di Gesù, il pensiero corre alle tavole imbandite, ai pranzi tra parenti o amici e ai dolci tradizionali, cui viene riservato un posto d’onore.
I bambini attendono con trepidazione di scartare le colorate confezioni delle uova di Pasqua che celano le curiose sorprese; i golosi puntano alle colombe, siano esse classiche o farcite a piacimento, ci sono poi i dolci regionali pasquali.
Quest’anno in tutt’Italia sono al lavoro circa 10.500 pasticcerie con almeno altrettanti pasticceri che lavorano, in una corsa contro il tempo, che soddisfi prenotazioni o la domanda del momento.
Un pensiero sempre gradito è il prodotto che deriva dall’incarico di nascondere dentro l’uovo di cioccolato un regalo, una sorpresa portata dal committente in pasticceria, per una confezione artigianale e molto personale.
La pasticceria è un’arte che necessita di abilità ma anche di fantasia al fine di realizzare composizioni buone da mangiare ma anche belle da vedersi, con decorazioni d’impatto e originali.
Il lavoro di pasticcere sta riscuotendo un successo in crescita tra gli stranieri che, giunti in Italia hanno deciso di intraprendere questa attività. Sono più di 600, ovvero il 5,6% del totale, le attività di pasticceria con titolari stranieri, una tendenza in forte aumento. Alle tradizioni nazionali, affiancano spesso quelle proprie del paese d’origine, portando una ventata cosmopolita in commercio.
Tra le regioni più “pasticcere” primo posto in classifica è detenuto dalla Campania in cui svolgono l’attività 1.400 pasticcerie medio-piccola; al secondo posto si trova la Sicilia con oltre 1.200 pasticcerie, segue la Lombardia con 1.160 e il Lazio con 1.000.
Alle attività specializzate nella sola produzione di pasticceria, si affiancano quelle che combinano la produzione di dolci alla panetteria fresca.
Insomma, un vero business in grado di accontentare tutti i palati sopraffini!