Mentre la natura suggerisce silenzio e pace i naufraghi del reality più crudele della tv italiana litigano per un uovo, discutono per una notte di “scambio” e chiacchiere e polemizzano sulle nomination.
Mentre la natura suggerisce che la vita ha il suo corso incontrollabile i naufraghi fanno il loro gioco, provano a orientere le preferenze del pubblico e si muovono verso la vittoria.
Per alcuni la competizione vale più della dignità? Forse
A guardarli pare che certi naufraghi abbiano una considerazione del pubblico assai bassa. Sebbene il gioco consenta la strumentalizzazione dei “grossi” sentimenti, l’uso di certi paroloni in modo improprio colpisce l’ascoltatore e fa riflettere.
Amore è una parola evocativa, è un “simbolo” di quelli che fanno odiens, echeggia e rimbomba … ma chi usa questa parola deve considerarne la portata e la valenza, deve comprenderne il ritorno.
L’Elia fiera e tenace confessa di aver mangiato la pietanza cucinata dall’amica Nina con le mani riconoscendo in quella preparazione un atto di Amore …
… rullo di tamburi: cucinare vuol dire amare! Preparare un pasto è un atto di amore (luogo comune apprezzato, vero ma non assoluto e di certo poco indicato per un riso bollito che sull’isola è prima d’ogni altra cosa sopravvivenza e sostentamento).
Andrea, bella, giovane, uscita vittoriosa dall’ultimo televoto, non è capace di Amare secondo l’Elia, iraconda e nervosa. Conclusione: Antonella non può mangiare con le mani la preparazione di Andrea … ma il riso, poi, lo ha mangiato ugualmente? E la mano di Andrea era amorosa quando salvò Antonella durante la catena della fratellanza?
<<Antonella ma che parte reciti?>>
La stessa Elia che parla d’Amore è furiosa con Andrea perché l’ha nominata. Sotto sotto, come dichiara lei stessa, subisce il fascino del “fare i dispetti”e nella sua coalizione con Nina Moric pare che provi un sottile piacere ad opporsi a Max, a Manuel e ad Andrea.
L’Elia che urla e si infuria, piange e ride, dispettosamente medita di consumare il cibo prima dell’eliminazione, si oppone e si isola … l’Elia che ha spezzato l’equilibrio di Enzo Paolo Turchi, fatto infuriare Max e che ha provato, senza successo, a pungolare Manuel … questa Elia parla di regole morali.
“Antonella ma ti è chiaro che stai partecipando ad un reality? Un gioco che per sua natura vedrà trionfare su tutti un unico vincitore? … Ti piacerebbe tanto quel trionfo, vero? E senti di meritarlo più di tutti?”
La televisione contemporanea, a mio modesto parere, soffre di una deficienza gravissima: mette in video e offre spazio a personaggi che credono sia ovvio se non facile “manipolare” il pubblico … partono, codesti artisti, dalla convinzione minimalista di essere intelligenti al cospetto di un pubblico che non può non apprezzarli.
L’apprezzamento comunemente deriva da un beneficio emozionale e culturale, si apprezza un personaggio se ed in quanto questi sia, per sua natura e capacità, in grado di donarsi al pubblico generando commozioni.
In definitiva per parte mia Antonella dovrebbe lasciare l’uovo a Max e Manuel dando a Cesare quel che è di Cesare