Si parte? Destinazione mare o montagna, città d’arte o parco divertimenti?
Il “viaggio” è normalmente la “prima prova” che la famiglia deve affrontare per dare inizio alle vacanze.
La meta è lontana, ma la macchina è pronta, le valige cariche ed i bimbi ben saldi ai seggiolini, dunque non resta che accendere il motore e partire.
Difficile dire prevedere come i bambini affronteranno i trasferimenti in auto, i cuccioli sono sensibili ad ogni variazione della loro routine ed il viaggio li costringe sicuramente a forzare le loro abitudini, per di più relegandoli per diverse ore in un ambiente angusto ed in una posizione assolutamente statica (seduti ed allacciati al seggiolino).
Tuttavia ci sono bambini che amano la macchina, alcuni si abbandonano al suo dondolio e si addormentano beatamente, altri adorano scrutare il paesaggio che cambia e se ne stanno buoni buoni a guardare sin quando il sonno non li cattura. Per questi piccoli viaggiatori i lunghi tragitti in macchina non sono un problema.
Altri alternano momenti di calma a manifestazioni di insofferenza, la fatica del viaggio il piccolo la avverte specialmente se il tragitto è lungo e soprattutto dopo aver già consumato le sue ore di sonno.
La conquista della meta si complica molto se i piccoli soffrono il mal d’auto.
In questi casi il dondolio della macchina non è affatto rilassante per il baby viaggiatore, anziché indurlo al sonno, lo disturba e determina malessere. La macchina, allora, diviene una vera tortura!
I bimbi più grandicelli manifestano il fastidio lamentando il senso di nausea, cosicché l’auto si ferma più e più volte al grido di <<Mamma mi viene da vomitare>>; i cuccioli più piccini, invece, non riuscendo a verbalizzare il disagio appaiono insofferenti, scossi ed agitati, piangono, stringono i pugni e tentano di divincolarsi dal seggiolino, infine vomitano.
Il vomito generalmente rappresenta il momento massimo del disagio del piccolo, solitamente l’episodio resta isolato, raramente, infatti, i piccoli rigettano più di una volta.
Il mal d’auto è un malessere transitorio che svanisce con il finire della corsa in macchina, di norma la situazione si riequilibra dopo poco tempo, al massimo qualche ora.
Da cosa dipende il mal d’auto?
In medicina si definisce “Chinetosi” e questa terminologia raggruppa più disturbi comuni: mal d’auto, mal di aereo e mal di mare. Tutte queste “patologie” hanno la medesima origine: dipendono da una particolare sensibilità del centro dell’equilibrio localizzato all’interno dell’orecchio. In pratica l’organismo “subisce” tutto ciò che provoca un movimento passivo del corpo, quindi il dondolio scatenato dall’auto, dalla nave, dall’aereo (nei casi più gravi dal treno e persino dalle giostre) scatena i fastidi.
Esiste una predisposizione ereditaria alla chinetosi, quindi se ne soffrivate voi è più facile che il malessere interessi anche i vostri piccoli.
In genere con l’età il mal d’auto migliora perchè aumenta la capacità di gestire il proprio corpo, di favorire il rilassamento e di distrarre il pensiero dal fastidio.
Ma quando i bimbi sono molto piccoli tocca a noi genitori apprestare qualche accorgimento affinché i loro viaggi siano quanto più sereni è possibile. Ecco qualche utile consiglio:
– Viaggiare sempre lontano dai pasti e mai mettere il pupo in auto dopo avergli offerto il latte perché i liquidi sono l’alimento che più facilmente i piccoli vomitano.
– Evitare di tenere il bambino a stomaco completamente vuoto, ma fare in modo che sgranocchi prima e durante il viaggio qualche cosa, purché si tratti di cibi secchi ed in misuratissime quantità. Sono ideali i biscotti secchi ed i salatini.
– Arieggiare l’abitacolo e mantenerlo fresco anche adoperando l’aria condizionata, ove necessario. Fronteggiare il caldo è fondamentale per il benessere di tutta la famiglia.
– Assolutamente non fumate! In assoluto è un abitudine dannosissima per i bimbi e per voi stessi. Ed in caso di sofferenza del bambino per mal d’auto l’odore della sigaretta è una terribile aggravante.
– Massaggiare delicatamente il pancino del piccolo all’altezza dello stomaco può essergli d’aiuto.
– Nei momenti di crisi è buona norma abbassare il finestrino e sollecitare il bimbo a prendere profondi respiri.
– È preferibile che chi soffre di chinetosi non legga in auto, quindi evitate che i bimbi più grandicelli lo facciano.
Un valido aiuto per il mal d’auto è rappresentato dal sonno. Se il vostro bambino si è mostrato insofferente alla macchina, è già stato male ed ha persino vomitato la migliore soluzione per garantirgli un viaggio sereno è organizzare la partenza considerando i suoi cicli di sonno. Cercate di fare in modo che il viaggio avvenga nelle ore in cui il piccolo solitamente riposa, se dorme durante il tragitto è improbabile che si senta male.
L’insofferenza verso gli spostamenti in auto si affronta anche distraendo il piccolo viaggiatore. Questa impresa è tanto più difficile quanto più lungo è il tratto da percorrere.
Portate sempre con voi dei giochi, dei cd musicali, provate a raccontare storie e cantare canzoncine con i bimbi.
È bene sapere che la nausea ha sempre una componente psicologica, in questo senso rassicurate e confortate sempre i bimbi, non drammatizzate mai e fatevi forza, stringete i denti ma non manifestate ai piccini lo sconforto, che pur ci assale.
Mio figlio ha tre anni appena compiuti, già da diversi mesi è diventato un viaggiatore perfetto, non ha mai sofferto di mal d‘auto e da sempre si è adattato agli spostamenti in macchina, non ha mai manifestato più di qualche piccola insofferenza.
La sorella, invece, patisce molto gli spostamenti in auto e, come me da piccola, è chiaramente afflitta dalla chinetosi.
Io porto sempre con me qualche busta di plastica per catturare al volo il vomito, asciugamani, salviettine deumidificate ed un paio di rotoli di carta da cucina, preparo più cambi e fodero ben bene il seggiolino auto.
Nelle mie numerose letture ho incontrato un consiglio interessante che voglio condividere con chi come me ha il problema del mal d’auto dei cuccioli: pare che la sabbia igienica per la lettiera del gatto sia un ottimo sistema per “pulire” l’auto durante il viaggio e contrastare lo sgradevole odore del vomito.
Nei casi più gravi di nausea e vomito ricorrenti e persistenti è bene chiedere aiuto al pediatra che vi indicherà il farmaco antinausea più adatto alle vostre esigenze.
Questo sito ha carattere divulgativo e non sostituisce il parere del medico che va sempre richiesto, ove necessario. L’articolo nasce dalla comune esperienza di mamma.