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Costa Concordia incidente: naufragio, ultime novità ricerche dispersi e inchiesta

di Maria Corbisiero

27 Gennaio 2012

naufragio concordiaGiorno di ispezione quello effettuato ieri dal procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio, il pm che incaricato di curare l’ inchiesta sul naufragio della Costa Concordia.

Prima a bordo di un’ elicottero, poi su una motovedetta dei carabinieri, Verusio ha percorso lo stesso tragitto effettuato dalla nave Concordia la tragica notte di venerdì 13 gennaio. Un sopralluogo da lui così spiegato:

Abbiamo cercato di renderci conto di cosa possa essere successo la sera del 13 gennaio davanti all’Isola del Giglio, un modo per capire meglio l’effettivo movimento della nave Costa Concordia. Stiamo cercando di capire se quella di Schettino sia stata una manovra voluta. Non crediamo che ci sia stata una manovra solo casuale, ci sono state negligenza e imprudenza più o meno imperdonabili”.

costa concordia moldavaOggi l’inchiesta proseguirà con l’ interrogatorio del vice comandante Ciro Ambrosio, secondo indagato dell’ inchiesta, ma non ancora ascoltato dagli inquirenti. Il pm, inoltre, si ripromette di voler ascoltare anche la testimonianza della moldava, Domnica Cemortan, la ragazza 25enne avvistata in compagnia di Schettino la sera del naufragio. Gli inquirenti al momento stanno cercando di rintracciarla.

Intanto continuano le ricerche dei dispersi anche se il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, nell’ ultima conferenza stampa indetta per effettuare un rapporto sugli aggiornamenti, ha dichiarato:

palombari marina militare“Credo che responsabilmente dovremmo entrare nella consapevolezza che speranze di ritrovare qualcuno ancora in vita non ce ne sono. Non escludiamo che si possa essere verificata una situazione eccezionale di persone che, pur dotate di salvagente siano state portate in una zona di fondale e siano rimaste impigliate, questo lo avevamo detto già nei giorni scorsi ai familiari. Al di là di quello che era il ritrovamento delle persone in vita, cerchiamo almeno di ridare ai familiari un corpo”.

Gabrielli ha inoltre chiarito che la diffida inoltrata alla compagnia Costa Crociere non è altro che un monito per motivare la ditta armatrice ad accelerare i tempi di consegna del piano smaltimento rifiuti.

concordia inquinamentoQuesto piano infatti sarebbe necessario in quanto, oltre al rischio di disastro ambientale che potrebbero causare le oltre 2300 tonnellate di gasolio ancora stipate nel relitto, nelle ultime ore si parla dell’inquinamento dei rifiuti veri e propri che la nave ora sta rilasciando in mare.

Tutti i detersivi e i saponi non sigillati che si trovavano a bordo al momento dell’impatto si stanno pian piano sciogliendo in mare, mentre si teme inoltre per le restanti centinaia di chili adagiati sul fondo della nave, che potrebbero scoppiare a causa della forte pressione presente nelle profondità marine.



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