L’ odissea del naufragio della Costa Concordia sembra non voler finire.
Ieri il gigante del mare, arenatosi davanti l’Isola del Giglio, ha effettuato una rotazione di un metro e mezzo causando il blocco immediato dei soccorsi. A differenza dell’ultimo spostamento, avvenuto in senso orizzontale e verticale rispetto allo scalino di 30 metri sul quale poggia l’imbarcazione, stavolta il movimento è stato in senso rotatorio.
Cosa vuol dire ciò?
I tecnici che controllano la stabilità della Concordia hanno risposto: “la rotazione significa che la nave non poggia più su una base ma su un perno” e questo ne detiene ancor di più l’instabilità.
Ma, dopotutto, bisogna far presto! Nonostante le oscillazioni, ci sono ancora i dispersi da cercare e i serbatoi da svuotare.
Stamattina, infatti, dopo una riunione svolta tra tutte le unità di soccorso, sono state riprese le attività di recupero. Elicotteri, gommoni, sommozzatori e palombari della marina hanno ricominciato a cercare i dispersi, continuando ad usare il sistema delle micro cariche esplosive, che permette loro di accelerare ed agevolare il lavoro, come afferma Alessandro Busonero, tenente di vascello della Marina:
“Questa mattina apriranno tre nuovi varchi a 18 metri di profondità sul ponte quattro in corrispondenza del corridoio di destra, cioè quello immerso, il corridoio che conduceva i passeggeri alle zone di abbandono nave”.