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Schettino comandante Costa Concordia, ultime notizie

di Maria Corbisiero

18 Gennaio 2012

comandante schettino arresti domiciliariSchettino comandante Costa Concordia: abbandona la nave dopo l’incidente? Responsabilità e sospetti

È tornato a casa, a Meta di Sorrento, il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, reo di aver provocato la più grande tragedia mai avvenuta ad una nave passeggeri.

Fino ad ora era in stato di fermo cautelare richiesto da colui che si occupa dell’inchiesta, il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio, che non escludeva la possibilità di una eventuale fuga o un tentativo di inquinare le prove da parte dell’accusato. Schettino però è rimasto in carcere fino a questa mattina, quando è stato rilasciato e condotto nella sua casa in provincia di Napoli, dopo che, ieri sera, il gip di Grosseto Valeria Montesarchio, ne ha ordinato gli arresti domiciliari.

Una decisione che ha lasciato sconcertato lo stesso procuratore, ma che il gip ha così descritto:

“Non sussistente un concreto pericolo di fuga dell’indagato, non potendo per legge e costante giurisprudenza il predetto presupposto identificarsi in una mera ipotesi investigativa non supportata da alcun elemento riferibile alla sua condotta”.

In poche parole il capitano della Concordia è sì ritenuto colpevole di aver abbandonato la nave, accusa che lui continua a sostenere non veritiera, ma è comunque rimasto fermo sugli scogli a “vigilare” sulla situazione, ragione che esclude la possibilità di una tentata fuga.

telefonata schettino naufragio concordiaMa è proprio l’abbandono preventivo della nave che fa tanto discutere e indignare non solo gli italiani, ma anche il resto del mondo.

“Sono stato catapultato giù in mare mentre spingevo la scialuppa, e ci sono praticamente caduto dentro”

Queste le parole di difesa pronunciate dallo stesso Schettino durante l’interrogatorio di tre ore avvenuto nel pomeriggio di ieri. Parole a cui nessuno più crede, forti delle numerose testimonianze dei sopravvissuti, dei soccorritori e degli ascolti delle numerose telefonate effettuate dal capitano quella stessa notte, telefonate che in questi giorni stanno facendo il giro del web.

Una su tutte quella effettuata tra il comandante della Costa Concordia e Gregorio De Falco, il capo della sezione operativa della Capitaneria di Porto di Livorno. Dall’audio diffuso pima via web e, successivamente, attraverso i canali televisivi, si evince la fermezza del capitano De Falco che intima al comandante Schettino di risalire a bordo, ordine ampiamente evitato da quest’ultimo che, avvalorandosi di mille scuse, ha dimostrato la propria codardia, suscitando astio e indignazione in tutti quelli che lo hanno ascoltato.



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