Assicurazione Casalinghe 2012: C’è tempo fino al 31 gennaio per pagare l’assicurazione obbligatoria per le casalinghe
8 milioni e 320mila: è il numero delle casalinghe presenti in Italia. Il loro lavoro è stato riconosciuto come tale nel 1999, dalla legge 493, che ha attribuito alla casalinga lo status di lavoratrice in ambito domestico.
Il riconoscimento legislativo del lavoro domestico come lavoro a tutti gli effetti, oltre a rappresentare un successo delle associazioni delle casalinghe che lo hanno fortemente richiesto e voluto, ha dato vita ad una serie di norme dirette a tutelare la casalinga dai possibili rischi ai quali la sua attività giornaliera la espone. È previsto, infatti, che la casalinga stipuli un’assicurazione obbligatoria per gli incidenti domestici (avvelenamenti, ustioni, cadute etc.).
L’assicurazione deve essere sottoscritta obbligatoriamente dal tutte le persone tra i 18 ed i 65 anni di età (quindi anche dai pensionati) che svolgono, in via non occasionale, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, attività in ambito domestico finalizzate alla cura delle persone che costituiscono il proprio nucleo familiare e dell’ambiente domestico ove dimora lo stesso nucleo familiare. Anche i cittadini stranieri in possesso di questi requisiti hanno l’obbligo di assicurarsi.
L’importo del premio assicurativo è di € 12,91 annui, si paga (presso gli uffici postali o direttamente online sul sito www.inail.it) in una sola rata ed è deducibile ai fini fiscali.
Se l’assicurato, nell’anno precedente, ha conseguito un reddito non superiore a € 4.648,11 e se appartiene ad un nucleo familiare il cui reddito complessivo non ha superato i 9.296,22 euro, è lo Stato a farsi carico del pagamento dell’assicurazione.
A decorrere dal 1° gennaio 2007, gli infortuni domestici vengono indennizzati con una rendita mensile a vita che varia da 200 a 1.200 euro, ma la condizione per poterne usufruire è l’inabilità permanente, derivata dall’infortunio, non inferiore al 27% (prima del 2007 il minimo indennizzabile era del 33%). Anche in caso di morte a seguito dell’incidente è prevista una rendita al coniuge superstite e a ciascun figlio fino al raggiungimento della maggiore età, e vengono anche pagate le spese del funerale.
Coloro che, pur possedendo i requisiti di obbligatorietà, non si iscriveranno rischiano una sanzione pecuniaria pari all’importo massimo di € 12,91. Stessa somma è dovuta in caso di mancato o ritardato pagamento.
Anche quest’anno, come sempre, il termine ultimo per il pagamento dell’assicurazione è il 31 gennaio.