In America sta prendendo sempre più piede la richiesta inoltrata alla Mattel, nota casa produttrice di giocattoli statunitense, di realizzare una Barbie, la bambola per antonomasia che da oltre 50 anni continua ad essere un chiaro esempio di stile, completamente calva.
Letta così la notizia potrebbe far storcere il naso a molti ma, dietro tale stravagante richiesta, c’è un fine solidale e benefico, accettato da molti ma messo in discussione da tanti.
L’ idea è partita dai genitori di una bambina di 4 anni di Long Island malata di tumore. La piccola, a causa della chemioterapia, ha perso i capelli iniziando così a perdere la propria autostima, dicendo ai genitori di non riuscire più a sentirsi una principessa.
I genitori, nell’ intento di rendere la sua degenza più piacevole, hanno fatto creare appositamente una Barbie calva, in modo tale che la piccola potesse condividere questa particolare situazione con la sua bambola preferita.
La notizia, successivamente divulgata dai media americani, ha fatto il giro del mondo, tanto da permettere la nascita di una fanpage su facebook (Beautiful and Bald Barbie! Let’s see if we can get it made) che, nata durante il periodo natalizio, attualmente conta più di 52.000 fans.
Tutto ciò è dovuto, non solo all’entusiasmo mostrato dai genitori di bambini malati, che reputano l’iniziativa un grande aiuto psicologico per tutte le bambine costrette dalla malattia a soffrire non solo fisicamente, ma anche agli appassionati della bambola che stanno mostrando tutta la loro solidarietà ed approvazione con incessanti lettere di richieste alla Mattel, accludendo anche la proposta di devolvere una parte dei ricavati delle vendite alle associazioni per la lotta contro il cancro.