Come smontare l’albero di natale, consigli pratici per disfare l’albero con ordine
L’epifania tutte le feste porta via … dopo la befana giunge il momento di ritornare alla più stretta routine, il lungo ciclo di festività natalizie va archiviato e, a dimostrazione del fatto che un altro natale è trascorso, va disfatto anche l’albero di natale.
Qui ci occuperemmo del disfacimento dell’albero come della conservazione degli addobbi e dell’abete sintetico.
La prima cosa su cui dovete riflettere quando vi accingete a disfare l’albero di natale è questa:
gli addobbi, i nastri, le luci e lo stesso albero vi occorreranno il prossimo anno, quindi conviene riporli con cura e con ordine in modo da tutelarne la conservazione e facilitare l’allestimento dell’abete nella prossima ricorrenza del natale.
Disfare l’albero di natale, come procedere?
Dinnanzi all’albero adorno, nel momento di riporre gli addobbi e salutare il Natale, io sono sempre un pochino triste. In qualche misura torno bambina e avverto ogni volta la stessa sensazione, infantile ma pura, di mestizia. Mi rattristo dinnanzi alla festa che passa portando con sé quel clima di gaiezza e gioia che la caratterizza.
Ma è il momento di spegnere le luci, riporre i brillantini e i luccicanti addobbi!
1. Per prima cosa è opportuno togliere la spina delle luci: mai cominciare a smantellare l’albero senza avere prima spento le luci e staccato la spina.
2. Se l’albero è stato collocato in un angolo o comunque a ridosso di una parete è consigliabile allontanarlo dal muro e porlo in una posizione in cui vi sia possibile girare intorno all’abete. Per smantellare gli addobbi è indispensabile poter accedere con facilità ad ogni ramo, avete dunque bisogno di spazio e campo libero.
3. La conservazione degli addobbi e dell’abete (ove sintetico) si traduce in una attività meticolosa, lunga e caratterizzata dalla regola primaria dell’ordine. Il coinvolgimento dei bambini è dunque più facile nell’allestimento che non nell’ archiviazione dell’albero di natale.
4. Vi occorrono:
• Carta di giornale
• Qualche scatola (quelle delle scarpe sono perfette, ma vanno bene anche alcuni imballaggi dei panettoni)
• Nastro adesivo
• Bustine di plastica (quella comunemente adoperate per il congelamento in formato medio\piccolo fanno certamente al caso nostro)
• Qualche rettangolo di cartone spesso e resistente (anche qui le scatole delle scarpe la fanno da padrone) – della misura di circa 20cm di lunghezza per 6\8 di altezza – precedentemente tagliato
• Post-it
• Pennarello
… e molta buona volontà.
5. Al disfacimento dell’albero si procede incominciando dal puntale, sfilatelo e conservatelo – se è delicato seguite le indicazioni di conservazione per gli addobbi fragili di cui al punto 8.
6. Si continua, poi, lavorando sulle zone più esterne, si tolgono cioè prima gli addobbi posti sui rami più sporgenti ed esterni.
Il consiglio pratico è quello di raggruppare insieme tutte le palline, i fiocchi o le decorazioni simili, componendo, in tal modo, piccole scatole dedicate a ciascuna tipologia di addobbo. Seguendo questa indicazione le palline rosse andranno in una prima scatola, i pupazzi in una seconda, i cuori color oro in una terza, i fiocchi in un’altra e così via. Su ciascuna scatola è buona norma attaccare un post-it sul quale annotare la specifica indicazione del contenuto. Questa ordinata archiviazione aiuterà l’allestimento sereno del prossimo anno.
7. Chi ha adoperato i fili o capelli d’angelo nel disfacimento dell’albero deve partire dall’eliminazione di questi.
In molti li gettano credendo che sia impossibile conservarli senza che si aggroviglino irrimediabilmente, ma non è così!
Prendete una striscia di cartone (di quelle di cui sopra) e – dopo avere sfilato il puntale dall’albero – fissate ad essa l’estremità dei fili d’angelo con un pezzetto di nastro adesivo (l’estremità dei fili d’angelo è caratterizzata dal fatto di essere una fascia rettangolare e diritta studiata per accompagnare, accorpare e mantenere insieme la pioggia di fili o capelli d’angelo che da lì parte); con pazienza avvolgete la lunga decorazione su se stessa facendo roteare tra le mani il cartoncino, sul quale, appunto, si avvolgeranno senza nodi o intoppi i fili o capelli d’angelo.
Consiglio pratico: una volta avvolti tutti i fili o capelli d’angelo inserite il tutto in una bustina di plastica, fatelo con pazienza ed ordine, evitando nodi, sovrapposizioni o grovigli, chiudete la bustina con del nastro adesivo, facendolo fate in modo che la plastica aderisca bene ai fili non lasciando loro alcuno spazio per aprirsi e disperdersi.
8. Se possedete degli addobbi delicati per preservarne la conservazione è buona norma avvolgerli ad uno ad uno in qualche foglio di carta di giornale.
Sulla scatola che li conterrà scrivete “Fragile”– oltre alla specifica del contenuto – e ponete da parte tale scatola, avendo l’accortezza di riporla sopra le altre al momento della conservazione, in modo da evitare pressioni e conseguenti pericoli di rotture.
9. Se avete addobbi glitterati o con polveri colorate e sfavillanti è opportuno riporre tali decorazioni in delle bustine, ciò per evitare che i brillantini – quasi sempre in eccesso – si disperdano negli scatoli e contaminino gli altri addobbi.
10. Le decorazioni di cui siete dotati pendono da fili sottili? La vostra preoccupazione è volta ad evitare il rischio di lacerazioni dei delicati ganci o il pericolo di non districabili grovigli?
Niente paura potrete conservare tali addobbi in questo modo:
– Prendete una striscia di cartone (di quelle di cui sopra).
– Con delle forbici praticate sul bordo superiore una “fila di incisioni” profonde 1cm circa e distanziate l’una dall’altra 2\3cm circa. Ogni incisione rappresenterà il solco su cui appendere il vostro addobbo.
Consiglio pratico: una volta appesi tutti gli addobbi dai delicati fili chiudeteli prima in una bustina di plastica e poi in una scatola.
11. Smantellati gli addobbi, proseguite con i nastri (ed i fili). Prendete una striscia di cartone (di quelle di cui sopra) e rintracciata l’estremità del nastro fissatela al cartone con un pezzetto di nastro adesivo, ciò fatto arrotolate l’addobbo intorno al cartone.
Consiglio pratico: una volta avvolto l’intero addobbo chiudete il tutto in una bustina di plastica, nel farlo assicuratevi che la plastica aderisca all’addobbo non lasciandogli alcuno spazio per aprirsi e disperdersi.
12. Infine si arriva alle serie luminose. Anch’esse vanno avvolte intorno alle strisce di cartone, per farlo recuperate il capo della serie e procedete avvolgendola.
Consiglio pratico: ogni volta che si affronta una operazione di avvolgimento (fili, nastri o luci) è consigliabile compierla girando intorno all’albero e procedendo lentamente, sganciando a mano a mano dai rami ciò che stiamo arrotolando. Evitate l’errore di tirare la serie luminosa, i fili o i nastri altrimenti rischiereste di lacerarli, spezzarli o guastarli irrimediabilmente. Tutto ciò che viene avvolto va preferibilmente posto in buste di plastica prima di essere conservato nelle scatole, la busta va chiusa in modo da “limitare l’addobbo” ovvero in modo da evitare che si srotoli.
13. In ultimo va riposto l’abete sintetico: alcuni abeti si chiudono ad ombrello, altri hanno i rami mobili, infilati sul tronco dell’albero, in tal caso vanno sfilati partendo dall’alto (all’opposto nella fase di allestimento vanno montati partendo dal basso).
Consiglio pratico: sinceratevi che il posizionamento dei rami sia distinto da numeri o lettere incise sui rami stessi e corrispondente alla loro collocazione sul fusto portante dell’abete, se questa indicazione dovesse mancare create voi un contrassegno, inoltre accorpate i rami appartenenti ad una stessa fila, quindi prima di riporli legate insieme tutti i rami che apparengono a ciascuna fila.
Il miglior modo per conservare l’abete sintetico è quello di riporlo nella sua originaria scatola, se non la conservate procuratevene una altrettanto capiente o foderate abete e rami con carta da pacco.
Ma prima di dismettere l’albero scattate l’ultima foto ricordo ai bambini con le loro caze ricche di leccornie!