ECCO GLI ESAMI DA FARE IN GRAVIDANZA
Durante i nove mesi, al fine di controllare il buon andamento della gravidanza,il ginecologo consiglierà, se necessario, una serie di esami .
Nessuna paura, non tutti questi accertamenti sono obbligatori o necessari, ma è bene sapere della loro esistenza e capire a cosa servono.
Sarà poi a discrezione del medico valutare quali prescrivere e quali no in base ai problemi della paziente.
In alcuni casi sarà invece la gestante a decidere se farli o meno.
1) Inizio gravidanza: Torch (toxoplasma, rosolia, citomegalovirus, herpes 1 e 2), vdrl, tpha, anti-hiv, markers epatite (anti-hav,anti-HBsAG,anti-HBeAG,anti-HBcAg,HBeAG,anti-HCV,anti-delta). La toxoplasmosi è una malattia infettiva generalmente trasmessa all’uomo dai gatti. Se la mamma ne soffre, potrebbe trasmetterla al feto. La rosolia se viene contratta da una donna incinta, può essere pericolosa per il feto.
** Gruppo sanguigno e fattore rh,elettroforesi dell’emoglobina.Test di combs indiretto(se rh negativo).
** Emocromo con formula leucocitaria, piastrine, sideremia, glicemia, azotemia, uricemia, creatinina,bilirubina,SGOT,SGPT,gamma GT,fosfatasi alcalina,elettroliti,PT,PTT,fibrogeno.
2) Una volta al mese: toxotest e rubeotest (se negativi al primo esame), emocromo, sideremia, protidemia tot, elettroforesi proteica, transferrina, glicemia,azotemia, uricemia, creatinina, bilirubina, SGOT, SGPT, gamma GT, fosfatasi alcalina, elettroliti, PT, PTT, fibrogeno. Test di combs indiretto(se rh negativo).
Esame urine completo (eventuale urinocoltura)
Da eseguire: una volta al mese dall’ inizio della gravidanza fino alla 35° settimana.
una volta alla settimana dalla 36° settimana fino al parto.
Pressione arteriosa: controlli frequenti.
Dosaggi ormonali:
1) Beta hcg da eseguire ogni 2 settimane,dall’inizio della gravidanza fino alla 10° settimana di gestazione,in concomitanza delle due ecografie precoci.
2) HPL da eseguire ogni 4-5 settimane dalla 20° settimana fino al parto.
3) Tritest(alfa-fetoproteina,bhcg,estriolo libero) da eseguire alla 16° sett. di gestazione.
**bitest e traslucenza nucale e ossa nasali da eseguire tra la 11° e 14°.
Quale differenza fondamentale c’è fra questi esami?
Il bitest e translucenza sono un tutt’uno, viene eseguito a 11-13 settimane (in tempo per una villocentesi o amniocentesi); questo test di screening non invasivo stima il rischio di sindrome di Down,basandosi sulla misurazione della plica nucale del bambino. Se il tessuto è molto spesso c’è un maggiore pericolo di anomalie genetiche,come la Sindrome di Turner o di Down.
Il tritest è un esame non invasivo del sangue eseguito intorno alla 15 settimana,determina l’indice di rischio fetale per Sindrome di Down e difetti del tubo neurale.
Amniocentesi : Si effettua solitamente a 15-16 settimane di gravidanza. E’ il test più usato per trovare la Sindrome di Down e altri problemi cromosomici. Di solito ci si sottopone se sono state riscontrate anomalie nelle prove precedenti,se ci sono precedenti familiari o se la madre ha più di 35 anni. Al contrario dell’ecografia, è un esame invasivo, anche se non è doloroso. Con un ago sottile, inserito tra l’addome e l’utero, viene prelevato del liquido amniotico.
Villocentesi : Si esegue dopo la 10ª settimana gestazionale.
Sia l’amniocentesi che la villocentesi sono due tecniche di diagnosi prenatale che hanno lo stesso scopo: individuare eventuali anomalie cromosomiche del feto. Sono entrambe invasive perchè comportano la puntura dell’utero attraverso l’addome, sotto la guida ecografica, per prelevare materiale fetale.
Il prelievo dei villi coriali ha il vantaggio di poter essere eseguito prima dell’amniocentesi, rendendo possibile una diagnosi più precoce di eventuali anomalie cromosomiche o genetiche.
Test di O’ Sullivan (minicarico orale di glucosio con 50 mg.)
O semplicemente “minicurva”, serve per valutare come il corpo reagisce alla somministrazione di zucchero. In pratica, si dosa la glicemia a digiuno e un’ora dopo aver bevuto una miscela di acqua con 50 gr di glucosio. Il valore massimo normale è di 140. Alcuni specialisti richiedono la minicurva come esame di routine al 7° mese.
Da eseguire tra la 16° e la 18° sett. di gestazione
Da eseguire tra la 24° e la 26° sett. di gest.
Da eseguire tra la 30° e la 34° sett. di gest.
OGTT(carico orale di glucosio con 100 mg)
Se il valore della minicurva è alterato, è consigliabile eseguire la curva da carico orale e misurare la glicemia a digiuno e ogni ora per 3 ore, dopo la somministrazione di 100 gr di glucosio. I valori normali devono essere inferiore a 110 a digiuno, inferiore a 190 dopo 1 ora, inferiore a 165 dopo 2 ore e inferiore a 145 dopo 3 ore. Se anche questo esame è anormale, significa che c’è un diabete latente, che va curato con la dieta o con l’insulina, per prevenire danni al feto.
Ecografia ostetrica
Da eseguire all’inizio della gravidanza(2 ecografie precoci),successivamente alla 20° ed alla 30°-34°;infine se necessario alla 36°-38° settimana di gestazione.
Flussimetria
E’un esame che serve a studiare il flusso di sangue materno e fetale. Tale indagine si basa sullo studio dei flussi sanguigni nella madre (arteria uterina) e nel feto (arteria ombelicale, cerebrale, distretto venoso) tramite un sofisticato apparecchio ecografico dotato appunto di Color Doppler. Non fa parte dell’ecografia di routine ma viene eseguito su indicazione medica nei casi in cui si sospetta un ritardo di crescita fetale o quando e’ presente una patologia materna che possa limitare lo sviluppo del feto. E’ indicata nelle primipare con fattori di rischio per ipertensione e diabete, e nelle donne con precedenti gravidanze complicate da diabete gestazionale, gestosi, o ritardo di crescita.
Si esegue solitamente al terzo trimestre di gravidanza.
Cardiotocografia (tracciato del battito cardiaco fetale)
Da eseguire almeno una volta alla settimana dalla 36° sett. di gestazione fino al parto.
Da eseguire al primo e al terzo trimestre di gravidanza.
Eventuali altri esami:
Tampone vaginale.
Molti ginecologi, richiedono durante l’ultimo mese di gravidanza il tampone vaginale e rettale per l’individuazione dello streptococco beta-emolitico di gruppo B. Si tratta di un microbo che se presente nella vagina o nel retto potrebbe infettare il bambino durante il parto, causando infezioni neonatali .
Il tampone vaginale può comunque essere eseguito per la ricerca di altri germi in qualsiasi altro periodo della gravidanza, in caso di sospetta infezione vaginale.
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