Scioperi: sciopero poste, sanità e pubblico impiego, oggi 19 dicembre.
Oggi sciopero del pubblico impiego. Possibili disagi per pagare bollette o per chiedere un certificato anagrafico
I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per oggi uno sciopero nazionale unitario. Si protesta ancora contro il decreto “Salva Italia” e si chiede la modifica del testo della manovra.
Lo sciopero di oggi riguarderà i dipendenti dei servizi pubblici della Scuola, Sanità, Pubblica Amministrazione, Poste Italiane e del settore energetico.
Diverse le modalità di adesione alla protesta nei diversi settori, vediamole.
- Scuola statale e Università. Un’ora di sciopero per il personale docente della scuola di ogni ordine e grado, secondo due modalità: se l’orario delle lezioni è limitato al mattino, l’astensione dal lavoro sarà solo nell’ora precedente il termine delle attività scolastiche; se l’orario delle lezioni si protrae nel pomeriggio, lo sciopero riguarderà la prima ora di lezione, per i docenti in servizio nella fascia mattutina, e l’ultima ora di lezione, per i docenti in servizio nella fascia postmeridiana.
Allo sciopero aderiranno anche i dirigenti scolastici (fermi nell’ultima ora del turno di lavoro) ed il personale non docente. Il servizio di refezione non sarà garantito.
I dipendenti dell’Università, dellaricerca e dell’Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) si asterranno dal lavoro per l’intera giornata.
- Sanità. Sciopereranno per l’intero turno di lavoro i medici, i dipendenti pubblici e della medicina generale, gli infermieri, tutti gli operatori della sanità ed i veterinari. Saranno garantite solo le prestazioni essenziali, le emergenze e i servizi sanitari di pronto soccorso
- Pubblica Amministrazione. Astensione di 8 ore per tutti i dipendenti degli uffici pubblici
- Poste Italiane. I lavoratori delle poste si fermeranno nelle ultime 3 ore di turno di lavoro previste per ogni Ufficio Postale.
- Settore energetico (elettrici, petrolio, gas, acqua). I dipendenti giornalieri si asterranno dal lavoro nelle prime 3 ore del mattino. Sono esentati dallo sciopero i lavoratori tunisini delle centrali di produzione elettrica, della rete e del dispacciamento, limitatamente alla prestazioni in turno.
– Dalle 9.30 alle 12.30 scenderanno in piazza i lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza.
In Piazza Montecitorio, a Roma, di terrà un presidio nazionale, al quale aderiranno anche i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.