Belen Rodriguez piange e subito se ne parla, basta una foto della Rodriguez con le mani serrate sul viso per ipotizzare, credere, mormorare e giudicare:
<<Belen e Corona, è crisi o solo un momento?>>
Si chiedono alcuni dinnanzi all’immagine della show girl.
Ebbene un periodo oggettivamente duro questo per la bella del piccolo schermo, un momento da dimenticare per Belen Rodriguez?
Il video scandalo, la gravidanza, l’aborto, la separazione dal suo manager ed ora ADDIRITTURA le lacrime … e queste lacrime cosa rappresentano? Incorniciano sicuramente i momenti salienti, gli avvenimenti che hanno caratterizzato una fase grigia?
In vero “anche i ricchi piangono” e tutti vivono momenti più o meno drammatici e critici. Il vero nodo della vicenda Belen si rintraccia nella esasperazione mediatica dell’interesse sulla diva.
C’è chi attribuisce le lacrime di Belen a subentrati problemi sentimentali. Chi, invece, ne sottolinea la pubblicità … guarda caso anche questo pianto finisce in copertina … e da ciò ne deduce una presunta falsità!
Nel momento buio della Rodriguez l’unica consolazione è stata, sin ora, l’amore. Infatti la sua crisi ha riguardato per lo più il settore privato, mentre la sua privacy veniva violata, mentre la Moric lanciava messaggi pubblici alla famiglia Corona Belen, mentre il compagno risolveva i suoi problemi giudiziari, il settore lavorativo del 2011, invece , procedeva sulla via del successo, regalandole tante soddisfazioni.
Sin ora la Rodriguez è stata sempre accompagnata dal suo grande amore Fabrizio Corona e dopo le vicissitudini ultimamente culminate nell’aborto di Belen i due sono apparsi e si sono dichiarati ancora più uniti di prima … ma i maldicenti, guardando le lacrime di Bele, insinuano: “a quanto pare c’è odore di crisi”.
Ebbene chi non piangerebbe nei panni di Belen … se fosse tutto vero – come dovrebbe, non essendoci motivo di dubitarne – qualunque donna cadrebbe in uno sfogo di pianto.
Ma noi perché stiamo a guardare una donna sofferente? E soprattutto cosa giustifica il gossip bagnato dalle lacrime?
La risposta è sempre una … sempre la stessa: il divismo vive e cresce nella attenzione del pubblico e si basa sulla soddisfazione del pubblico stesso. Il fan famelico, legatosi al personaggio, infine non ammette privazioni: vuole la disponibilità del divo e di lui tutto vuol vedere, sapere e conoscere.
Intorno l’indotto economico del gossip che fa scattare i flash dei fotografi.
Una donna che perde un bambino, interrompendo una gravidanza, è una donna che sente in cuor suo di aver “tradito e deluso” le sue naturali aspettative, di non avere naturalmente adempiuto al compito che il suo corpo ha in potenza: generare un figlio.
Una donna dopo l’aborto si sente come un albero senza frutti, un ramo secco, una terra infertile e vuota; i suoi equilibri sono stravolti, avviliti e crollano sotto il peso emotivo del dolore.
Ogni donna dopo tale esperienza deve ricostruire se stessa e il proprio rapporto di coppia.
Non vi pare dunque che abbia il diritto anche di piangere? Sarebbe auspicabile che tutti riflettessimo su queste cose!