Il bonus Natale 2024 è un sostegno economico per i lavoratori dipendenti. Per richiederlo è necessario essere in possesso di determinati requisiti economici e familiari. In questo articolo parleremo di come fare domanda per ottenere un massimo di 100 euro netti in busta paga.
Cosa è il bonus Natale
Si tratta di un aiuto economico destinato ai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, introdotto nel Decreto Omnibus (decreto legge n. 133 del 9 agosto 2024) convertito in legge n. 143 del 7 ottobre 2024. Il governo ha deciso di adottare questa misura per dare un contributo alle famiglie con figli e con un reddito annuo mediamente basso.
Questo sostegno per il reddito familiare è detto anche “Bonus tredicesima” in quanto verrà percepito nella busta paga di dicembre unitamente alla tredicesima mensilità.
Il contributo prevede un importo massimo di 100 euro “una tantum”, quindi erogato al richiedente una sola volta e in un’unica soluzione, esentasse, ossia non è soggetto a tassazione e non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Requisiti per la domanda del bonus Natale 2024
Come detto in precedenza, il bonus Natale potrà essere richiesto da tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso dei requisiti familiari ed economici richiesti. Ecco quali sono:
- Reddito di lavoro dipendente complessivo relativo all’anno 2024 non superiore a 28mila euro;
- Almeno un figlio fiscalmente a carico, sia esso naturale, riconosciuto anche se nato al di fuori del matrimonio, adottato, affiliato o affidato;
- Imposta lorda superiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
Sono quindi esclusi dal bonus Natale i lavoratori autonomi, i pensionati e i lavoratori dipendenti che non hanno figli a carico o che non rientrano nel tetto reddituale imposto dalla legge.
Onde evitare equivoci o errori, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito attraverso una circolare (n. 22 del 19 novembre 2024) cosa si intende per “figlio a carico”:
“Sono considerati fiscalmente a carico i figli di età non superiore a 24 anni con reddito complessivo fino a 4mila euro al lordo degli oneri deducibili (i figli con più di 24 anni, invece, si considerano fiscalmente a carico se hanno un reddito non superiore a 2.840,51 euro)”.
Coniuge e eccezioni
Inizialmente tra i requisiti per la richiesta del contributo una tantum compariva anche il coniuge a carico, tuttavia con le nuove regole introdotte dal DL 167/2024 il governo ha stabilito che sarà sufficiente la sola presenza del figlio a carico. Ecco cosa si legge nella circolare n. 22 dell’Agenzia delle Entrate:
“Il bonus spetta al lavoratore dipendente, a prescindere dalla circostanza che questi sia o meno coniugato, legalmente ed effettivamente separato, divorziato, convivente ovvero che appartenga a un nucleo familiare c.d. monogenitoriale”.
L’eliminazione del coniuge a carico ha esteso la platea beneficiaria del bonus ma ha lasciato diversi punti interrogativi su realtà familiari ben specifiche. Contrariamente alla prima stesura del decreto legge, ora il contributo spetta anche alle famiglie monogenitoriali o quelle così dette allargate.
Anche chi convive, e non è quindi legalmente spostato, può farne richiesta purché il partner non abbia fatto a sua volta domanda per ottenere il bonus. Questo divieto è stato introdotto al fine di evitare che una sola famiglia riceva il sostegno economico più volte.
È possibile leggere altri esempi di situazioni familiari nella circolare n. 22 dell’Agenzia delle Entrate.
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Attenzione alla scadenza
Bonus Natale 2024: come fare la domanda
Sarà il datore di lavoro (sostituto d’imposta) ad erogare il contributo previa richiesta del lavoratore dipendente. Quest’ultimo infatti deve presentare al proprio titolare una richiesta scritta, ossia un’autodichiarazione (dichiarazione sostitutiva di certificazione/atto notorio resa ai sensi del DPR 445/2000) che servirà per:
- fornire i propri dati personali, quelli del figlio e del convivente;
- dimostrare di avere i requisiti necessari (figlio a carico, reddito annuo e imposta lorda come specificato in precedenza) per ottenere il sostegno economico.
Attenzione: i lavoratori dipendenti che beneficiano del bonus pur non avendone diritto (non rispecchiano tutti i requisiti richiesti) o ne beneficiano in misura superiore (l’importo non corrisponde alle effettive ore di lavoro) dovranno restituire l’importo dovuto in fase di dichiarazione dei redditi.
Il lavoratore dipendente riceverà il bonus direttamente nella busta paga di dicembre insieme alla tredicesima mensilità. L’importo erogato sarà pari all’effettivo periodo di lavoro e verrà calcolato in base alle ore lavorate nel 2024. Si evince che chi avrà lavorato tutto l’anno riceverà l’importo massimo pari a 100 euro, coloro che hanno lavorato per pochi mesi/giorni riceveranno invece una somma minore.
Scadenze e ritardi
L’ultimo giorno utile per la richiesta del bonus Natale 2024 da parte dei lavoratori dipendenti pubblici, soprattutto quelli che fanno riferimento alla piattaforma NoiPa, era il 22 novembre. Non esiste invece una scadenza unica nazionale per i lavoratori dipendenti privati, il limite infatti verrà deciso dal datore di lavoro.
Chi non riceverà il bonus nella busta paga di dicembre, potrà richiedere il sostegno al reddito attraverso la dichiarazione dei redditi 2024 che presenterà nel 2025. In questo modo potranno fare richiesta del bonus anche coloro che hanno cessato la propria attività lavorativa nei primi mesi del 2024, ossia prima dell’introduzione del sostegno al reddito.