Quando un bambino ha il raffreddore, il sintomo più fastidioso è la produzione di muco. Il corpo umano tende infatti ad aumentare la produzione di secrezioni nasali in risposta a fattori infettivi, irritanti o allergizzanti provenienti dall’esterno
Il colore del muco può essere un indicatore della salute di tuo figlio, ma da solo non basta a identificare la natura di un’eventuale infezione né a definire una cura, per questo resta indispensabile il consulto medico.
Muco dal colore chiaro e dalla consistenza fluida- filante
Non c’è da preoccuparsi quando il colore del muco è chiaro e la consistenza è fluida e filante. Il muco nasale è chiaro e fluido per sua stessa natura.
Spesso i genitori, anche in assenza di sintomi più preoccupanti, vivono con apprensione la sovrapproduzione di muco, soprattutto per i motivi che seguono:
- il muco è la causa del naso chiuso;
- il bambino può dimostrarsi meno propenso a mangiare;
- la congestione nasale influisce sulla efficace respirazione e può rendere il bambino insofferente;
- un bimbo con troppo muco può dormire male. Inoltre, più è piccino più non sarà capace di liberarsi dal muco soffiando il naso.
Se anche tu sei un genitore un po’ apprensivo e in caso di bisogno vuoi poter consultare il medico in qualsiasi momento, puoi sottoscrivere un piano assicurativo che ti garantisca un filo diretto con il Pediatra 24h su 24.
A che serve il muco?
Il muco è un meccanismo di difesa attraverso il quale l’organismo espelle il patogeno o prova a liberarsi dal fattore irritante. Ed è per questo che, nelle infezioni trasmissibili, il muco è un vettore della malattia.
Con riguardo al raffreddore, alle mamme e ai papà va ricordato che il malanno ha un suo scopo fisiologico e positivo: eleva le difese immunitarie del bambino arricchendone il bagaglio immunologico. Pertanto, è normale che un bimbo si ammali, come è altrettanto normale che esca dal malanno più forte dal punto di vista immunitario.
Colore del muco, cosa indica rispetto alle cause di congestione nasale
Un muco tendente al bianco trasparente di consistenza acquosa e accompagnato da prurito può essere il sintomo di un’allergia o di una rinite.
Una secrezione mucosa di colore giallo-verdastro è comunemente indice di uno sforzo difensivo dell’organismo: se il nasino di tuo figlio sta producendo un muco verde-giallastro e di consistenza densa vuol dire che il bambino sta mettendo in campo una battaglia contro i patogeni che lo hanno aggredito. Comunemente questo colore del muco è tipico delle secrezioni nasali che si accompagnano alla febbre.
Quando il muco presenta striature o colore rosa-rosso vuol dire che al suo interno vi sono tracce di sangue. L’invito è a non perdere la calma poiché normalmente la presenza di sangue nel muco dipende soltanto dalla rottura di qualche capillare. In caso di raffreddore o allergia, la continua stimolazione del nasino può provocare questi inconvenienti.
La sospetta presenza di sangue nel muco va monitorata, ciò che conta di più è la transitorietà del fenomeno. Il Pediatra va allertato se la presenza di sangue nel muco è copiosa e persistente.
Colori del muco potenzialmente pericolosi
Va allertato il Pediatra se il muco è di colore nero, potendo in questo caso ricorrere un’infezione più importante. Il muco nero non va confuso con quello grigio che può dipendere dall’aspirazione di fumi o polveri e, pertanto, è facile conseguenza di condizioni ambientali riconoscibili.
È bene rivolgersi al medico di famiglia anche in presenza di muco sospetto. Lo è:
- il muco persistente ovvero quello che si protrae senza miglioramenti per più di 10-15 giorni, facendo particolare attenzione quando, in questo stesso arco di tempo, si presenti anche febbre, sebbene discontinua, o il bambino accusi problemi respiratori;
- il muco di colore giallo, verdastro o marroncino, che sian maleodorante e allocato solo in una narice del bambino; in questo caso potrebbe essere l’indizio della inalazione di un corpo estraneo (fonte Amico Pediatra).
È importante allertare il Pediatra in presenza di muco associato a rumori respiratori e-o difficoltà respiratorie, labbra bluastre, dolori al petto o presenza persistente di sangue nel muco. Le difficoltà respiratorie, le labbra scure, i dolori al petto sono sintomi preoccupanti anche ex sé e vanno sempre portati all’attenzione del medico senza indugi.
Muco e idratazione
In presenza di muco nel naso il bambino va idratato e il catarro va fluidificato per facilitarne l’espulsione. Tenere il bambino sul letto col capo più alto rispetto alla posizione dei piedi aiuta a ridurre la congestione nasale.