Seguici:

Come ricevere assistenza medica in viaggio con i bambini 

Tutto quello che serve sapere sull'assistenza sanitaria in Italia e all'estero quando si viaggia con i bambini: quali prestazioni sono gratuite, che documenti servono, numeri di telefono utili e farmaci da portare con sé.

di Federica Federico

04 Luglio 2024

Come ricevere assistenza medica in viaggio con i bambini  - Foto di Stefan Schweihofer da Pixabay

Viaggiare è un’esperienza di accrescimento psico-relazionale: 

  • l’individuo, qualunque sia la sua età, ritorna dal viaggio con un bagaglio culturale impreziosito; 
  • vivere il mondo equivale ad uscire dalla propria zona di comfort, a vantaggio di resilienza e capacità adattative
  • incontrare nuovi luoghi, costumi e usi permette di entrare in comunicazione con abitudini e pratiche sconosciute e stimola apertura mentale ed empatia.
 

Tutto questo segna la forma mentis dei viaggiatori, in modo particolare plasma quella dei più piccoli. Insomma il viaggio è qualcosa di prezioso, è un cammino fisico, emotivo ed emozionale benefico e da ogni viaggio si torna arricchiti.

Tuttavia viaggiare con i bambini al seguito implica delle responsabilità ed è degli adulti il compito di apprestare tutte le dovute cautele a presidio dell’incolumità dei minori.

 

Come comportarsi se il bambino sta male in viaggio e-o necessita di assistenza medica

La sicurezza dei bambini in viaggio parte dalla  pianificazione! Pertanto, nell’organizzare itinerario, soste e pernottamenti, è bene tenere conto del fatto che i bimbi piccoli o i ragazzini potrebbero avere bisogno di assistenza medica pediatrica.

 

È consigliabile avere sempre a portata di mano il numero telefonico del proprio Pediatra di fiducia e, a seconda del viaggio, essersi già accordati con questo professionista circa la disponibilità ad essere reperito in caso di bisogno. 

 

Servizi assistenziali a cui si può accedere in quanto cittadini Italiani in viaggio sul territorio nazionale 

I cittadini italiani sul territorio nazionale hanno pieno diritto e libero accesso a tutti i servizi sanitari nazionali. Pertanto, in caso di bisogno, è possibile accedere a qualunque ospedale, pronto soccorso o guardia medica; ove necessario è possibile altresì ottenere un trasporto in ambulanza riferendovi al numero unico 112. 

 

Facciamo qui una precisazione importante e spesso trascurata: anche i bambini dovrebbero saper chiamare i soccorsi. Questa educazione dei più piccoli non è curata con la premura che si dovrebbe, ma essere in grado di riconoscere un pericolo e allertare un tempestivo soccorso può salvare vite o evitare criticità.

 

È importante che i nostri figli, già intorno ai 6 anni, siano in grado di valutare la necessità di allertare un’assistenza medico-sanitari attraverso il NUE (Numero unico europeo per le emergenze, ovvero il 112). 

 

Documenti necessari per accedere all’assistenza medica del SSN 

Mai partire senza:

  • Documenti di identità in corso di validità;
  • Tessera sanitaria o codice fiscale;
  • Libretto vaccinale del bambino.

Per ricevere assistenza medica in viaggio con i bambini si paga un Ticket?

Molti genitori si pongono questa domanda: “L’assistenza medica fuori dal Comune di residenza è gratuita oppure no?“. I servizi di assistenza medica fuori dal Comune di residenza e sul territorio nazionale sono gratuiti in tutte le strutture pubbliche nei seguenti casi:

  • codici rossi o verdi;
  • per tutti i pazienti pediatrici che siano bimbi al di sotto dei 14 anni d’età
 

Per le prestazioni ulteriori rispetto a queste è richiesto, invece, un ticket come da normativa del singolo Comune erogante il servizio. 

 

Mete estere e assistenza medica in viaggio con i bambini

In caso di viaggi all’estero è opportuno aggiungere una precisazione all’elenco di documenti suddetto: fuori dal territorio europeo la CI (carta d’identità) deve avere validità per l’espatrio

Inoltre, ove il paese ospitante lo richieda è necessario un permesso di soggiorno turistico, sia esso per viaggio o studio.

 

Salute.gov.it ha messo a punto una guida interattiva per i viaggiatori che permette a tutti gli assistiti (cioè a tutti coloro che sono iscritti e a carico del Servizio Sanitario Nazionale – SSN) di ottenere informazioni sul diritto all’assistenza sanitaria durante un soggiorno all’estero. La giuda è intitolata “Se parto per…” ed è consultabile qui.

 

Ciascun viaggiatore, a seconda delle sue esigenze, può valutare una copertura assicurativa a tutela del suo viaggio e della sua famiglia.

 

Viaggi con bambini, precauzioni a tutela della salute familiare

Onde evitare di partire impreparati, ecco come pianificare un viaggio sicuro:

  • individuate la vostra destinazione e dettagliate un itinerario, considerando i luoghi e i tempi di permanenza individuate anche l’ospedale, la guardia medica o il pronto soccorso più vicini e appuntate queste info in una nota da tenere a portata di mano;
  • tenete conto dei luoghi verso i quali vi muovete, informatevi sulla stagionalità e, quindi, sulle condizioni climatiche, ma anche su eventuali epidemie e, in generale, sulla situazione sanitaria del contesto in cui intendete recarvi
  • sulla scorta di queste informazioni valutate col Pediatra il dovere o la possibilità di effettuare eventuali vaccini o di una differente profilassi. Ricordate che questi trattamenti sono comunemente da effettuare abbastanza prima della partenza, pertanto il tempo di organizzazione deve essere congruo.
 

Salute e benessere durante un viaggio in aereo  

Sulla sicurezza del viaggiatore, in modo particolare dei piccoli viaggiatori conta, oltre alla destinazione, anche il mezzo di trasporto adoperato. Per esempio, a riguardo dei viaggi in aereo è bene sapere che non esistono particolari limitazioni a carico dei bambini nelle tratte aeree.

 

Anche i neonati possono viaggiare in aereo, purché non si tratti di neonati  inferiori ai 7 giorni di vita, piccolissimi prematuri e-o con un peso corporeo inferiore ai 3 kg. 

 

L’inconveniente più comune che può interessare i neonati o i bambini durante un volo aereo riguarda l’otalgia e-o una fastidiosa sensazione di ottundimento. Ovviamente, più il bebè è piccino minore sarà la sua capacità di verbalizzare questa condizione e più essa sarà pervasiva e insopportabile. 

 

Di fatto otalgia e ottundimento, ovvero il fastidio alle orecchie e la sensazione di orecchie occluse, sono fenomeni direttamente collegati alle improvvise variazioni di pressione tipiche dei viaggi in aereo, che fare per minimizzare il fastidio subito dai bambini?

Il decongestionamento del canale uditivo avviene naturalmente quando il bambino ciuccia e-o attiva i meccanismi deglutitori. Pertanto, in modo particolare nelle fasi di decollo e di atterraggio, ovvero quando le variazioni di pressione si fanno più sensibili, un consiglio efficace è attaccare il bambino al seno o al biberon, mentre se è più grandicello offritegli un lecca lecca! 

 

Personalmente non consiglio mai i chewing gum nella prima infanzia, men che meno in circostanze come un volo aereo dove l’emozione, anche mista a possibili sobbalzi, può falsare la gestione dello stesso nella piccola e inesperta bocca del bambino. 

 

Salute e benessere durante un viaggio in automobile  

A riguardo dei viaggi in automobile non è mai superfluo ricordare che i bambini, ai sensi di legge, art. 172 del codice della strada, e a tutela della loro salute devono viaggiare nei sedioli auto adatti alla loro età e al loro peso corporeo. 

 

I cosiddetti dispositivi di ritenuta (sedioli auto e rialzi) sono obbligatori dalla nascita fino ai 36 kg di peso e devono essere omologati e selezionati a seconda del peso del bambino: 

  • Gruppo 0:per bambini di peso inferiore a 10 kg.
  • Gruppo 0+: per bambini di peso inferiore a 13 kg.
  • Gruppo 1:per bambini tra 9 e 18 kg.
  • Gruppo 2:per bambini tra 15 e 25 kg.
  • Gruppo 3:per bambini tra 22 e 36 kg. (Fonte aci.it)
 

I viaggi in auto con i bambini pretendono pazienti soste pianificate sul tragitto. Le pause, per quanto brevi, aumentano la tolleranza dei bambini e consentono loro di assorbire più pacificamente il viaggio.

 
Come ricevere assistenza medica in viaggio con i bambini - Foto @VitadaMamma
Come ricevere assistenza medica in viaggio con i bambini – Foto @VitadaMamma


Cosa fare in caso di mal d’auto

I medici la chiamano cinetosi ed è frequente nei bambini piccoli tra i 3 e i 12-14 anni. Quando colpisce i bimbi durante i viaggi in automobile, per le mamme e i papà è quel fastidioso e insistente malessere generale che nei figli scatena una diffusa sintomatologia: pallore, sudorazione fredda, vertigini, aumento della salivazione e nausea che può arrivare fino al vomito

 

Interessando così pervasivamente il corpo del bambino, il mal d’auto ingenera facilmente stati d’ansia e paura tanto nei bimbi quanto nei genitori. 

 

Se il tuo bambino ne soffre puoi sfruttare le ore della sera o della primissima mattina, anche a ridosso dell’alba, per viaggiare mentre lui dorme; è utile distrarlo con giochi, canzoncine e racconti, evitando assolutamente che legga in macchina o che guardi schermi (cellulare o tablet che sia). Lettura e giochini o video su schermi sono attività che possono aggravare la nausea e massimizzare il rischio di vomito.

 

In caso di mal d’auto evitate di somministrare al bambino troppi liquidi prima del viaggio, il che non vuol dire incorrere nel pericolo di disidratazione; evitate assolutamente le bevande gassate, preferite la sola acqua naturale a piccoli sorsi, evitate anche il latte; allo stesso modo, durante le ore di viaggio evitate i pasti pesanti. 

 

Qualsiasi somministrazione di farmaci antiemetici (ovvero medicinali che prevengono o fermano il vomito) deve necessariamente essere vagliata dal pediatra. È altresì indispensabile una debita prescrizione e indicazione posologia valutata sull’età del piccolo, anche in considerazione della sua salute e storia clinica.

 

Quali farmaci portare con sé in viaggio

Per quanto sia giusto portare con sé dei farmaci, è bene chiarire che in valigia non devono finire né quelli sbagliati né le medicine devono essere gestite in malo modo.

La prima regola di buon senso è evitare i farmaci che non possono essere somministrati in forma di auto-prescrizione, com’è per gli antibiotici. In tal senso è inutile portarne uno o un altro, fosse anche un antibiotico ad ampio spettro o uno di quelli che somministrate sempre al vostro bambino. Solo il Pediatra, infatti, può prescrive una terapia antibiotica e lo farà solo previa visita del piccolo paziente.

 

Potete, invece, portare con voi:

  • antipiretico e antidolorifico (ovvero del paracetamolo o ibuprofene);
  • probiotici;
  • soluzioni reidratanti;
  • un antidiarroico;
  • un antistaminico;
  • della crema cortisonica ideale per eventuali punture di insetti.
 

Ovviamente non dimenticate il termometro, il saturimetro se il bambino è asmatico, cerottini e disinfettante.

 

È utile, infine, avere sempre con sé il numero di un centro antiveleni.

 

In conclusione, se partire è un piacere, un’avventura e una gioia fatelo avendo sempre cura anche della sicurezza, la salute è il vostro bene più prezioso!



Iscriviti alla newsletter
Riceverai preziosi consigli e informazioni sugli ultimi contenuti, iscriviti alla nostra newsletter.

Seguici