Sono 29 le vittime della valanga che ha letteralmente travolto e spazzato via il Rigopiano-Gran Sasso Resort. Un’intera struttura alberghiera distrutta dall’inesorabile furia della natura e divenuta la tomba di 29 anime, donne e uomini, genitori e figli, sogni e speranze spezzati in quel nefasto 18 Gennaio 2017, oggi ricordato proprio per la tragedia di Rigopiano.
La tragedia di Rigopiano
È l’inizio della terza settimana di Gennaio 2017 quando sulla nostra penisola si abbatte Buran (noto anche come Burian), una corrente di aria gelida proveniente dalle steppe russe. Nevica copiosamente in gran parte dell’Italia, in particolar modo nella zona appenninica dove il manto nevoso raggiunge un’altezza di circa 1 metro e mezzo.
Sono diversi i centri abitati messi in seria difficoltà dall’ondata di freddo perché privati della corrente elettrica o irraggiungibili a causa dell’inagibilità delle strade. Anche l’albergo Rigopiano-Gran Sasso Resort è completamente isolato, la strada provinciale che lo collega a Farindola è bloccata dalla neve.
I 28 ospiti (tra questi 4 bambini) e i 12 dipendenti del resort sono in pieno stato di allerta e pronti a lasciare l’albergo appena possibile. L’ultimo Bollettino Meteomont (bollettino nazionale di previsione della neve e delle valanghe) segnala per il giorno 18 un forte rischio valanghe sull’Appennino abruzzese, un grado di pericolo pari a 4 su una scala da 1 a 5.
Valanga di Rigopiano
Nel pomeriggio del 18 Gennaio, alle ore 16:48 circa, un’enorme massa di neve e detriti si stacca dalle pendici orientali del Gran Sasso e si riversa nella Grava di Valle Bruciata fino a raggiungere Rigopiano, la località turistica di montagna appartenente al comune abruzzese di Farindola (PE).
Giunta a valle, la valanga abbatte l’hotel, ne sfonda le pareti provocando l’esplosione dei pilastri, ne solleva i solai e lo trascina con violenza per circa 10 metri. Intrappolati tra le macerie 38 persone, donne, uomini e bambini vittime della furia della natura.
Le avverse condizioni meteo e le impervie caratteristiche dell’area rallentano la macchina dei soccorsi, i Vigili del Fuoco raggiungono l’Hotel con l’elicottero solo il mattino seguente. I soccorritori lavorano incessantemente fino al 25 Gennaio, giorno in cui viene ritrovato il corpo esanime dell’ultimo disperso.
Chi sono le vittime della tragedia di Rigopiano
Nella tragedia consumatasi alle falde del Gran Sasso persero la vita 29 persone (18 ospiti e 11 dipendenti dell’albergo), mamme, papà, figli e fidanzati deceduti per ipotermia, schiacciamento o asfissia.
Vittime di Rigopiano: le autopsie rivelano come sono morte
Tra gli ospiti del resort vi erano Jessica Tinari e Marco Tanda, rispettivamente 24 e 25 anni, giovani fidanzati che si erano concessi qualche giorno di relax sulla neve. In vacanza anche i coniugi Rosa Barbara Nobilio (51) e Piero Di Pietro (54) che avevano raggiunto Rigopiano insieme alla famiglia Di Carlo, Sebastiano (49), Nadia Acconciamessa (47) e il piccolo Eduardo, l’unico a salvarsi, estratto vivo dalle macerie dopo un’interminabile attesa.
La valanga ha inoltre spezzato le vite di Silvana Angelucci e Luciano Caporale, rispettivamente 46 e 54 anni. Parrucchieri di professione, i coniugi di Castel Frentano (CH) sono stati ricordati dai figli Elia e Nicola che in seguito alla tragedia di Rigopiano hanno pubblicato un video in cui la coppia appariva felice e innamorata.
Distrutta anche la famiglia Di Michelangelo: a perdere la vita il papà Domenico, poliziotto di 41 anni, e la mamma Marina Serraiocco (38). Salvo il piccolo Samuel Di Michelangelo, che al momento della catastrofe aveva solo 7 anni. Sopravvissuta anche Francesca Bronzi, fidanzata del 28enne Stefano Feniello, rimasto ucciso sotto le macerie dell’albergo.
Le altre vittime della valanga
Fatale è stata la vacanza dei fidanzati Marco Vagnarelli (44) e Paola Tomassini (46), un soggiorno di 2 giorni prolungato a causa dell’inagibilità delle strade. Ugual destino quello della 33enne Valentina Cicioni che condivideva il suo soggiorno con il marito Giampaolo Matrone, il cui nome figura nell’elenco dei 9 superstiti estratti vivi dalle macerie.
Tra gli ospiti del resort che hanno perso la vita quel drammatico giorno anche le 40enni Sara Angelozzi e Claudio Baldini e i coniugi di Città Sant’Angelo (PE) Foresta Tobia e Bianca Iudicone, rispettivamente 59 e 50 anni.
Chi sono i dipendenti dell’Hotel Rigopiano vittime della valanga
Dei 12 dipendenti presenti in Hotel al momento della tragedia di Rigopiano, è riuscito a salvarsi solo Fabio Salzetta, tuttofare che, al momento della valanga, si trovava all’esterno della struttura. Uccisa dalla massa di neve e detriti invece la sorella, Linda Salzetta, l’estetista di 31 anni che lavorava nel centro benessere dell’albergo.
Deceduti anche Faye Dame (42), tuttofare di origine senegalese e Roberto Del Rosso (53), proprietario e gestore del Rigopiano-Gran Sasso Resort. Destino funesto anche per le giovanissime Cecilia Martella (24), estetista e massaggiatrice dell’hotel, e Ilaria Di Biase (22), cuoca dell’albergo.
Tra i corpi senza vita estratti dalle macerie vi erano anche quelli di Marinella Colangeli, 32enne a cui era stata affidata la gestione della spa, il 42enne Alessandro Giancaterino, capo della sala da pranzo e Gabriele D’Angelo (32), cameriere dell’albergo.
E ancora Alessandro Riccetti receptionist di 33 anni per sempre e i dipendenti Emanuele Bonifazi e Luana Biferi, rispettivamente di 31 e 30 anni.
A tutti loro va il nostro ricordo… ieri, oggi e per sempre… ma soprattutto va la speranza che mai più si ripeta una simile catastrofe e che nessun figlio, genitore o amico debba piangere i propri cari.