In questi giorni si fa un gran parlare della richiesta di molti di una riforma della Legge Elettorale.
Al momento è in vigore la cosiddetta ” Porcellum ” che ha sostituito la precedente “Mattarellum o Mattarella ” ma per la quale nei mesi passati più di un milione di persone ha firmato un referendum per reintrodurla.
Quali sono le loro principali caratteristiche e differenze?
Porcellum:
è entrata in vigore nel 1995 su proposta del Ministro Calderoli, che lui stesso successivamente ha definito ” legge porcata “; e nonostante questo da allora regola l’ elezione dei membri di Camera e Senato.
In cosa consiste:
i candidati che concorrono alla poltrona parlamentare vengono introdotti nelle liste; determinate dalle opzioni dei partiti, infatti i partiti stilano liste bloccate in cui coloro che sono in cima saranno i primi ad avvantaggiarsi dei voti dati al partito \ lista, ottenendo l’ambito seggio. Noi elettori, nostro malgrado, non scegliamo in modo diretto i candidati – non esprimendo una preferenza nominale – ma siamo costretti a votare solo la lista.
Ogni coalizione per ottenere dei seggi alla camera, deve raggiungere il 10% dei voti nazionali o il 4% se è riferito a liste non collegate, lo stesso vale per le liste collegate alla coalizione.
Le liste che sono collegate ad una coalizione e che hanno superato la soglia possono partecipare alla suddivisione dei seggi se superano il 2% o se costituiscono quello che viene definito il miglior perdente, cioè la forza maggiore tra quelle al di sotto della soglia.
La lista o la coalizione di liste che riceve più voti, se non ha già raggiunto i 340 seggi, viene attribuito un premio di maggioranza che gli permette di raggiungere il numero predefinito.
In Senato invece, seppur ci si basi sempre sul raggiungimento del premio di maggioranza, si potrebbe arrivare a dei risultati diversi a quelli raggiunti alla camera perchè ci si basa su un meccanismo regionale. Le soglie da superare sono del 20% per le coalizioni, dell’ 8% per le liste che si sono presentate in coalizioni che non abbiano conseguito il 20% e del 3% per le liste coalizzate.
Mattarella:
dopo votazione referendaria è entrata in vigore nel 1993 fino al 2001 ed è stata proposta da Sergio Mattarella.
In cosa consiste:
i seggi vengono assegnati per il 75% con l’ elezione di candidati in collegi uninominali e per il restante 25% attraverso un metodo tendenzialmente proporionale.
Per l’ individuazione del 75% viene eletto il candidato che nei suffragi del collegio, ha ricevuto più voti ( i seggi sono 475 per la Camera e 232 per il Senato ) – i voti vengono riferiti nominalmente al candidato.
A Montecitorio, sede della Camera, possono dividersi i seggi solo le liste che hanno superato la soglia del 4%, dopo aver eliminato dal conteggio i voti ottenuti dal candidato che ha vinto nel collegio.
A Palazzo Madama, sede del Senato, invece ai gruppi di candidati perdenti collegati in una lista regionale viene applicato il metodo proporzionale e vengono eletti coloro i quali dopo lo scorporo risultano essere i meglio piazzati tra gli sconfitti.
Fonte: Sole 24ore