Gli organi genitali (femminili e maschili) nascono già progettati per il piacere, pertanto un bambino che si masturba (anche da molto piccolo, prima per sfregamento e poi, una volta liberato dall’ingombro del pannolino, toccandosi) è un figlio sano. La masturbazione infantile è del tutto fisiologica e non deve turbare noi genitori.
La masturbazione infantile fa male?
No, non fa mai male masturbarsi, a nessuna età. Se fossimo pienamente sinceri, a riguardo della masturbazione in età adulta potremmo anche ammettere che nemmeno è un’attività che interferisce con una buona relazione di coppia.
Lo facciamo tutti, anche noi genitori e nessuno è mai diventato cieco o ha mai sofferto di qualsivoglia altra menomazione conseguente alla masturbazione.
Il pregiudizio che vuole attribuire un qualsivoglia valore negativo alla masturbazione è esclusivamente culturale. Le dicerie che legano all’azione del masturbarsi a malattie corruttive del corpo o della mente hanno trovato ragione solo nel tentativo ideologico di dare fondamento a una proibizione di carattere morale e-o religioso.
Perché i genitori restano turbati dalla scoperta del bambino, anche piccolo, che si masturba?
Alcuni bambini hanno ancora il pannolino quando incominciano a cercare lo sfregamento contro oggetti comuni pur di scatenare il piacere. Ed è allora che mamma e papà si preoccupano: lo farà troppo? Lo farà in pubblico? Cosa vorrà dire? Eccetera.
Posto che molte delle paure dei genitori affondano nei condizionamenti culturali in cui siamo cresciuti, diciamo che sgridare i bambini, impedire loro di completare l’azione di piacere, redarguirli o peggio intimorirli e minacciarli può essere dannoso.
La masturbazione, vista nell’ottica del bimbo che la scopre, è una azione piacevole e defaticante a cui i piccoli non danno altro valore se non quello che fisiologicamente scatena, cioè il limitato ma profondo piacere. Quando il genitore interviene spaventato, impositivo e mortificante, quella stessa azione si amplifica e diventa “proibita”.
Ciò mette il bambino in allerta e praticarla può, di tutta risposta, divenire una contro-azione da opporre alla disapprovazione del genitore.
Molte mamme e molti papà sono inconsciamente spaventati dall’intensità del piacere sessuale: conoscendolo sappiamo che può essere totalizzante e dentro di noi ne temiamo l’attrattiva. Ma niente paura! Sebbene la fascinazione può essere forte per la natura stessa degli stimoli percepiti, lasciati alla loro sperimentazione fisica, e senza troppe interferenze, senza che venga fatto loro il terzo grado o che gli vengano mosse sgridate mortificanti, i bambini sapranno circoscrivere anche questo aspetto del loro vivere.
Masturbazione infantile: nei bambini, è un istinto naturale
Una volta compresa la centralità del modo in cui noi adulti risolviamo il nostro legame culturale con l’idea della masturbazione infantile, è facile intenderla come atto spontaneo, anche per il bambino.
Se il bimbo, anche già intorno ai 2 anni, si masturba in pubblico è bene aiutarlo a comprendere che lo spazio dell’intimità è privato. Se la masturbazione non diventa un’attività catalizzante o “ossessiva”, aspetto di cui parleremo tra poco, basta lasciare il bimbo in pace, libero di crescere anche nella sua sessualità.
“Puoi farlo, va bene, è normale ma le tue parti intime ti appartengono, sono tue… perciò fallo quando sei da solo”, normalmente il bambino sviluppa da solo questo senso di pudicizia e se dobbiamo sostenerlo è di fondamentale importanza farlo senza mortificazioni.
A quale età i bambini iniziano a masturbarsi
La masturbazione segna una delle primissime tappe della sessualità e già tra i 12 e i 24 mesi l’esplorazione del corpo può condurre a toccare l’area genitale. In una massima esemplificazione possiamo dire, senza paura di cadere in errore, che se i bambini si toccano prima mani, occhi e viso e poi pene e vagina è solo perché le parti intime sono più coperte. Inizialmente, oltretutto, i bimbi hanno anche il pannolino.
La curiosità intima dei bambini può principiare tra il 1° e il 2° anno e gradualmente aumenta di consapevolezza.
Cosa succede se un bambino si masturba continuamente e non riesce a farlo solo in privato?
Quando la masturbazione è fin troppo ricorrente e avviene ovunque senza che il bambino sviluppi un senso di privatezza o recepisca quello che i genitori si sforzano di trasmettergli pacatamente, è possibile che il piccolo trovi consolazione nel piacere.
In questi casi, quando il bimbo usa masturbarsi come atto consolatorio, l’azione di piacere travalica la sensazione fisica, limitata nel ora e adesso, e diventa per il bambino il luogo dove sfogare rabbia e frustrazione. Constatato ciò, sarà compito degli adulti mettere a disposizione del piccolo altre valvole di sfogo.
Insomma, se è giusto che il bimbo conosca i piaceri del suo corpo resta altrettanto giusto che possa conoscere anche tutti gli altri piaceri della vita e avere ulteriori luoghi e strumenti di consolazione e appagamento.
Il gioco del dottore, il gioco di mamma e papà, come giocare a partorire si legano allo sviluppo sessuale
Tutti questi giochi sono esplorativi, qualche volta rappresentano canali attraverso cui il bambino filtra l’immagine del mondo adulto, pertanto non sono scevri dall’influenza che i genitori e la famiglia hanno sui piccoli. Anche la declinazione del gioco dei fidanzati o degli sposi è una chiave interpretativa della sessualità.
Perché i bambini si masturbano
I bambini si masturbano per conoscere il proprio corpo e crescere, è questa la conclusione a cui i genitori sono chiamati ad arrivare. Imparare le reazioni fisiologiche di pene e vagina alla stimolazione esterna è come imparare le reazioni delle gambe alla spinta della corsa o quelle della pelle alle diverse scoperte tattili: stiamo parlando di fisiologia.
Erezioni involontarie bambini piccoli
La fisiologia della masturbazione e dello sviluppo sessuale si palesa anche nelle prime erezioni spontanee dei bambini durante il riposo notturno o nel bagneto. Spesso le mamme dei bambini di 3 o 4 anni le notano e si interrogano sulla loro natura: è un fenomeno fisiologico e del tutto normale.
Queste stesse mamme spesso si interrogano sul come spiegarle ai bambini perchè non è inusuale che i bimbi di 4, 5 o 6 anni muovano le prime domande intime, del resto vedono cosa gli accade.
Come rispondere a un bambino che fa domande sul sesso
La mia filosofia è semplice e la metto a disposizione delle mamme e dei papà con l’occhio di un’educatrice professionista:
se un bambino nota qualcosa vuol dire che è già stato autonomamente in grado di esercitare un’osservazione puntuale. Pertanto, questo stesso bambino che ha saputo osservare e costatare, può comprendere perfettamente ciò che ha visto, purché gli sia spiegato con semplicità e onestà.
A domanda risposta, questa è la parola d’ordine! In questo senso non abbiate paura, per esempio, di spiegare al bambino l’erezione al risveglio:
“Il pene è rivestito da tessuto muscolare, durante la notte il cervello si rilassa e il sangue può viaggiare in questo tessuto aumentandone le dimensioni, facendolo crescere. Questo significa che il tuo sangue si muove bene in tutto il tuo corpo”, questa può essere una spiegazione delicata e di semplice comprensione.
Per spiegare la sessualità ai bambini, infine, possiamo utilizzare libri e cartoni animati adatti a loro: