Si ha spesso la tentazione di condividere il rossetto senza pensare ai rischi di questo gesto. Per i rossetti esistono tantissimi colori e si possono trovare in molte forme differenti, dal classico stick solido alle confezioni liquide più audaci e divertenti. Si tratta infatti di un cosmetico largamente utilizzato anche da chi preferisce un trucco più semplice e minimal. Proprio per la sua variabilità e originalità, può sembrare una buona idea scambiarseli occasionalmente con amici e figli non conoscendo le insidie nascoste in questa pratica.
Caratteristiche e componenti del rossetto
Secondo Focus: “il rossetto è un gel ceroso, formato da cere gelificate con oli, grassi e resine, colorato con pigmenti, che viene colato allo stato fuso in stampi successivamente raffreddati, dove prende la forma stabilita.”
La consistenza del rossetto è data infatti da cere gelificate con oli, grassi e resine che rendono il rossetto morbido ed emolliente. Queste sostanze grasse possono avere origini diverse: animali, vegetali o di sintesi. È il produttore, seguendo le proprie linee guida etiche e commerciali, che decide quali basi usare in quali prodotti: ad esempio in una linea di rossetti che si propone vegana non dovrebbe utilizzare ingredienti di origine animale.
Il colore invece è dato da pigmenti naturali o minerali (come ossidi di ferro, cocciniglia o polvere di perla) oppure di sintesi dispersi in oli di origine minerale, vegetale o sintetici. La brillantezza può derivare da resine vegetali, la lucentezza dagli oli. Nei prodotti a lunga durata è possibile trovare derivati del silicone tollerati dalla pelle.
Cosa c’è dentro un rossetto?
Agli ingredienti già citati si possono aggiungere:
- aromi e profumi che rendono più appetibile il prodotto;
- antiossidanti per rallentare l’invecchiamento del cosmetico;
- principi attivi per la salute della mucosa delle labbra, come filtri solari, agenti protettivi ecc.
Essendo una formulazione prevalentemente grassa e poco acquosa non sempre vengono aggiunti conservanti, cosa che spesso limita la scadenza a non più di 6 mesi dall’apertura.
Condividere il rossetto: pericolo allergie
È evidente come, tra i cosmetici, questo prodotto presenta una delle formulazioni più ricche e complicate: è sempre buona norma leggere attentamente gli ingredienti per evitare spiacevoli reazioni.
Il primo pericolo del condividere il rossetto è infatti rappresentato dalla possibilità di essere ipersensibili o allergici ad uno dei componenti.
Purtroppo non tutti hanno l’abitudine di controllare l’INCI (elenco degli ingredienti di un prodotto cosmetico) e non sempre è possibile farlo, soprattutto se la confezione è già aperta. Meglio non condividere il rossetto se non se ne conosce la composizione o non risulta leggibile e se non lo si è mai testato precedentemente.
Rossetti contaminati da batteri
Nel condividere il rossetto spesso non si pensa alla possibilità di incorrere in qualche infezione della bocca e del cavo orale. È una ricerca pubblicata su Journal of Applied Microbiology a denunciare la presenza di agenti potenzialmente patogeni e pericolosi su 8-9 prodotti su 10 di cosmesi.
Su rossetti e lucidalabbra sono stati identificati diversi agenti responsabili di infezioni come Escherichia hermannii, Staphiloccocco aureus, Bacillus cereus e altri della specie Enterobacteri. Questi batteri possono penetrare nell’organismo, infettare la mucosa anche grazie a piccoli tagli e ferite e di conseguenza provocare infezioni sia locali che sistemiche, soprattutto in persone immunocompromesse.
Non bisogna dimenticare infatti che la suscettibilità ad un’infezione dipende da tanti aspetti personali: stile di vita, salute, stress, caratteristiche intrinseche del proprio organismo. Ciò che potrebbe causare in una persona giusto un piccolo disagio, come un piccolo brufolo, potrebbe portare un’altra persona in ospedale. Tutto ciò è imprevedibile ed è per questo fortemente sconsigliato condividere il rossetto, altri cosmetici se non addirittura accessori come spugnette e pennelli.
Come conservare il rossetto.
Purtroppo lo studio sopracitato evidenzia anche come buona parte degli agenti patogeni trovati sui cosmetici è opportunista dell’apparato urinario e fecale. In altre parole si tratta di batteri che si trovano normalmente nei distretti più intimi del nostro corpo, ma diventano patologici se si diffondono in altre sedi. Questo ha portato a suggerire che i cosmetici siano stati contaminati nell’ambiente in cui sono stati usati, spesso infatti ci si trucca in bagno, oppure per un’igiene delle mani non appropriata.
Per mantenere i propri rossetti il più sterili possibile ecco alcuni accorgimenti da adottare:
- fare attenzione a chiudere sempre bene le confezioni per non lasciar passare aria e batteri;
- non conservare i trucchi in ambienti caldi e umidi: i batteri e i funghi proliferano meglio con l’umidità e il calore;
- meglio conservarli in un luogo fresco e asciutto;
- fare attenzione a non lasciarli in macchina, dove l’alta temperatura può deteriorarne chimicamente i componenti;
- se tenuti in borsa è consigliato un astuccio o un piccolo contenitore chiuso ermeticamente che li protegga dal contatto con il cibo, chiavi, cellulare o altre fonti di batteri.
Condividere il rossetto espone a virus respiratori
Altri possibili rischi a cui si viene esposti utilizzando un rossetto preso in prestito sono le malattie del tratto respiratorio. Infatti diversi batteri e virus possono essere presenti sulla mucosa della bocca senza per forza dar luogo ad una patologia.
Condividere il rossetto può trasmettere questi patogeni da una persona all’altra aumentane la diffusione e quindi la possibilità del manifestarsi di malattie.
Si comportano in questo modo i batteri, come gli stafilococchi, i virus dell’influenza, del raffreddore, del Covid e diversi funghi come ad esempio la Candida.
Allo stesso modo si possono contrarre infezioni persistenti come quelle dovute all’Herpes simplex: questo virus rimane latente nei nervi e si presenta nei periodi di forte stress e stanchezza con la classica bolla e successiva crosta.
Chi soffre di herpes non dovrebbe mai condividere il rossetto o i propri prodotti per le labbra.
I tester presenti nei negozi sono un ottimo esempio di vettori patogeni e non andrebbero mai testati direttamente sulle labbra. Il loro uso corretto consiste nel disinfettarsi le mani, prelevare e spalmarne una piccola quantità su una mano (preferibilmente con uno strumento usa e getta) e avvicinarla all’incarnato del viso per valutarne l’effetto, avendo subito dopo cura di disinfettare la mano su cui è stato applicato il prodotto.
Si può condividere il rossetto in sicurezza?
La risposta è no. Non ci sarà mai la certezza che quel prodotto non sia contaminato, proprio per il tipo di formulazione e di loco di applicazione del rossetto. È noto infatti che la bocca è un distretto molto delicato, ma anche molto popolato da batteri e germi giunti tramite la respirazione e l’alimentazione.
Ecco alcuni atteggiamenti per evitare la contaminazione dei propri cosmetici ed evitare spiacevoli infezioni:
- mantenere un’ottima igiene delle mani prima dell’applicazione del trucco, lavandole e disinfettandole;
- cercare per quanto possibile di non utilizzare le dita per stendere il colore, soprattutto per i ritocchi in ambienti sconosciuti, come i bagni pubblici;
- rispettare le scadenze riportate sul prodotto;
- non utilizzare prodotti scaduti o che manifestano evidenti segni di deterioramento. Ad esempio cambiamenti di colore o consistenza possono essere il risultato di processi chimici dovuti a funghi o batteri;
- non condividere il rossetto neanche con le persone più vicine, come figli o mamme;
- utilizzare sempre strumenti (pennelli e spatoline) puliti e disinfettati.
Come disinfettare il rossetto
Nel web si consiglia di disinfettare il rossetto periodicamente in alcol immergendolo per pochi secondi e poi lasciandolo asciugare. Questo metodo diminuisce la carica patogena sulla superficie del cosmetico, ma non distrugge i patogeni penetrati all’interno della pasta. Per lo stesso motivo tagliare ed eliminare un sottile strato di superficie esterna non garantisce la sterilità del cosmetico.
Nel caso di prodotti utilizzati da più persone l’unico metodo che garantisce un minimo di sicurezza è quello usato dai truccatori professionisti: prelevare con una piccola spatola un po’ di prodotto e stenderlo successivamente con un pennellino, avendo cura di aver ben disinfettato precedentemente gli strumenti. In questo modo si protegge il resto del prodotto dalla contaminazione di possibili patogeni e risulta sicuro per le successive applicazioni.