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Sintomi Covid nei bambini, variante Omicron

di Federica Federico

10 Gennaio 2022

Il Covid appartiene alla famiglia più vasta dei Coronavirus questa parentela fa sì che i sintomi, almeno quelli di esordio, siano facilmente confondibili, pertanto è possibile che alcuni dei sintomi covid nei bambini si confondano con quelli di un comune malanno stagionale.

 

COVID-19 Sintomi Covid nei bambini

COVID-19 Sintomi Covid nei bambini
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scaliger ©123RF.com con licenza d’uso

Sintomi Covid nei bambini, a cosa fare attenzione

Posta la difficoltà di discernere con precisione tra sintomi covid e sintomi influenzali, almeno nell’esordio della malattia e senza un tampone di controllo, resta necessario prestare attenzione al bambino con:

  • Febbre;
  • Mal di gola;
  • Mal di testa;
  • Tosse, soprattutto se continua e secca;
  • Respiro affannoso o generica fatica a respirare;
  • Perdita o cambiamento dell’olfatto o del gusto; 
  • Rash cutaneo, ovvero insorgenza di eruzioni cutanee;
  • Mal d’orecchio.

 

Sintomi Covid nei bambini e negli adulti a confronto

Rispetto ai bambini, gli adulti contagiati da SARS-CoV-2 in questo momento possono avere una sintomatologia di esordio parzialmente differente, ma ugualmente confondibile con la cara vecchia influenza.

Sintomi di esordio del Covid peculiari negli adulti possono essere naso che cola, astenia e affaticamento (lieve o più grave). Spesso l’affaticamento si registra nel compimento di quelle attività comunemente sostenute senza sforzo, per esempio il malato di Covid, ancora ignaro di essere tale, affanna salendo la stessa scala che affronta ogni giorno senza fatica.

Sono sintomi di Covid nei bambini come negli adulti sono, invece, tosse e starnuti, mal di testa, perdita o variazione di gusto e olfatto e mal di gola, dolori muscolari e ossei diffusi. A tutt’oggi sono allo studio sintomi a latere quali sudorazione notturna e eruzioni cutanee.

 

Covid nei bambini e variante Omicron

La forte contagiosità della variante Omicron ha determinato un rapido innalzamento dei contagi. Omicron manifesta una spiccata velocità di propagazione, questo significa che è fortemente contagiosa, complice la vaccinazione, però, vi è un minore impegno delle terapie intensive e una minore ospedalizzazione. Dato che cambia quando il virus viene contratto da adulti e fasce a rischio non coperte da vaccino.

Al momento non è possibile dire se Omicron sia più o meno violenta e se questa variante esponga più o meno al rischio di complicazioni. Sembrano meno ricorrenti, invece, gli effetti del long covid. Il vero problema è la diffusione capillare: l’ampio numero di casi sta già pesando sui sistemi di tracciamento e rischia di mettere a repentaglio l’intero sistema di assistenza sanitaria, a tutto danno dell’assistenza ai malati non Covid.

 

Omicron colpisce anche i vaccinati, perché?

A rispondere a questa domanda, con semplicità e in modo comprensibile a tutti, è stata Ilaria Capua, durante un’intervista rilasciata al Corriere Della Sera ha detto: “La novità è che Omicron si avvia a diventare un nuovo sierotipo di Sars- CoV-2. Che cosa significa questo? Significa che è sufficientemente distante dal ceppo originale Wuhan e dai suoi immediati discendenti che evade una parte della risposta immunitaria”. IL vaccino che ci copre quasi completamente da ceppo di Wuhan, quindi, ci copre solo parzialmente da Omicron  perchè resta esposta quella parte che differenzia le due varianti tra loro.

 

Covid bambini e complicazioni in età pediatrica

Posti i comuni sintomi di Covid nei bambini, ci sono bambini a rischio complicazioni più di altri? Restano a rischio i bimbi fragili e con patologie gravi e pregresse. Un recente studio, condotto oltre oceano, firmato dai ricercatori del ministero della Salute americana e dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), da poco pubblicato sul bollettino settimanale dei Cdc (Morbidity and Mortality Weekly Report), ha indicato tra i fattori di rischio anche l’obesità infantile.

 

Partendo dall’osservazione dei ricoveri pediatrici campionati su sei ospedali americani nell’arco di tempo intercorso tra luglio e agosto 2021 e su un campione totale di 915 casi pediatrici di Covid, i ricercatori hanno constatato che il 32.4% dei ricoverati risultava obeso e la percentuale saliva sino al 61,4% se veniva presa in considerazione la fascia di età tra i 12 e i 17 anni.

 

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