Si è concluso il ” primo giorno di lavoro “del Premier Monti che ieri sera ha esposto alle telecamere il suo pensiero, schietto e diretto: è’ pronto ad accettare l’ incarico ma pone delle condizioni sulle quali non vuole transigere, accetterebbe la scelta dei partiti di tenersi fuori dall’ esecutivo, pur sapendo che questa scelta potrebbe metterlo in difficoltà, ma non vuole sentir parlare di Governo a scadenza.
Nel primo giorno di consultazioni ha incontrato i partiti minori, l’ Italia dei valori, il Terzo Polo mentre ha consultato solo telefonicamente la Lega che ha ribadito il suo appoggio solo e se condividerà volta per volta le sue proposte; gli altri invece rinnovano il loro appoggio mentre resta ancora da affrontare approfonditamente la questione con il Pd e il Pdl.
I due partiti esitano sull’ ingresso dei propri politici nel nuovo esecutivo per evitare eventuali ritorsioni al momento delle nuove elezioni. Monti preferibbe un loro coinvolgimento in alcune cariche importanti, avendo bisogno del loro appoggio nelle prossime misure che andranno varate, ma se non dovesse ottenerle, affronterebbe la cosa senza drammi, richiedendo e pretendendo la coesione massima.
Monti ci tiene anche ad affermare che
quello che richiederà all’ Italia sarànno sacrifici non lacrime e sangue, la situazione è seria e complicata ma bisogna puntare a risanamento e crescita, parole chiave del suo futuro operato.
Spiega anche, in riferimento al segno meno riapparso nei mercati, che non trascura o sottovaluta i mercati ma agendo secondo democrazia occorrono dei determinati tempi e fa affidamento sugli investitori che sapranno misurare l’ impazienza con la razionalità.
Intanto l’ opinione dei Sindacati e degli industriali è unanime nel richiedere celerità ai provvedimenti, La Marcegaglia si augura che : ” Ora i partiti pensino soprattutto al bene del Paese, quindi si abbassino i toni “, mentre Susanna Camusso leader Cgil, si schiera contro la reintroduzione dell’ Ici e alla cancellazione dell’ ar ticolo 18; avanza però delle proposte come : ” Una patrimoniale sulle grandi ricchezze, agire sulle rendite finanziarie e sui grandi immobili e le seconde case “.
Nel frattempo continua ad impazzare il toto ministri, con quotazioni che salgono e scendono, e dopo un’ iniziale assenza di nomi femminili, il Premier in pectore ha annunciato di voler ascoltare anche i rappresentanti delle donne e dei giovani.
Questi i nomi che nelle ultime ore iniziano ad circolare:
- Enzo Mavero, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
- Carlo Mosca o Annamaria Cancellieri, Ministero degli Interni;
- Giuliano Amato, Ministero degli Esteri;
- Guido Tabelli, Ministero dell’ Economia;
- Cesare Mirabelli, Ministero della Giustizia;
- Carlo Dell’ Aringa, Welfare;
- Antonio Catricala’ o Rocco Sabelli, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
- Rolando Mosca Moschini, Ministero della Difesa;
- Carlo Secchi, Ministero dello Sviluppo economico;
- Sviluppo economico, Ministero dell’ Istruzione;
- Salvatore Settis, Ministero dei Beni culturali.
- Federico Vecchioni, Ministero dell’ Agricoltura;
- Umberto Veronesi, Ministero della Salute;
- Luisa Torchia, Ministero della Pubblica Amministrazione.
Dopo le consultazioni di oggi con i due partiti più grandi, probabilmente si riuscirà ad avere qualche certezza in più sulla formazione del nuovo esecutivo, nel frattempo nonostante
” l’ effetto Monti “ nella Borsa si sia arrestato rispetto all’ inizio,
le opinioni della stampa estera continuano ad essere ancora favorevoli.
Monti viene definito l’ uomo adatto a tenere a bada i mercati ed attuare, al comando di un Governo di larghe intese, le riforme necessarie. Le aspettative sul suo operato sono alte, nonostante sia un Premier ad interim, e l’ Ue tramite la portavoce Olli Rehn sottolinea: ” La nostra diagnosi dell’economia italiana non cambia solo perché è cambiato governo in Italia “. Il Professore viene visto come un uomo di destra e di sinistra che non ha il timore di affrontare i giganti, pragmatico, europeista e rigoroso, capace di sostituire buffonate e volgarità con valori, sensatezza e piglio aristocratico.
Il Daily Telegraph lo racconta così e racconta come: ” il gentile salvatore dell’Italia sia piu’ duro di quello che sembra. Monti e’ un promotore del libero mercato maschera visioni thatch eriane e una volonta’ d’acciaio dietro un mantello di imperturbabili buone maniere … ci vorra’ tutto il suo charme, se non un miracolo, per tenere insieme la nave italiana nella tempesta in arrivo “.
In attesa delle ultime consultazioni e delle prime certezze provenienti dal nostro nuovo Premier, sono due le riflessioni che mi vengono in mente…
La prima: se fossero vere tutte le cose positive dette su Monti, cosa che ci auguriamo fortemente, come mai abbiamo aspettato così tanto a “tirarlo fuori dal cilindro “?
La seconda: sarebbe bello trovare nella lista del nuovo esecutivo qualche nome femminile in più; ci sono molte donne capaci nella politica italiana e non è giusto etichettarle tutte come ” scalatrici sociali ” pronte ad ogni compromesso pur di arrivare; la “politica uscente” npn ha reso giustizia alle eccellenze femminili, dandoci, diversamente, l’impressione che alla fine del 2011 quello dei compromessi, in particolarm modo sessuali, fosse necessariamente il passaggio obbligato da fare per poter accedere ad un settore ancora prettamente maschile e maschilista, come quello della politica?