Denise Pipitone è viva, il video di Milano lo dimostra?
Nell’ottobre del 2004 a Milano, davanti alla sede di una banca, una guardia giurata vede una bambina in compagnia di una Rom, ne scorge i tratti e coglie una somiglianza con Denise Pipitone, scomparsa appena un mese prima, immortala quella bambina in un video girato col cellulare e allerta le autorità.
Alberto Di Pisa, l’ex procuratore capo di Marsala, all’epoca impegnato nelle indagini sulla scomparsa di Denise, si dice convinto “al 90 per cento” che la bambina immortalata in quel video sia proprio la figlia di Piera Maggio. L’ex PM Angioni sembra della stessa opinione e gli accertamenti compiuti dai RIS sul girato vanno nella direzione di un’elevata compatibilità morfologica. Del resto Denise fu cercata tra i Rom della Lombardia con un serissimo dispiegamento di forze.
Denise Pipitone è viva? Si può riconoscere in quel video? E’ necessario trovare la donna che l’accompagnava per arrivare alla verità?
Gli accertamenti dei RIS hanno confermato, sin da subito, l’elevata compatibilità morfoscopica con ben 7 punti in comune tra il viso della piccola Denise Pipitone e quello di Danase, la bimba ripresa dalla guardia giurata accanto alla rom a Milano.
I 7 punti di compatibilità morfologica tra Danase e Denise:
- Naso,
- Occhi,
- Bocca,
- Profilo del viso,
- Guance,
- Sopracciglia,
- Mento.
Anche l’espressione e la voce si caratterizzano per una forte compatibilità.
Moltissime trasmissioni televisive stanno facendo inchiesta puntando a indagare il volto di quella donna che accompagnava la bambina.
Alcune ipotesi in merito sono risultate smentite. Mattino Cinque , per esempio, aveva accostato quel volto all’immagine di una Rom diversamente coinvolta nell’indagine: i giornalisti di Mattino Cinque avevano sottolineato la somiglianza tra la donna immortalata nel video di Milano e la figlia di un capo famiglia Rom di un campo di Mazara Del Vallo che, a pochi mesi dalla scomparsa di Denise, disponeva di un telefono cellulare da cui partì una chiamata indirizzata a Pietro Pulizzi.
Questa somiglianza è stata smentita nella stessa trasmissione in cui era stata avanzata, la rettifica è avvenuta su istanza dell’avvocato della donna coinvolta nell’ accostamento di immagini.
A “Quarto Grado”, invece, si parla degli Ursari, una tribù appartenente all’etnia dei Rom: i lineamenti (dall’attaccatura dei capelli al profilo) e l’abbigliamento ricordano proprio quelli dell’etnia degli Ursari che 17 anni fa erano molto più presenti sul nostro territorio e, dato il loro carattere molto più itinerante degli altri nomade, non sostavano nei campi nomadi degli altri Rom. Questo spiegherebbe anche perché la bambina (Danase) e la donna che l’accompagnava non sono state trovate in nessun campo Rom della Lombardia, campi che pure furono attentamente mappati.
Il numero delle corrispondenze nei volti di Denise e Danas misura le reciprocità di caratteri somatici che sono matematici (per esempio la distanza tra gli occhi piuttosto che il triangolo occhi – naso).