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Maschio o femmina, come scoprirlo: le tecniche vere e non

di Federica Federico

01 Marzo 2021

Il sesso del bebè è una delle primissime curiosità di mamma e papà. In genere, subito dopo essersi sincerati della salute del nascituro, tutti i genitori si chiedono se sarà maschio o femmina, sono solo pochi quelli che riescono a resistere alla curiosità della scoperta riservando la sorpresa al momento del parto.

 

Vitadamamma, pur illustrando ogni teoria, tabella e metodo relativi alla scoperta del sesso del nascituro, vuole fare chiarezza sul quando si determina con reale e concreta certezza se il bambino nella pancia della mamma è maschio o femmina. Partiamo, perciò, da due interrogativi:

  1. a cosa è dovuto il sesso del bambino;
  2. quando si scopre se il bimbo è maschio o femmina.

 

A cosa è dovuto il sesso del bebè: maschio o femmina.

A cosa è dovuto il sesso del bebè: maschio o femmina.
Diritto d’autore : dotshock ©123Rf.com con licenza d’uso.

 

A cosa è dovuto il sesso del bambino?

 

Durante la fecondazione, primo atto della gravidanza, il fattore che determina il genere maschile o femminile è il cromosoma ereditato dal papà.

Tutti noi abbiamo due cromosomi (XX le femmine – XY i maschi). La cellula uovo e lo spermatozoo, invece, ne hanno uno solo: 1+1=2 e dalla loro unione si determina il sesso del nascituro che conquisterà il suo binomio cromosomico dalla somma dell’uovo materno e del seme paterno.

 

Le donne possiedono un doppio cromosoma X, quindi XX;

gli uomini, col loro seme, fanno la differenza perché possiedono il cromosoma X ma anche quello Y, quindi XY.

Pertanto l’ovocita della madre, che attende il seme paterno, contiene sempre e solo la X (il fattore femminile); quando arriva lo spermatozoo a fecondarlo porta con sé il fattore determinante per il sesso: potrà essere un alto cromosoma X e allora XX farà nascere una femminuccia;

oppure potrà essere un cromosoma Y e allora XY farà nascere un maschietto.

E’ una circostanza del tutto casuale che il fattore portato dal papà sia X o Y.

 

Quando si scopre se il bimbo è maschio o femmina?

 

La scoperta del sesso, certa e scientifica, avviene con l’ecografia e quando lo stato di avanzamento della gravidanza (intorno alla 16esima settimana di gestazione) è tale da mostrare il cosiddetto sesso fenotipico: lo scroto e il pene del maschio o le grandi labbra (a forma di chicco di caffè) della bambina.

Questa attestazione ecografia avviene generalmente in sede di ecografia morfologica e in una particolare inquadratura del bebè, ovvero mediante la cosiddetta visualizzazione diretta dei genitali esterni.

 

La ricerca precoce del sesso del nascituro è incerta poiché proprio l’elemento distintivo, ovvero i genitali esterni del bebè, è confondibile almeno fino alla nona settimana di sviluppo. Questo vuol dire che sino al terzo mese circa, i genitali sono molto simili in entrambi i feti (maschio o femmina).

La definizione delle caratteristiche sessuali distintive ha luogo a partire dalla 11esima settimana di gravidanza, ma una identificazione distinta e completa non è possibile sino alla 14esima settimana.

 

Egualmente scientifico e attendibile è il riconoscimento del sesso a mezzo di amniocentesi e villocentesi, esami, però, specifici e più invasivi dell’ecografia.

 

Si può scegliere se avere un maschio o una femmina?

 

Prima di entrare nel vivo delle tecniche, vere (come quelle sopra citate) e non vere, per scoprire il sesso del nascituro, sgomberiamo il campo da illusioni mai confermate dalla scienza:

qualsiasi cosa mangiate e in qualunque posizione fate l’amore, le probabilità di avere un maschio o una femmina restano al 50%.

 

Non esistono prove confutate dalla scienza circa la possibilità di orientare il sesso del nascituro.

 

Negli anni 70, il Dr. Shettles diede vita al “metodo Shettles”: considerava differenti gli spermatozoi contenenti cromosomi femminili rispetto a quelli contenenti cromosomi maschili e riteneva che l’esame di tali differenze avrebbe potuto aiutare le coppie a provare a concepire il bimbo desiderato. Questa teoria non ha avuto alcun seguito.

 

 

Attenzione ai giochini e alle credenze popolari per indovinare se sarà maschio o femmina.

 

Dalla forma del pancione, passando per i sintomi di gravidanza e per la forma del seno, sino al pendolino d’oro e ai calendari, è bene chiarire alle donne incinte che questi metodi alimentano false speranze, aprono alla disillusione e non vale la pena nemmeno crederci lontanamente.

In questo articolo ci proponiamo di chiare il perché giocare col sesso del piccolo nella pacca della mamma è del tutto non proficuo.

 

Cosa rivela il sesso del nascituro (maschio o femmina)

Cosa rivela il sesso del nascituro (maschio o femmina)
Diritto d’autore : natalya3081
©123RF.com con licenza d’uso.

I sintomi della gravidanza rivelano se si aspetta un bimbo o una bimba? Come e perché non cadere nelle falsità.

 

Forma della pancia – La pancia che cresce è un sintomo di gravidanza riconoscibile a occhio nudo, la tradizione popolare lega al pancione una credenza antica: se la sua forma ricorda quella di un pallone il bimbo sarebbe maschio, se ricorda un’anguria, invece, il bebè sarebbe femmina.

 

Intanto la morfologia dell’addome dipende dalla anatomia della mamma, nonché dal suo peso corporeo e dai chili accumulati in gravidanza. In secondo luogo la grandezza della pancia e la sua “consistenza” dipendono dalla camera gestazionale e dalla quantità di liquido amniotico.

 

Infine, vi siete mai interrogate sulla differenza tra pallone e anguria? Sono due sfere che se trasmutate nella forma di una pancia materna appaiono così simili da non essere distinguibili.

E’ quasi ridicolo avvalorare anche solo l’idea che la pancia possa rendere nella forma esterna ragione di una questione cromosomica.

 

Anche la posizione della pancia ha una valenza fisiologica dipendendo solo e soltanto dalla posizione del bimbo nel suo interno. La pancia, infatti, si abbassa quando si approssima il parto perché il bambino si mette in posizione e la testa si avvia a procedere verso il cosiddetto canale del parto. Non è vero, quindi, che la posizione del pancione in basso indica il genere maschile del nascituro, né è vero che la posizione del pancione in alto indica quello femminile.

 

Forma del seno – la fisionomia del seno muta durante i 9 mesi di gestazione, ciò dipende dal fatto che ghiandole e dotti sono interessati da cambiamenti volti alla preparazione di quest’organo all’allattamento. Ogni modifica in termini di aumento di volume è quindi dipendente dall’attività delle ghiandole e dei dotti mammari che si preparano alla produzione di latte.

Non è, dunque, vero che avere il seno sinistro più piccolo del destro indica l’attesa di un maschio o, viceversa, averlo più grande indica l’attesa di una femmina.

 

Peluria e pelle – La peluria sul corpo , come la qualità della pelle hanno, invece, un’origine ormonale. Essere incinta di un maschio non aumenta la peluria, che, secondo le credenze popolari, non muterebbe, invece, se si aspetta una bimba. Peli e linea nigra sono determinati da ragioni di ormoni.

Anche la pelle risente del nuovo assetto ormonale della gravidanza e non è più liscia con un maschio nella pancia o più butterata con una femmina.

 

Nausea mattutina – Come pelle e peluria, anche le nausee dipendono dagli equilibri ormonali. Non è vero affatto che con i maschietti le nausee siano più leggere e che con le femminucce siano, invece, più forti.

 

Voglie – Il cromosoma, che il seme del papà ha condotto nell’uovo della mamma, non si manifesta nemmeno con le voglie: se vi dicono che la voglia di sottaceti o formaggi o carne indica un fiocco azzurro, mentre quella di succo d’arancia o dolci indica un fiocco rosa, allora fatevi una risata e continuate ad assecondare il vostro corpo ammettendo che non esistono voglie, quanto, piuttosto, bisogni di alimenti e correlati nutrienti che il corpo richiede sulla base della sua esperienza empirica.

 

Ovviamente non fa la differenza sul sesso di tuo figlio, né che tu dorma sul fianco sinistro né che tu dorma sul fianco destro non avendo rilievo la posizione del sonno. E nemmeno vale la pena prendere in considerazione chi nella coppia abbia preso l’iniziativa a letto quando il bebè è stato concepito, è assurdo credere che i maschi nascano dall’iniziativa della mamma e le femmine da quella del padre.

Queste credenze popolari rasentano l’insulto all’intelligenza di noi mamme, sarebbe bene non condividerle nemmeno sul web e la speranza è che questo scritto informativo dissuada la ricerca ossessiva del metodo (inutile) per scoprire il sesso del bambino prima di subito!

 

Il test del pendolino d’oro e la speculare variante dell’ago e del filo - inaffidabili.

Il test del pendolino d’oro e la speculare variante dell’ago e del filo – inaffidabili.
Diritto d’autore : Natalia Deriabina ©123RF.com con licenza d’uso.

Il test del pendolino d’oro e la speculare variante dell’ago e del filo – inaffidabili.

 

Ogni donna può cadere nella trappola di un giochino inaffidabile, ma il consiglio è quello di non precipitare nel ridicolo, di non spingersi ai margini dell’ignoranza mettendo in essere comportamenti che alimentino persino false speranza. Mettere la fede a penzolare sulla pancia della mamma somiglia più a un rito magico che a un metodo.

 

Questo pazzesco test si compie legando la fede d’oro della mamma a un capello del papà e chi lo pratica sostiene che se l’anello compie movimenti circolari il nascituro è femmina, mentre se si muove come un pendolo il nascituro è maschio.

Ma vi rendete conto che il movimento è un principio fisico che si orienta sulla base della forza impressa ad un oggetto? E che l’anello o l’ago (nella variante ago e filo) avranno una diversa probabilità di movimento a seconda della forza impressa dalla mano che tiene il capo del capello o del filo? La legge scientifica non soccombe alle aspettative, alle dicerie o ai sogni.

 

Sogni – A proposito di sogni, c’è chi dice che le mamme che sognano tanti maschi genereranno una femmina, mentre quelle che sognano molte femmine genereranno un maschio. Credere che nel contesto dei sogni possa trovarsi la chiave della scoperta del sesso del proprio bambino è incommentabile! Soprattutto, vi rendete conto che il nostro livello di coscienza e oggettività influenza e influenzerà la buona e sana crescita dei nostri figli?

 

Il calendario Maya e il calendario cinese per scoprire il sesso del bambino in base a età della mamma e data del concepimento – al 50% sarà maschio e al 50% femmina, come dire aspettate la morfologica!

 

Il metodo del calendario Maya per prevedere il sesso del nascituro si basa sull’incrocio dell’età della mamma e de mese del concepimento.

A falsificarne la validità arriva il simile calendario cinese:

anche quello cinese e un calendario basato sull’età della mamma e il mese del concepimento, molto spesso, però, questi due calendari non coincidono.

 

Come funziona il Calendario Cinese

 

Cosa ci suggerisce l’incongruenza tra il metodo Maya e quello cinese? Se li applicate entrambi sarete sicure di scoprire il sesso del bambino in arrivo perché, con buona probabilità, uno dei due vi indicherà che aspettate un maschio e l’altro che aspettate una femmina. Quindi, grazie alla combinazione dei due calendari, scoprirete che non funzionano e che la possibilità di generare il sesso che preferite è una questione di 50%!

 

Altro metodo di computo diffuso tra le mamme è il calendario lunare, secondo una tradizione mai confutata da dati scientifici:

  • se il concepimento avviene nei giorni di luna piena sarebbe più probabile concepire una femmina;
  • se il concepimento avviene in prossimità della luna nuova sarebbe più probabile concepire un maschio;
  • se il concepimento avviene nella fase lunare crescente aumenterebbe la probabilità dimettere al mondo un femmina;
  • se il concepimento avviene nella fase lunare calante aumenterebbe la probabilità dimettere al mondo un maschio.

Ma se è vero che la luna ha a che fare con le maree e i moti terrestri, è impossibile che muova il seme maschile selezionando tra esso il patrimonio cromosomi da destinare alla fecondazione.

Restate sempre ancorate alla realtà, non credere a queste favole della nonna vi aiuterà ad essere mamme consapevoli e a non cadere in disillusioni dannose per il vostro stesso equilibrio.

 

 

Maschio o femmina: test del bicarbonato di sodio

Maschio o femmina: test del bicarbonato di sodio.Diritto d’autore : Olga Yastremska ©123RF.com con licenza d’uso.

 

Il test del bicarbonato di sodio – le bollicine e la schiumetta sono una reazione chimica che dipende dal PH della vostra urina, niente a che fare con la creatura che portate in grembo.

 

Il test del bicarbonato di sodio è il metodo casalingo meno accreditato scientificamente ma più “amato” e praticato dalle mamme: questa prova si basa sulla reazione del bicarbonato con l’urina e la leggenda metropolitana vuole che se si osservano le bollicine il bambino sarà maschio. Non è vero!

 

Attenzione: l’urina, complice il suo livello di acidità, reagisce a contatto col bicarbonato e può generare più o meno bollicine. Ma il sesso del bimbo nella vostra pancia non è un fattore capace di influenzare il PH dell’urina e la conseguente reazione chimica a contatto col bicarbonato di sodio. L’effetto bollicine non vi dirà nulla a riguardo.

Quello che potrete guadagnare da questo test è: una suggestione infondata e un po’ di effluvi di urina misti a fumi di bicarbonato!

 

Senso del gusto e sesso del bebè nella pancia della mamma.

 

Comunemente il senso del gusto varia da persona a persona, lo scompenso ormonale della gravidanza rende le variazioni di percezione gustativa e olfattiva ancora maggiori e più sensibili.

La tradizione popolare dice: “Se ti disgusta … sarà maschio!”, ovvero se un alimento che amavi incomincia a darti fastidio al palato vorrebbe dire che aspetti un maschietto e non una bambina. Questo è falso! Variazioni nella percezione dei gusti e degli odori sono fisiologhe risposte alla tempesta ormonale della gravidanza.

Nub Theory, sarà maschio o femmina.

Nub Theory, sarà maschio o femmina. Diritto d’autore : dimarik16 ©123RF.com

La Nub Theory.

Ancora più destabilizzanti sono i metodi simil-scientifici perché la coppia, madre e padre, crede, dinnanzi a sibili pratiche, di essere in presenza di qualcosa di veramente scientifico o accreditato.

Il web è pieno di mamme che si fidano della Nub Theory, una teoria nata in ambito scientifico, ma mai ratificata, secondo la quale il sesso sarebbe già determinabile a 11 settimane di gestazione e con una indagine ecografia puntata sul tubercolo genitale valutato sul piano medio-sagittale.

Già la definizione farebbe intendere che la valutazione ecografia richiederebbe sempre e comunque l’occhio di un medico esperto: il calcolo fonderebbe sull’angolo lombosacrale e l’angolo cutaneo. Il problema principale è che le mamme in rete si cimentano da sole, a naso!

 

Secondo la Nub Theory, considerato l’angolo lombosacrale:

– il feto sarebbe di sesso maschile quando il suddetto l’angolo risulti maggiore o uguale a 30°;

– il feto sarebbe, invece, femminile quando l’angolo risulti minore di 30°.

 

Considerato, invece, l’angolo cutaneo:

– il feto sarebbe di sesso maschile quando il suddetto angolo risulti maggiore o uguale a 40°;

– il feto sarebbe femminile quando l’angolo, invece, risulti inferiore ai 40°.

 

Come già accennato, molte mamme applicano il metodo della Nub Theory in versione fai da te, ciò accade in quanto i ginecologi difficilmente si prestano a ipotesi non crismate dalla scienza condivisa, mentre le mamme hanno fretta, curiosità e voglia di sapere.

Ma una protuberanza apparentemente orizzontale all’altezza dei genitali e in un feto disteso non può indicare una bambina, come non può bastare ad indicare un maschietto la formazione di un possibile piccolo angolo.

 

Nub Theory, l'angolo considerato per dire se sarà maschio o femmina

Nub Theory, l’angolo considerato per dire se sarà maschio o femmina. Diritto d’autore : dimarik16 ©123RF.com

 

Nemmeno il metodo Ramazi è un ausilio scientifico alla scoperta precoce del sesso: Saad Ramzi Ismail sostenne che, posta un’ecografia effettuata tra la sesta e l’ottava settimana di gravidanza, si può trarre indicazione del sesso a seconda di com’è posizionata la placenta.

La placenta è un organo transitorio e funzionale la cui allocazione non ha in nessun modo a che fare con la nascita di un maschietto o di una femminuccia.

 

Attendere la diagnosi ecografia è ancora più difficile in quelle famiglie in cui sia la mamma che il papà sono ansiosi di conoscere il colore del fiocco nascita.

Questa ansia può avere aspetti controversi:

  • la famiglia può costruirsi l’idea che stia per arrivare una bambina e non un bambino, o viceversa, fondando il rapporto col bebè su una aspettativa falsa;
  • l’idea persistete e convinta di avere un maschietto o una femminuccia può incidere sull’identità della mamma e del bebè nonché sulla costruzione del loro rapporto, sarebbe un peccato basare tutto ciò su aspettative infondate;
  • un test di gravidanza positivo ci porta da subito a fantasticare sul bebè ed è legittimo che ogni persona abbia le sue preferenze, ma fare giochini o affidarsi a questo o quel metodo per determinare il sesso del bambino è non proficuo e può diventare destabilizzante.


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