“L’ Italia è di fronte a passaggi difficili e scelte particolarmente ardue per superare la crisi. L’ Europa attende con urgenza segni importanti di assunzione di responsabilità da parte di uno dei suoi paesi fondatori. Saremo all’ altezza del compito” , queste le parole del nostro Presidente della Repubblica che nella mattinata di ieri ha incontrato il Ministro dell’ Economia Tremonti e Gianni Letta per valutare le misure presentate nel maxi emendamento alla legge di stabilità.
La nomina di Monti, reale o semplice gossip politico che sia, ha comunque prodotto i primi risultati anche nelle Borse, allentando la pressione sull’ Italia e riducendo le percentuali record registrate ieri inerenti allo Spread Btp – Bund.
Mentre la Borsa giova della nomina di Monti, al contrario dal Pdl arrivano le prime reazioni alla nomina dell’ e x commissario; nella notte scorsa a Palazzo Grazioli c’è stato uno scambio d’ accuse tra Pdl e Lega su quest’ ipotesi. Il Cavaliere chiede ai suoi una decisione rapida sulla posizione che avrebbero nel caso in cui si instaurasse un Governo tecnico con a capo Monti ma il leader del Carroccio non ci sta e continua a rimenere delle sue idee, non lasciando speranze per un negoziato. Questo potrebbe portare a delle spaccature all’ interno del Pdl stesso, dove ognuno mostra una propria volontà.
Berlusconi è a favore di nuove elezioni ma vede comunque il sostegno a Monti ormai inevitabile, alcuni ex An sono assolutamente contrari a questa soluzione e rimarcano nuovamente la volontà di andare subito al voto ed altri ancora fanno il nome di Amato come affiancatore di Monti per alleggerirlo dei gavosi compiti che lo aspetterebbero.
Berlusconi quindi non essendo riuscito ad avere durante questo confronto, durato più di 5 ore, una versione unanime ha chiesto tempo per riflettere, essendo consapevole di dover dare il prima possibile una risposta.
Nel frattempo anche l’ Italia dei valori col suo portavoce Di Pietro, assume una posizione simile a quella della Lega, affermando che non voteranno la fiducia al governo tecnico, pur essendo pronto a vagliare singolarmente gli eventuali provvedimenti presi da Monti. Di Pietro riassume il suo pensiero in un concetto chiaro e diretto: “Abbiamo creato Idv per difendere i deboli e bilanciare la legalità della politica. I ceti deboli non debbono essere usati come carne da macello per far quadrare i conti. E’ troppo facile dire che per raggiungere questo obiettivo si può colpire chiunque. Questa idea per me è inaccettabile”.
L’ opinione invece dell’ ex braccio destro del Cavaliere, Gianfranco Fini, è quella di aggiungere al programma di Monti, la tanto invocata nuova legge elettorale, che eviterebbe un’ ulteriore salto nel buio. Appoggia però appieno la nomina di Monti, ritenendolo la persona adatta ad aiutare l’ Italia ad uscire dalla crisi ed è della stessa idea la Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
Bersani e Casini continuano ad insistere sulla necessità di avviare il prima possibilie le consultazioni col Capo dello Stato, non vogliono correre il rischio che il Cavaliere e il suo seguito, approfittino del tempo richiesto solamente per dare il via alla campagna elettorale e portare il paese alle elezioni.
Bersani è convinto che la maggioranza non sia affatto consapevole dell’ effettiva gravità della situazione ma che comunque l’ opposizione non si muoverà contro la legge di stabilità come farebbe per il maxi mendamento se ci fossero modifiche all’ articolo 18 ( quello inerente alle pensioni ).
Alfano, al momento il nome più gettonato per la successione al Cavaliere, anticipa che nonostante le divergenze d’ opinione all’ interno del Pdl, si arriverà ad una sintesi comune. Il Pdl ha messo come priorità l’ interesse d ell’ Italia, propendendo per le elezioni ma rimandando tutto comunque al Presidente della Repubblica.
Il Ministro della Difesa, La Russa riflettendo sulle ipotesi di governo tecnico o nuove votazioni si esprime così: “Il dilemma é capire se all’Italia serva più un governo senza il conforto del voto popolare e sostenuto da una diversità di voci spesso inconciliabili oppure serva un governo santificato dal voto popolare”, sottolineando come non ami l’ idea di un possibile ” governo – ammucchiata “.
Così si sono espressi nelle ultime ore le principali figure del panorama politico italiano, chissà che non ci riservino delle sorprese; del resto in Italia siamo abituati ai ribaltoni e ai cambiamenti di posizione a seconda della situazione.. Vi stupireste poi tanto, se accadesse anche questa volta?? Ovviamente è una domanda retorica… purtroppo!!