Eclampsia: Perdita improvvisa di coscienza, preceduta da attacchi convulsivi, che si manifesta nella donna nell’ultimo periodo di gravidanza, alla fine del parto o nelle prime ore del puerperio. Si verifica ormai raramente, grazie ai continui controlli a cui la donna è sottoposta, non appena viene diagnosticata la pre-eclampsia, da cui deriva.
Ecografia: Tecnica diagnostica ad ultrasoni che permette di visualizzare su un monitor la forma degli organi interni dell’organismo presi in esame. Durante la gravidanza, la sonda che viene passata sull’addome materno sul quale è stato spalmato un gel trasparente idrosolubile, permette di visualizzare tutte le caratteristiche fetali e placentari. Tale esame è innocuo ed indolore. Normalmente in gravidanza si effettuano tre ecografie, anche se logicamente, a discrezione del ginecologo curante, possono essere eseguiti altri accertamenti diagnostici tramite ulteriori ecografie: la prima nel primo trimestre ed è utile per datare la gravidanza, per individuare eventuali gravidanze extrauterine e le gravidanze gemellari; la seconda al quinto mese, spesso effettuata con maggiore accuratezza da medici con notevole esperienza ecografia (ecografia morfologica), per controllare ed individuare malformazioni nell’anatomia del feto; la terza al settimo mese, per controllare lo sviluppo del bambino e la quantità di liquido amniotico. Con l’ecografia è possibile valutare anche la translucenza nucale.
Edemi in gravidanza: L’edema è un accumulo anomalo di liquido nei tessuti, che provoca gonfiore e tumefazione. Può essere il risultato di un trauma, di una carenza nella dieta, o anche di allergia a determinati farmaci. L’edema più comune è quello delle caviglie, un disturbo non grave che può essere eliminato, molto spesso, con il semplice riposo. Durante la gravidanza, che comporta una notevole ritenzione idrica nei tessuti, un aumento di peso dell’organismo e variazioni ormonali, compaiono spesso degli edemi, oltre che sulle gambe anche sul viso. Vanno segnalati al proprio medico che li valuterà consigliando alla donna cosa fare.
Embrione: Sviluppo dell’ovocita fecondato dopo l’annidamento nell’utero. Il termine si usa per descrivere lo stadio iniziale di crescita fetale, fino alla ottava-nona settimana di gravidanza; dopo tale data si parla di feto.
Emorroidi: Piccole dilatazioni delle vene dell’ano, che diventano meno toniche. Le cause in gravidanza possono essere: i cambiamenti ormonali, la pressione dell’utero contro i vasi sanguigni nella zona pelvica (che causa un rallentamento del ritorno del sangue venoso al cuore), la stitichezza, poiché lo sforzo durante l’evacuazione peggiora la condizione delle vene dell’ano.
Endometrio: Mucosa che riveste la cavità uterina.
Episiotomia: Incisione della zona perineale eseguita per evitare lacerazioni spontanee e più dolorose durante il parto. E’ più frequente nelle primipare perché l’elasticità vaginale è minore, ed è preferibile un’incisione netta ad una lacerazione a margini irregolari. La decisione viene presa dall’ostetrica, o dal ginecologo, solo nell’ultima parte del periodo espulsivo, dopo aver valutato le condizioni del perineo. Non appena la testa del bambino è visibile ed inizia a distendere i tessuti del perineo si valuta se è necessario praticare un taglio per evitare lacerazioni spontanee. Nella zona viene iniettato un anestetico locale e il taglio, eseguito al culmine di una contrazione, viene praticato partendo dalla parete posteriore della vagina. Se il tag
lio è verticale, dalla parete posteriore della vagina, fino in prossimità dell’ano, viene detta episiotomia mediana. Se il taglio è obliquo, dalla parete posteriore della vagina lateralmente all’ano, viene detta
episiotomia mediolaterale.
Eritema palmare: Condizione transitoria nella quale il palmo delle mani della gestante si colora di rosso e si ha una sensazione di forte calore, dovuta ai vari cambiamenti che si verificano a livello circolatorio.
Esame emocromocitometrico: Analisi del sangue atta a controllare il numero dei globuli rossi, dei globuli bianchi e la quantità di emoglobina presenti nel sangue. Tale test serve per escludere un’eventuale anemia.
Esami preconcezionali : Controlli medici a cui la coppia deve sottoporsi prima di iniziare una gravidanza.
Estrogeni : Ormoni che in gravidanza provocano l’ingrossamento del seno e lo sviluppo delle ghiandole mammarie, e preparano la zona uterina e delle pelvi al travaglio e al parto, rilassando i tessuti e sviluppando la muscolatura della zona.
Età gestazionale : Il periodo che intercorre dal primo giorno dell’ultima mestruazione al momento del parto.
Eterozigoti: Vedi Gemelli.