Non tutti sanno che lo studio dell’andamento delle influenze stagionali coinvolge anche l’osservazione di ciò che accade nell’altro emisfero del mondo: in Australia, sul finire della stagione invernale, il bilancio dei contagi è positivo: mentre nell’agosto 2019 i casi registrati come influenza erano circa 247mila, quest’anno i casi confermati sono stati poco più di 20mila. L’osservazione dell’emisfero australe, dove l’influenza gioca d’anticipo, ci aiuta a capire come sarà l’influenza 2020-2021.
Influenza 2020-2021, come sarà secondo le previsioni?
Perché i casi nell’emisfero australe hanno subito un abbattimento così considerevole da un anno all’altro?
Secondo gli esperti, il contagio influenzale nell’emisfero boreale è stato limitato dalle rigide misure anti-Covid-19 nonché dalla più diffusa adesione alla campagna di vaccinazione antinfluenzale (largamente raccomandata in correlazione alla pandemia di Covid-19).
Come sarà l’influenza 2020-2021 in Italia?
E’ auspicabile un simile abbattimento dei contagi anche nel nostro paese per le medesime ragioni sopra citate.
Inoltre i virus e i ceppi coinvolti nella prossima influenza 2020-2021 non sono del tutto sconosciuti alla popolazione adulta. Infatti nella prossima ondata influenzale sono coinvolti due virus già noti: virus A, ceppo H1N1 e H3N2, e virus B/Victoria.
Inutile sottolineare che sono entrambi presenti nella composizione raccomandata dall’Agenzia Europea dei Medicinali per i vaccini trivalenti.
Altrettanto tautologico riportare il dato che segue: gli stessi virus influenzali appena elencati hanno caratterizzato l’influenza australiana, questo rende le previsioni veritiere e le comparazioni possibili.
Intanto il virus dell’ influenza 2020-2021, catalogato come di tipo A-H3N2, è già stato isolato in Italia: l’isolamento di siffatto patogeno è avvenuto in un bambino di 9 mesi a cui a Parma è stata diagnosticata l’influenza. La notizia è di pochi giorni fa.
Parma il primo caso identificato in Italia di influenza 2020-2021 per la stagione autunnale.
La Dottoressa Adriana Calderaro, direttrice della Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia dell’ateneo di Parma, responsabile dell’equipe che ha isolato, questo primo caso, in riferimento al virus ha dichiarato che è “non nuovo” e, rispetto ad esso, “gran parte della popolazione adulta ha dunque già sviluppato gli anticorpi”.
Precisando che: “Per questo, non ci attendiamo grandi numeri nella popolazione adulta”.
La vaccinazione resta raccomandata per tutti coloro che hanno più di 6o anni, per i bimbi fino ai 6 anni (parlatene col pediatra), per i soggetti fragili (tutti quelli con patologie acute o croniche) e per tutti gli operatori sanitari. Anche le mamme in dolce attesa dovrebbero considerare col ginecologo l’opportunità del vaccino, quest’anno il nodo importante da tenere presente è la sovrapponibilità dei sintomi influenza – Covid.
Il vaccino quest’anno ha una diversa espressione anche sociale perché proteggersi dall’influenza minimizza le sovrapposizioni con la sintomatologia da Covid decongestionando ospedali, pronto soccorsi e ambulatori medici. Senza contare che solo il tampone scongiura la presenza attiva del Covid-19 in caso di sintomi, appunto definiti come confondibili.
Se è presumibile che molti adulti abbiano già incontrato nel corso della loro vita i virus della prossima influenza 2020-2021, discosto diverso deve farsi per i bambini: “E’ presumibile che molti non siano entrati in contatto con questo virus influenzale, data l’età, e dunque siano più suscettibili”, precisa la dottoressa Calderaro.
Influenza 2020-2021, ci vorranno ancora più settimane per l’effettiva diffusione epidemica influenzale, il culmine con l’arrivo delle temperature più rigide.
Tutti i virus coinvolti nella nuova influenza stagionale (in particolare A-H3N2, A-H1N1 e il virus di ceppo B) sono virus già circolati negli anni scorsi e ricompresi nel vaccino nelle cosiddette varianti attese. Queste sono le migliori notizie riguardo all’influenza 2020-2021
Inoltre il distanziamento sociale, soprattutto nelle scuole e nei pubblici uffici, nonché l’accurata igiene delle mani e degli ambienti potranno rappresentare un serio argine alla diffusione del patogeno. Del resto l’influenza ha gli stessi canali di trasmissione del Covid rispetto ai quali ci stiamo fortemente proteggendo:
il virus influenzale si trasmette per via aerea, viene veicolato dalle goccioline di saliva emesse da una persona infetta quando tossisce o starnutisce; oppure viene veicolato dalle mani contaminate toccandosi occhi, naso o bocca. Nello specifico la contaminazione delle mani avviene per contatto con superfici inquinate da secrezioni respiratorie. Qui vale la pena ricordare l’importanza delle distanze persona – persona e anche della seduta monoposto a scuola.
Come distinguere i sintomi dell’ influenza 2020-2021 dai sintomi del Covid?
Intanto non tutto è influenza, esistono anche sindromi para-influenzali, l’ influenza 2020-2021 ha tre sintomi caratteristici:
- febbre alta con una insorgenza repentina e brusca;
- malessere generale (sensazione di spossatezza, dolori muscolari, stanchezza);
- sintomi respiratori.
Se uno di questi sintomi manca, o ce ne sono altri, per esempio diarrea e vomito, la patologia potrebbe essere diversa dall’influenza.
Un paragrafo a parte meritano i sintomi nei bambini (soprattutto molto piccoli) rispetto ai quali va sottolineato che l’influenza può manifestarsi anche con febbre non molto alta e con la presenza di diarrea.
Il mal di testa può sempre essere un sintomo conseguenza della compromessa condizione fisica.
Come distinguere l’ influenza 2020-2021 dal Covid-19?
Dal punto di vista clinico, data la sovrapponibilità dei sintomi del Covid con alcuni dei sintomi influenzali, non è facilmente possibile distinguere l’ influenza dal Covid-19 attraverso l’osservazione del paziente. I tamponi restano, ad ora, gli unici test certi per pronunciare una diagnosi definitiva di Sars-Cov-2.
Rispetto ai bambini, in modo particolare, l’osservazione di un solo sintomo – raffreddore oppure tosse, oppure febbre – rende probabile che non si tratti di Covid-19 ma di un’altra forma virale. Più sintomi insieme pretendono un approfondimento.
Resta salvo che i pediatri possono richiedere l’esecuzione di un tampone anche in presenza di un solo sintomo, non potendosi escludere in altro modo che si tratti di Coronavurs.
Influenza 2020-2021 quali farmaci sintomatici usare?
Usate rimedi naturali, come latte e miele per la tosse, fate un uso corretto e moderato degli antipiretici, mai assumerli prima che il termometro segni i 38,5°.
Vale anche quest’anno la raccomandazione di tornare a scuola o al lavoro dopo la convalescenza, rientrare troppo presto può compromettere la salute personale (pericolo di ricadute) e altrui (pericolo di contagio).
Si raccomanda sempre di non usare antibiotici in forma di automedicamento, solo il medico può valutarne l’opportunità dopo aver riconosciuto la sussistenza di sovrainfezioni batteriche.