E’ stato stimato che negli ultimi anni (dal 2014 ad oggi, con un accrescimento costante del problema) sempre più bambini nel mondo hanno cominciato ad avere paura dei loro personaggi preferiti: lo chiamano Elsagate (#Elsagate).
In tutto il globo tanti genitori hanno denunciato bambini spaventati da Peppa Pig, Spiderman e Elsa (solo per citarne alcuni) e al contempo vittime di incubi notturni, attacchi di ira e dipendenza dagli strumenti tecnologici che si sono dimostrati essere il nutrimento di dette ansie e terrori.
Nella generale inconsapevolezza dei genitori, YouTube è pieno zeppo di video da visualizzazioni a sei zeri in cui i personaggi più iconici dei cartoni animati diventano crudeli e violenti, compiono azioni esecrabili e persino “atti ai limiti dell’osceno” (per addolcire la resa verbale dei video coinvolti nel fenomeno).
Lasceresti tuo figlio con Elsa e Spiderman, piuttosto che con Topolino e Peppa Pig?
“Li guardano sempre su YouTube”, se questa è anche la tua risposta ti consiglio, allora, di leggere questo articolo fino in fondo, approfondire, se ti va, dalle fonti che ti fornisco (le trovi in calce al testo), e fare estrema attenzione a cellulari, PC e Tablet quando è il bambino a navigare in rete.
Che cosa sono l’ Elsagate e i Fake Toons?
Sgomberiamo subito il campo da ogni equivoco: l’ Elsagate esiste, è un fenomeno della rete con un caratteristico potenziale diffusivo capillare tra i bambini ed è in grado di “plasmarne” le coscienze.
Di ciò, però, in Italia si parla veramente troppo poco, se non nulla.
Già nel 2014 giornalisti e esperti della rete (soprattutto in Inghilterra, in America e in Vietnam) notarono la massiccia presenza su YouTube di video indirizzati al pubblico dei bambini ma anomali nel loro genere:
per la maggior parte ne sono protagonisti personaggi dei cartoni animati o trattasi di filastrocche e canzoncine animate condite, purtroppo, da azioni violente, oscene oppure dal cosiddetto umorismo scatologico (cioè quella satira che attinge alla sfera degli atti fisiologici, come defecare e urinare). Non manca il richiamo ansiogeno agli insetti.
Così Elsa e Anna si baciano, i supereroi entrano in profonda intimità o si uccidono tra di loro, bevono o si drogano, la paura diviene spesso morte e sangue avendo epiloghi tragici. In sintesi sono video portatori di messaggi evidentemente traumatici e devianti.
Gli elementi evidenziati e ricorrenti sono i rapporti intimi, le parti intime, le visite mediche caratterizzate da siringhe, la gravidanza e il parto, la violenza e il sangue. Spesso sono conditi di doppi sensi equivoci.
E’ così che Spiderman smette di essere buono e confortante, e come lui molti altri amici dei bimbi.
Queste scelte strutturali sono enfatizzate da colori sgargianti, dalla costante tensione alla suspance, che di per sé scatena nel bambino una reazione dopaminica e crea dipendenza, inoltre questi video sono ripetitivi (proprio come piace ai bambini).
Sovente non c’è nessuna caratterizzazione linguistica poiché i video mancano di dialoghi, ovvero si fondano sull’immagine, sulla musica, sull’esaltazione del colore e sulla ripetitività di suoni e azioni. Ciò fa di essi video universali e accessibili a bimbi molto piccoli.
Gli esperti denunciano che questo mix crea dipendenza, incide sui bambini sfruttandone la vulnerabilità e costituendo un problema reale e serissimo in punto di pericoli di crescita disfunzionale.
Non solo Fake Toons, cioè finti cartoni animati, ma anche ovetti sorpresa con sorprese compromettenti e equivoche, personaggi falsati e stravolti nella loro morale, Finger Songs allusive (le Finger Songs sono le canzoncine delle dita tanto care ai più piccoli e che ai genitori possono sembrare innocue).
Defecazione, minzione, vomito, atti osceni, masturbazione, violenza, sangue, armi, siringhe e droghe sono i messaggi che i Fake Toons passano ai bambini camuffando tutto questo carico di violenza dietro mentite spoglie: ovvero dietro i più cari personaggi per i nostri figli.
Elasgate, come si entra in questa trappola?
Molto spesso mentre i bambini guardano comuni video, del tutto innocui e a loro destinati e adatti, appaiono, in automatico e per impostazione, tra i suggerimenti per le successive visioni, titoli che sembrano scritti senza logica, accozzaglie di parole che però sono studiate per forzare l’algoritmo di YouTube e diffondersi massimamente. Ovviamente sono accompagnati da loghi dall’apparenza pacifica, essi, se cliccati, riportano a canali Fake Toons completamente assimilabili al fenomeno Elsagate.
Attenzione alla riproduzione automatica di Youtube:
questi video eludono parzialmente persino il filtro di Youtube Kids perché l’ Elsagate raggira l’algoritmo con i tag, complice, altresì, il nascondimento dietro immagini comunemente assimilate ai cartoni.
Se il bambino setta la riproduzione automatica rischia di divenire vittima di un sistema invincibile che porterà sul suo schermo centinai di video di questo tipo.
Qual è lo scopo dei video coinvolti nell’ Elsagate?
Abbiamo chiarito che questi video sono studiati per essere ipnotici, portano però con sè immagini evocative di paure e ansie, disturbanti e travianti. E’ proprio la portata di dette immagini a far credere che non sino creati e immessi in rete solo per ragioni di lucro.
Qualcuno (e questa è anche la mia opinione) teme che questi video vogliano plasmare la mente delle potenziali prede legittimando, più o meno sottilmente (a volte anche esplicitamente), la violenza intima sui bambini.
Per completezza di informazione va detto che probabilmente le iniziali visualizzazioni sono spronate da bot che, nel contempo, aumentano resa economica e viralità dei video. Questo aspetto, però, non è accertato accrescendo i dubbi sulle motivazioni di queste anomale creazioni destinate ai bambini (innocenti).
Sta di fatto che minore è l’età del bimbo maggiore è il rischio che l’esposizione a questi stimoli sia deviante.
Ne hanno parlato, fuori dallItalia, il Guardian, la BBC e Medium, vi lascio i rispettivi link sottotraccia per chi volesse approfondire; è della BBC il video che puoi vedere cliccando l’immagine che segue:
In Italia ne ha parlato lo psicologo Alessio Rocco Ranieri, ecco il suo video sull’ Elsagate: