A quattro mesi dalla chiusura delle scuole dovuta al lockdown, periodo durante il quale sono state fatte varie ipotesi e proposte per il nuovo anno scolastico, il Governo, le Regioni e gli enti locali hanno finalmente approvato le linee guida per l’ apertura delle scuole a Settembre, ossia le misure che dovranno essere adottate da alunni, docenti e collaboratori scolastici per un ritorno tra in aula in sicurezza.
Apertura delle scuole a Settembre: linee guida ufficiali.
Ieri, venerdì 26 Giugno, nel corso della conferenza stampa che ha visto protagonisti il Presidente del Consiglio Conte e il Ministro dell’Istruzione Azzolina, si è parlato del documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione.
In poche parole sono state rese ufficiali le linee guida che garantiranno agli alunni e a tutto il personale scolastico un ritorno in aula in sicurezza e lezioni in presenza per quasi tutti gli studenti.
Annunciata la data di inizio delle lezioni, fissata al 14 Settembre 2020. Tuttavia gli istituto scolastici avranno la facoltà di poter riaprire a partire dal 1° settembre per procedere con le attività legate al recupero degli apprendimenti degli alunni che nel corso dell’anno scolastico appena concluso non sono riusciti a raggiungere la sufficienza.
Si è parlato ovviamente anche di mascherine, didattica a distanza (DAD), distanziamento sociale, igiene, spazi e flessibilità, ma soprattutto sull’importanza del ruolo che andranno a ricoprire le singole scuole che dovranno collaborare attivamente con l’Amministrazione centrale e periferica e con gli Enti Locali, al fine di trovare soluzioni concrete basate sulle particolarità di ogni singolo istituto scolastico.
Apertura delle scuole a Settembre: mascherine e distanziamento.
Per ciò che riguarda le misure contenitive, organizzative, di prevenzione e protezione che dovranno essere decise ed attuate dai singoli istituti scolastici, il Governo rimanda al documento redatto dalla commissione tecnica, reso noto alla fine di maggio, e nel quale si legge:
“Il distanziamento fisico (inteso come 1 metro fra le rime buccali degli alunni), rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione […] Gli alunni dovranno indossare, per l’intera permanenza nei locali scolastici, una mascherina chirurgica o di comunità di propria dotazione, fatte salve le dovute eccezioni (ad es. attività fisica, pausa pasto)”.
Abolita dunque la distanza di un metro tra banco e banco ed approvato il distanziamento fisico di un metro fra le rime buccali, ossia la distanza intercorsa da bocca a bocca. Tale decisione è a vantaggio della riorganizzazione delle aule in quanto si andranno a ridurre le distanze tra una fila di banchi ed un’altra facendo “guadagnare” qualche posto in più in classe.
Resterebbe al momento l’obbligo dell’uso delle mascherine per i bambini di età superiore ai 6 anni anche se tale decisione è stata ulteriormente rimandata alle due settimane che precedono l’inizio del nuovo anno scolastico. Sarà infatti allora che, dopo aver valutato il quadro epidemiologico, il comitato tecnico scientifico (CTS) prenderà una decisione definitiva al riguardo.
Apertura delle scuole a Settembre: più spazi per le lezioni.
Il distanziamento fisico rende necessari maggiori spazi in cui poter distribuire gli alunni e consentire loro di fare lezione in presenza in sicurezza.
A tal proposito il Ministero ha messo a punto un sistema informatico per “mappare” gli istituti e poter calcolare la capienza degli ambienti (aule, laboratori, palestre, ecc.) in modo tale da poter intervenire in modo tempestivo nella riorganizzazione degli spazi.
Si pensa inoltre al recupero di circa 3mila edifici scolastici dismessi, oltre alla valutazione dell’uso di spazi esterni ed ipotizzando lo svolgimento della didattica anche all’interno dei musei, teatri, parchi, ecc..
Apertura delle scuole a Settembre: valorizzazione delle forme di flessibilità.
Il Ministero punta sull’autonomia scolastica, uno strumento importante che consente ai singoli istituti scolastici di elaborare una strategia personalizzata rispettando quelle che sono le esigenze del territorio di riferimento e, nel contempo, le indicazioni sanitarie nazionali. A tale scopo viene data loro l’opportunità ricorrere alle forme di flessibilità che si ritengono più congeniali, tra cui:
- riconfigurazione del gruppo classe in più gruppi di apprendimento;
- articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso;
- una frequenza scolastica in turni differenziati;
- una fruizione per gli studenti delle scuole secondarie di II grado dell’attività didattica in presenza e, in via complementare, della didattica digitale;
- una diversa modulazione settimanale del tempo scuola.
Apertura delle scuole a Settembre: scuola dell’infanzia.
Per le classi dei più piccoli restano confermate le linee guida esposte nella bozza del Piano scuola 2020-2021 resa nota alcuni giorni fa che puntano sulla sicurezza dei bambini ma soprattutto sulla qualità pedagogica che non impedisca loro di mantenere un contatto anche fisico con i compagni e le maestre.
I bambini non dovranno indossare la mascherina mentre gli educatori ed i collaboratori dovranno indossare dispositivi di protezione che li rendano riconoscibili (ad esempio le visiere). Fondamentale sarà la riorganizzazione degli spazi ma anche la suddivisione delle classi in gruppi fissi che avranno spazi dedicati, evitando l’uso promiscuo di oggetti, giochi e arredamento.
Più flessibilità negli orari di ingresso ed uscita e assoluto divieto di portare i giochi da casa mentre i pasti saranno consumati nelle aree dedicate – colazione o merenda nel gruppo classe, il pasto completo in mensa.
Riapertura scuole materne: bozza Piano scuola 2020-2021
Apertura delle scuole a Settembre: rientro in sicurezza (5 regole).
Restano ferme e valide le 5 regole dettate dal CTS per un rientro a scuola in sicurezza, tra cui il divieto per alunni e docenti/collaboratori di recarsi a scuola se si manifestano sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore), anche nei 3 giorni precedenti.
Ma cosa accade se i sintomi vengono manifestati quando si è in classe? In tal caso verrà attuato un protocollo che le singole scuole devono preparare e rendere noto entro il mese di Settembre.
Fonte: MIUR – Piano scuola 2020-2021