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Figlia di Bud Spencer racconta il papà in un libro

di Maria Corbisiero

17 Giugno 2020

La figlia di Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, celebre attore di origini napoletane noto per i tantissimi film realizzati in coppia con il collega Terence Hill, ha voluto raccontare il suo papà, descrivendo l’intimità e la vita privata dell’uomo di casa e non il personaggio di successo.

Tra i tanti ricordi familiari raccontati spicca l’aneddoto che risale ad alcuni mesi dopo la morte dell’attore, una “prova” di quanto l’amore tra un padre e una figlia resti vivo nel cuore.

 
Figlia di Bud Spencer racconta il papà in un libro
 

Figlia di Bud Spencer racconta il papà in un libro.

 

La vita di Bud Spencer si è spenta nella sua casa di Roma il 27 giugno di 4 anni fa, ossia nel 2016, a seguito delle complicazioni sopraggiunte dopo un incidente domestico. All’epoca il gigante buono aveva 86 anni e, seppur non più assiduo frequentatore del mondo delle celebrities, non è stato mai dimenticato da intere generazioni di telespettatori cresciute con i suoi film girati a suon di scazzottate.

 

Oggi Cristiana Pedersoli, seconda figlia di Bud Spencer, ha deciso di far conoscere a quell’affezionato pubblico, lo stesso che ancora oggi lascia sulla sua tomba lettere, magliette e scatole di fagioli, la parte privata dell’artista, la sua versione paterna ma soprattutto il Carlo che c’è dietro al grande Bud.

Intervistata dal Corriere della Sera, la figlia di Bud Spencer ha raccontato degli aneddoti e ricordi che la legano al padre, alcuni dei quali raccolti nel libro “Bud. Un gigante per papà” di cui è autrice e nel quale parla delle avventure, dell’amore e delle passioni di quella che definisce “una vita smisurata”.

 

“Lui diceva sempre di non essere un attore – scrive la Pedersoli in un post pubblicato su instagram – Dopo molti anni ho capito il senso di quella frase: sul set non interpretava nessun personaggio, era esattamente come era nella vita”.

 

 

Nel libro la figlia di Bud Spencer ha deciso di porre in secondo piano la celebrità e di far primeggiare la figura paterna che lei continua a ricordare con amore e che sembra mandarle particolari messaggi.

 

L’artista 57enne – la figlia di Bud Spencer, chiamata Cri Cri dal padre, è pittrice e scultrice – ha raccontato del profumo che il papà erano solito usare, un odore che ha continuato a sentire anche dopo la sua morte, dello “zio” Terence Hill, del quale si era innamorata a soli 10 anni e al quale è legata da un profondo affetto, delle smorfie fatte per farla ridere, della pernacchie sulla pancia, della barba che odorava di pulito.

 

Figlia di Bud Spencer racconta il papà in un libro

La figlia di Bud Spencer racconta il papà in un libro – Cristiana Pedersoli da piccola insieme all’attore (fonte instagram)


 

Non sono mancati gli aneddoti sui “messaggi” che l’uomo continua ad inviarle, in particolar modo quello che vede protagonista un suo accanito fan.

 

“La cosa più significativa è successa un paio di mesi dopo che non c’era più. Un fan continuava a scrivermi dicendo che papà voleva che cercassi tra i cassetti di una credenza in radica con una ribaltina”.

 

A convincere la donna a cercare è stata la descrizione data dall’ammiratore di suo padre, talmente precisa da non poter mettere in dubbio la sua parola.

 

“Io non avevo un mobile del genere e non ricordavo che ci fosse a casa dei miei genitori… Insisteva e infine, nella camera da letto di mia madre, ho trovato l’armadio. Nei cassetti c’era un astuccio con una foto di mio padre abbracciato a sua madre, nonna Rina. Voleva dirmi che erano insieme e stava bene”.

 

Ma questa non è l’unica volta che la figlia di Bud Spencer ha sentito vicino il suo angelo custode XXXL. Impresso nella sua memoria, ma soprattutto nel suo cuore, è l’episodio legato al profumo che indossava spesso l’attore.

 

“Il profumo inconfondibile, Eau d’Orange Verte di Hermès. Ho continuato a sentirlo anche dopo che se ne è andato… Mi è successo mentre scendevo dal furgone con cui trasporto i miei quadri. Ero sola e ho sentito quel profumo fortissimo”.

 

Segnali che qualcuno definirebbe suggestioni ma che per una figlia possono rappresentare davvero tanto.

 

 



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