Dopo il Covid-19 la gestione dei bambini all’asilo cambierà completamente. A cambiare sarà tutta la vita relazionale ed emotiva della scuola e con essa il rapporto insegnante bambino.
Le relazioni scolastiche (docente – docente; allievo- docente; allievo – allievo) dovranno cercare nuovi canali di comunicazione dovendo rinunciare a tutti quelli fisici (l’abbraccio, la carezza, la stretta di mano).
All’ asilo dopo il Covid-19 la maestra non potrà consolare il bimbo che piange prendendolo in braccio? Teoricamente no.
Allo stesso modo all’ asilo dopo il Covid-19 non si potrà fare esperienza promiscua di relazioni di gruppo attraverso il gioco, sarà limitata la condivisione degli oggetti e degli spazi piccoli di lavoro, per esempio non sarà più sperimentabile un laboratorio di manipolazione tutto concentrato su quattro o sei banchetti uniti tra loro e pullulanti di bambini.
Come sarà l’ asilo dopo il Covid-19?
L’osservanza e la gestione delle distanze di sicurezza rappresentano oggi il problema maggiore rispetto alla riapertura delle scuole dell’infanzia, nonché delle primarie e almeno dei primi anni delle secondarie di primo grado.
Il bambino è energia in movimento e vive di una fortissima tensione alla scoperta del mondo, naturalmente esplora, tocca, cerca il contatto con l’altro, tanto più che il corpo è veicolo fortissimo di affettività nel bambino piccolo.
Asilo dopo il Covid-19 – In che modo si potrà fermare un bambino alla conquista del mondo?
Sarà possibile sottrarre ai bimbi la promiscuità con i coetanei e il conforto fisico della maestra senza dispregio per la sua crescita e per il suo sviluppo emotivo?
A questi dubbi se ne contrappone un altro che corrisponde persino ad un diritto: i tanti genitori che sono tornati a lavorare o stanno per farlo hanno diritto ad un posto sicuro dove lasciare i figli.
Arriva dal Varesotto una proposta a dir poco particolare: bambini all’asilo con un braccialetto elettronico che vibra e si illumina quando il bimbo viola le distanze di sicurezza.
L’ asilo dopo il Covid-19 potrebbe, così, essere regolato in termini di distanze e sicurezza anti infezione da un dispositivo elettronico che con una doppia spia visivo-sensoriale avvisa il bambino di essersi avvicinato troppo ad un altro bimbo o alla maestra, all’addetta della mensa o all’assistente.
Questo presidio meccanico di limitazione del raggio di vita, più che di azione, di ogni membro dell’istituto sarebbe indossato dai bambini, dalle maestre e dall’intera equipe dell’asilo.
Nel Varesotto, l’asilo “Cantoni” di Castellanza, dove quest’idea hi-tec è stata partorita, ha ordinato 200 braccialetti luminosi e vibranti sia per i bambini che per gli insegnanti e il personale.
I braccialetti funzioneranno un po’ come la famosa app immuni, infatti, oltre a delimitare il raggio d’azione di ciascuno, serviranno anche a monitorare gli incontri potenzialmente a rischio nel caso in cui venga segnalato un contagio: laddove dovesse verificassi un Covid-19 sarebbe possibile mappare ogni spostamento della persona positiva all’interno dell’asilo, rintracciando ogni contatto a meno di un metro, ovvero ogni contatto a rischio contagio da Coronavirus.
Asilo dopo il Covid-19 e braccialetti hi-tech.
Il distanziamento sociale verrebbe così “palesato” ai bambini attraverso un sistema esterno di controllo meccanico che la scuola, tuttavia, promette di proporre come un gioco e nel farlo afferma che avrà cura di formare i bimbi all’uso del dispositivo attraverso l’ausilio di una psicologa, peraltro veicolando la novità come un gioco.
I braccialetti, nel caso dell’asilo in questione, avranno un minimo costo a carico delle famiglie. Una spesa giustificata comunque dalla possibilità di riaprire l’istituto scolastico accogliendo, secondo i fautori dell’iniziativa, i bambini in totale sicurezza.
Cosa ne pensate del braccialetto per il distanziamento sociale come presidio di sicurezza nell’ asilo dopo il Covid-19? Vi invitiamo a esprimere la vostra opinione in merito in commento alla discussione sulla pagina Facebook di Vitadamamma