Il triste fenomeno che riguarda i nuovi poveri in Italia, continua ad estendersi ce lo conferma il resoconto Caritas-Fondazione Zancan.
“I nuovi poveri” sono coloro che nonostante abbiano un lavoro, una macchina ed una casa, stentano ugualmente ad arrivare a fine mese.
Questi soggetti, a volte lavoratori (anche a nero o sottopagati) e spesso padri e madri di famiglia che non hanno sempre la sicurezza di arrivare alla fine del mese con i soldi necessari per il sostentamento, in Italia superano gli 8 milioni con un aumento del 7% rispetto alIl dato preoccupante è che il 20% di essi non supera la soglia dei 35 anni.
Dal 2007 al 2010 le richieste di sostegno economico pervenute ai Centri di Assistenza delle Caritas Diocesane, hanno avuto un incremento dell’80,8%. Aumentato il numero dei giovani, che in soli cinque anni (dal 2005 al 2010) è cresciuto quasi del 60%. Tra questi, più del 75% non lavora e non studia, percentuale che nell’anno 2005 sfiorava già il 70%.
In alto alle problematiche segnalate vi è la povertà economica, seguita dai problemi occupazionali, abitativi e familiari.
In soli quattro anni, si è reso necessario un maggiore coinvolgimento da parte di soggetti esterni come gli enti pubblici e privati, i gruppi di volontariato e parrocchie.
Enorme anche l’aumento delle domande di sussidi economici, in uno scenario dove il “volto” della povertà è cambiato, coinvolgendo profondamente l’intero nucleo familiare: tutti vivono ormai, anche se in diversi modi, la condizione di sofferenza e povertà e sono i giovani e le donne a pagarne il prezzo più “caro”.