Ha partorito all’inizio del nuovo anno, ma questa mamma, di cui non è dato sapere nulla, probabilmente non era pronta a diventare tale, forse non si trovava nelle condizioni giuste per mettere al mondo un figlio e forse il turbamento di un parto solitario e compiuto nel nascondimento l’ha scossa nel profondo, sta di fatto che ha abbandonato il neonato.
Neonato abbandonato in una scatola di cartone subito dopo il parto.
Era il 4 gennaio, di sabato, Lei, la mamma senza nome che la polizia ha già rintracciato e dedotto in arresto, ha partorito da sola; poco dopo aver dato alla luce la sua creatura, una femmina in buona salute fisica all’atto della nascita, l’ha avvolta in una coperta e posta in una scatola di cartone.
Pe l’abbandono, ha scelto un luogo frequentato perché non voleva farle del male e men che meno rischiare la che potesse morire, questo almeno in teoria. Si è diretta lì, a una distanza di pochi chilometri da dove l’ha data alla luce, e l’ha lasciata sola.
Le intenzioni umane non sempre corrispondono agli accadimenti successivi: in questo caso, malgrado la mamma non volesse fare del male a sua figlia, il clima rigido ha comunque esposto la neonata a una condizione avversa che l’ha posta a rischio ipotermia, fortunatamente è stata rinvenuta presto, dedotta in ospedale e assistita. Le sue condizioni sono ora stazionarie, ma è ancora in cura.
Neonato abbandonato in una scatola di cartone, la mamma voleva che fosse trovato.
La “culla” della bimba è stata una scatola di cartone abbandonata all’interno di uno stabilimento per lo smaltimento dei rifiuti, la madre sapeva che quo luogo è comunemente frequentato e che la sua creatura sarebbe stata trovata in un breve lasso di tempo. Ciò non toglie però peso a un gesto importante, dolorose, estremo e serissimo.
L’abbandono è nel nostro immaginario figlio del disagio, del dolore e della povertà, spesso è figlio anche della paura. Questa volta la mamma, rea di aver lasciato la figlia senza cure, sola e incustodita, vive e ha partorito in Svizzera, A Därstetten vicino Berna, secondo la stampa locale è ella stessa cittadina svizzera.
La neonata è stata trovata alle 7.05 del mattino del 4 gennaio, quando la luce del giorno era ancora timida; è nata ed è stata abbandonata in una mattinata di inizio anno, quando le feste natalizie sembravano ancora vive e gli auspici per l’anno nuovo pervadevano tutti. Ebbene questo fagotto appena venuto al mondo, solo in un cartone e infreddolito dimostra, però, che la paura e il dolore non vanno mai in vacanza.
La mamma su una cosa non si era sbagliata: il luogo dell’abbandono è frequentato, infatti a dare l’allarme è stato una cittadino che si era recato nel sito per gettare la spazzatura.
Neonato abbandonato in una scatola di cartone, impossibile non ritrovarlo: la scatola era stata sistemata su di un tavolo da lavoro nel locale di libero accesso del sito di stoccaggio dell’immondizia. Il sabato lì è il giorno del vetro e i cittadini vanno sin dal primo mattino a depositarlo.
“Quel locale viene utilizzato da tutti per lo smaltimento dei rifiuti riciclabili e del vetro. Forse chi l’ha lasciata lì sapeva che sarebbe stata trovata perché sabato è il giorno del riciclaggio“, questo vuol dire che lì di sabato c’è molto traffico di persone sin dal mattino, questa la spiegazione data dal sindaco di Därstetten, Thomas Knutti. Klaus Küng.
I segni del parto appena avvenuto erano di evidenza, la neonata era ancora sporca, chi l’ha trovata le ha pulito il viso mentre i soccorsi raggiungevano il sito.
“Aveva il naso e la bocca insanguinati, abbiamo provato ad aiutarla, le abbiamo pulito il viso e poi abbiamo sentito la sirena dell’ambulanza“, così i primi soccorritori raccontano del rinvenimento della piccola.
La mamma ha confermato alla polizia il suo intento di far ritrovare la bimba il prima possibile, tuttavia non è tautologico ribadire che la rigidità del clima l’ha comunque esposta a un grave rischio, ovvero l’ ipotermia.