“Io da mamma non ho più un cuore mi si è liquefatto“, è con queste parole che Maria Assunta Ingrosso sintetizza i suoi sentimenti: il figlio Youssef, 8 anni, si trova in Egitto nelle mani del padre che lo trattiene lì contro la volontà della mamma e in dispregio di ogni accordo pregresso.
Maria Assunta, 43 anni, è proprietaria di un centro estetico a Lizzanello, in provincia di Lecce; Ahmed, il papà di Youssef, ha 41 anni ed è egiziano. La coppia si è separata dopo una lunga convivenza, pari all’età del bambino, la loro vita insieme si è consunta dove Maria Assunta vive e lavora, Youssef è nato lì e Ahmed aveva una quota minoritaria nella proprietà del centro estetico sin quando non ha deciso di spostarsi all’estero in cerca di un nuovo lavoro.
Bimbo di 8 anni trattenuto in Egitto dal padre.
La vita di Youssef in Italia è sempre stata serena e felice, carica di affetti e soddisfazioni scolastiche, inoltre il rapporto con la famiglia del padre gli è stato costantemente garantito, allora perché portarlo via?
Sono questi i dubbi a cui mamma Maria Assunta continua a voler dare risposta. Peraltro i rapporti con l’ex compagno sono rimasti sempre sereni, al punto che quest’estate è stata la stessa Maria Assunta a portare il figlio al Cairo perché potesse trascorre col papà e col nonno parte delle vacanze estive.
Il rientro di Youssef era previsto per il 14 settembre, Ahmed e Maria Assunta avrebbero dovuto incontrarsi a Roma, ma il giorno prima, il 13 settembre, l’uomo ha inviato un sms alla sua ex per informarla che il bambino non sarebbe tornato in Italia.
Bimbo di 8 anni trattenuto in Egitto dal padre, perché al piccolo Youssef viene negato il diritto di tornare a scuola nella sua classe, in Italia nel suo Paese e, soprattutto, a casa tra le braccia della mamma?
L’ipotesi più plausibile è che Ahmed abbia visto un video che ritrae Maria Assunta eYoussef insieme al nuovo compagno della donna, questa presenza maschile accanto alla sua ex famiglia potrebbe averlo indotto a desiderare la custodia esclusiva del figlio.
Trattenerlo in Egitto non è una soluzione e nemmeno una possibilità esercitabile così arbitrariamente.
Il video a cui abbiamo appena fatto accenno è sul telefono di Youssef, è la stessa mamma a menzionarlo durante un’intervista-appello rilasciata al dailymuslim.it, si trattava di una passeggiata nella marina di Torre dell’Orso.
Maria Assunta conosce da trent’anni il suo attuale compagno (l’uomo immortalato nel “video incriminante“) erano compagni di scuola, ma la loro frequentazione amorosa è incominciata solo lo scorso giugno, ben dopo la separazione tra Maria Assunta e Ahmed che, invece, risale al maggio dell’anno precedente.
La stampa fa sapere che Ahmed avrebbe messo in dubbio le relazioni tra il bambino e quest’uomo, intanto tutto è al vaglio degli inquirenti e dopo la denuncia di Maria Assunta la Farnesina ha allertato l’unità di crisi.
La donna non sa se suo figlio sia al Cairo o ad Alessandria; le vengono negate video chiamate e spesso persino le chiamate vocali; non le viene fornita nessuna informazione sulla frequentazione scolastica del bambino pertanto non è dato sapere se realmente Youssef stia andando a scuola.
Le ultime telefonate tra Maria Assunta e l’Egitto finiscono nel peggior modo possibile: la donna viene insultata dall’ex compagno e persino da suo figlio, a detta della donna, imbeccato dal padre.