Il volto e il nome di questa donna meritano di essere conosciuti da tutti, si chiama Theresa Kachindamoto ed è responsabile dello scioglimento di circa 1.000 matrimoni infantili, detto in altre parole è lei ad aver liberato mille spose bambine.
12 anni è un’età troppo precoce per diventare una moglie. Lo dice la stessa Theresa Kachindamoto
Theresa Kachindamoto ha potuto intraprendere la sua battaglia contro i matrimoni infantili perché gode di una autorità politica, infatti è il capo principale, cosiddetto inkosi, del distretto di Dedza nella regione centrale del Malawi. Di fatto esercita un’autorità formale su più di 900,000 persone.
A quanto pare la battaglia di Theresa Kachindamoto ebbe inizio durante un viaggio istituzionale in un villaggio africano:
quando si imbatte in una bimba con un neonato in braccio e il pianto di quel bambino la colpì al punto da esortare la ragazzina a portare il piccolo a casa dalla mamma, lo stupore fu troppo nel sentirsi dire che il piccolo era già tra le braccia della madre perché la bimba stessa ne era la genitrice. Allora, Theresa volle vedere il papà e lo trovò, piccolo quanto la mamma, su un improvvisato campo di calcetto a giocare con i coetanei.
A Theresa Kachindamoto risultò insopportabile questa discrasia tra tempo della mente e tempo imposto dai costumi sociali:
i matrimoni infantili “vendono” i figli alle unioni di convenienza tra le famiglie, lo fanno persino prima che i bambini crescano. E’ in ragione di ciò che questa donna ha opposto tutto il suo potere ai matrimoni infantili.
Theresa Kachindamoto è conosciuta in africa anche per la sua lotta contro l’analfabetismo e si è posta un obiettivo:
portare i bambini nelle scuole e liberarli dal lavoro (fosse anche il lavoro domestico). I bimbi, almeno in quello che deve essere l’orario scolastico, devono apprendere, imparare e crescere.
Questa donna ha esercitato tutta la sua influenza politica per convincere altri capi di distretti e tribù a rivedere le loro posizioni sui matrimoni infantili, nel compimento del 18°anno d’età ha individuato la soglia entro la quale la donna diventa padrona di una maturità tale da poter sostenere il peso e la responsabilità di un matrimonio, facendo per i maschi un analogo discorso.
La politica della Kachindamoto incontra ancora l’ostracismo non solo di chi detiene il controllo sociale sulle comunità e non vuole accettare un progresso in favore delle donne, ma anche delle famiglie che sovente barattano il destino delle figlie (e dei figli in generale) con ragioni economiche.
Theresa Kachindamoto si impegna in incontri di sensibilizzazione che la vedono coinvolta e appassionata tra donne come lei, donne della sua terra con il bisogno di emergere, crescere e affermarsi.