Campagna antinfluenzale 2011-2012
Il 9 agosto 2011 il Ministero della Salute ha pubblicato e diffuso la Circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2011-2012”. In essa sono contenute le indicazioni per la prevenzione ed il controllo dell’influenza stagionale.
Oltre alla misure di igiene e prevenzione individuale (accurato lavaggio delle mani, igiene respiratoria etc.), la Circolare mira ad informare anche sulla vaccinazione antinfluenzale, definita un mezzo efficace e sicuro per prevenire l’influenza e le sue complicanze.
Il periodo della campagna di vaccinazione stagionale, promossa ed economicamente sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale, è già partito a metà ottobre e si protrarrà fino alla fine di dicembre 2011.
Fermo restando che tutti possono decidere di vaccinarsi, il vaccino antinfluenzale viene però raccomandato, e offerto gratuitamente, a quei soggetti che si suppone corrano un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso in cui contraggano la malattia, e cioè:
– soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
– bambini di età superiore ai 6 mesi (anche se va detto che l’inserimento di bambini sani di questa età tra le categorie da immunizzare prioritariamente è oggetto di discussione da parte della comunità scientifica internazionale), ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza;
– bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
– donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;
– individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
– medici e personale sanitario di assistenza;
– familiari e contatti di soggetti ad alto rischio;
– soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori (ad esempio, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco etc.);
– personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (ad esempio, allevatori, macellatori, veterinari etc.).
Il vaccino, disponibile per tutti presso le farmacie, inizia la sua azione protettiva a partire da due settimane dopo la sua inoculazione e la mantiene per un periodo di sei-otto mesi, poi il suo effetto inizia a declinare.
Si consiglia quindi di sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale all’inizio della stagione influenzale.
Per essere protetti, è sufficiente una sola dose di vaccino antinfluenzale stagionale per i soggetti di tutte le età, ad eccezione dei bambini al di sotto dei 9 anni, mai vaccinati in precedenza, per i quali vengono raccomandate due dosi di vaccino, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane.
Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato:
– ai lattanti al di sotto dei sei mesi di età (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce d’età);
– a quei soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave dopo la somministrazione di una precedente dose o una reazione allergica grave a un componente del vaccino.
Deve, inoltre, essere rimandata la vaccinazione ai quei soggetti affetti da una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, fino a quando non siano completamente guariti.
Le possibili reazioni comuni al vaccino antinfluenzale sono dolore, eritema e gonfiore nel sito di iniezione, malessere generale, febbre, mialgie. Queste ultime compaiono dopo 6-12 ore dalla somministrazione e durano 1-2 giorni. Effetti collaterali più rari possono essere trombocitopenia, nevralgie, parestesie, disordini neurologici e reazioni allergiche gravi.