“Quando ho perso il mio bambino, mi ci è voluto un po’ per metabolizzare e stavo cercando di trovare qualcosa che mi aiutasse a cristallizzare quella perdita. Sento che devo possedere qualcosa che lo evochi suscitando la sensazione che il bambino non è dimenticato.”
E’ con queste parole che Heather Bowman ha raccontato alla sua fotografa cosa voleva esprimere raccogliendo le immagini della nascita di Leti, la sua bambina.
Leti non è solo la sua bimba appena nata, Lei è la gemella. L’altro gemello, quello che con Lei condivideva la pancia della mamma e la speranza di venire al mondo, è volato in cielo e ora ha ali di angelo, anche Lui appartiene a Heather come figlio, ciò sebbene i loro occhi non si siano mai incontrati.
Heather Bowman ha condiviso le immagini della nascita di Leti in cui la piccola appare distesa accanto al fagotto del suo gemello-angelo
Quello non è un fagotto inanimato è il simulacro di qualcosa di così fortemente reale da rimanere vivo in eterno: l’amore di una madre.
Distesa accanto Leti c’è una coperta azzurra acconciata in modo da richiamare le sembianze di un bebè e sopra ci sono le ali di un angelo a testimoniare l’eterno: questi sono i due figli di Heather Bowman.
Questi bambini, uno fisico e l’altro eterno, testimoniano che il lutto perinatale è una condizione esistenziale con cui molte donne sono chiamate a convivere, la società che circonda le mamme degli angeli non è sempre abbastanza sensibile verso tanto dolore.
Troppo spesso il bambino mai nato viene considerato una perdita minore e il lutto della madre che lo piange un dolore secondario. Non è così!
La mamma che perde il suo bambino perde un’aspettativa d’amore, rinuncia a un investimento emotivo ed è costretta a fare i conti con la sua macchina fisica che, in qualche modo e per qualche ragione, non ha assolto al suo compito: portare a termine la gravidanza.
Heather Bowman è una mamma single che, malgrado la sua condizione di donna non sposata e non convivente, non ha voluto rinunciare alla vita
Questa mamma, sola e coraggiosa, aveva già sperimentato l’aborto e il suo dolore, perciò , alla 17esima settimana di gestazione, quando ha scoperto che il suo bambino aveva perduto il battito vitale ne è stata devastata.
Heather Bowman, grazie agli scatti della fotografa dell’Illinois Jessica Young, ha dato forma all’amore per suo figlio potendolo mostrare al mondo intero.
“Le coperte blu sono state posizionate in modo da assomigliare alla forma di un bambino e le ali d’angelo sono state posizionate sopra.
Leti ha sorriso alcune volte guardando nella direzione di suo fratello, quindi queste foto significano il mondo per me, le custodirò per sempre e non vedo l’ora di raccontare alla mia bambina la storia di come è nata e di come suo fratello veglia su di lei.“
Heather Bowman ha voluto a tutti i costi diventare mamma, ha lottato fortemente per riuscirci a 36 anni di età e con una malformazione uterina
A questa mamma coraggiosa è stata diagnosticata una malformazione uterina chiamata “utero unicorno“, strutturalmente il suo corpo custodisce solo metà di un comune utero, un’ovaio e una tuba di Falloppio.
Tutto questo non l’ha fermata: una prima gravidanza si interruppe con un aborto a 6 settimane; alcuni mesi dopo scoprì di essere incinta di due gemelli, ma dopo 16 settimane di gestazione incominciò ad avere le contrazioni e i gemelli nacquero senza vita. In ultimo la gravidanza che si è conclusa con la nascita di Leti, tutte le sue gestazioni sono sempre avvenute con una fecondazione assistita medicalmente. Anche questa volta una parte dei suoi desideri sono svaniti, ma è nata Leti chiudendo un cerchio di gioia intorno al dolore.
“Ho dovuto compartimentare il mio dolore per rimanere positivo per mia figlia“, ha spiegato Heather Bowman raccontando della nascita di Leti.
“Ascoltare Leti piangere quando è nata è stato il più grande sollievo che ho avuto in tutta la mia vita.
Sono convinta che James sia il suo angelo custode – dice la mamma – ha persino un segno di nascita sulla testa che assomiglia a due piccole impronte, come se lui fosse lì con lei.“