Elena Santarelli racconta i momenti bui della malattia di suo figlio, lo fa, però con la speranza di essere presto testimone di una guarigione.
“Tutt’ora ho una sensazione di paura, all’inizio questa sensazione era gigantesca“, è con queste parole che Elena Santarelli introduce il racconto delle sue emozioni da mamma, dinanzi alle telecamere de “La Vita in Diretta” mostra il dolore e la forza insieme.
Lo scorso 15 febbraio, in occasione della giornata dedicata alla sensibilizzazione sui tumori oncologici, Elena Santarelli è stata ospite de “La Vita in Diretta”.
Elena Santarelli, da mamma guerriera, continua a raccontare di sè e della malattia del suo bambino. Lo fa perché ha potuto sperimentare su se stessa che l’oncologia pediatrica, per quanto rari siano i tumori infantili, è una realtà che devasta la vita delle famiglie e che merita l’appoggio della società, delle istituzioni e dei singoli.
Quando si parla di oncologia pediatrica ciò che si mette in gioco è l’essenziale, ovvero la vita dei bambini.
“Il giorno prima sei a ridere e scherzare, il giorno dopo sei nel reparto di oncologia“, così Elena Santarelli vuole dare l’idea del buio in cui una famiglia può sprofondare quando accade di trovarsi faccia a faccia con il mostro.
Nella stessa puntata de “La Vita in Diretta”, è una dottoressa, medico oncologo, a parlare dell’incidenza del cancro sui bambini:
i tumori infantili sono delle malattie rare, nella loro rarità, però, sono circa 1600 i bambini tra gli 0 e i 15 anni colpiti ogni anno da un cancro, 800, invece, gli adolescenti tra i 15 e i 19 anni.
Queste patologie rappresentano ancora un’importante causa di morte in età pediatrica.
Il figlio di Elena Santarelli ha un tumore cerebrale, fortunatamente sta rispondendo bene alle cure e la stessa showgirl afferma con fiducia la sua migliore speranza: si augura di essere presto testimone di una guarigione.
La morte è lo spettro delle famiglie dei piccoli guerrieri, ma queste patologie tal volta sono anche cause di invalidità permanenti.
Migliorare le probabilità di cura e la qualità della vita che attende i bimbi guerrieri è un compito da cui nessuno di noi può sottrarsi, né dovrebbe farlo.
L’80% dei bambini guarisce, tutti noi possiamo concorrere ad aumentare questa percentuale facendoci sostenitori, anche solo con 1 euro, della ricerca. Questo il messaggio che Elena Santarelli vuole lanciare.
“I bambini non dovrebbero passare in questi corridoi. Non è facile neanche per me“, afferma la showgirl riferendosi a quando lei stessa accompagna suo figlio in ospedale. Quello che trapela è il ritratto di una sofferenza non solo immaginata, non solo ideale o mentale, ma fisica e vissuta sulla pelle.
I tumori pediatrici vivo una crescita annuale dello 0,1% e per cause non note, ci sono bambini che si ammalano in epoca prenatale, cioè nel ventre materno.
Vitadamamma, accogliendo l’appello di Elena Santarelli, chiede a tutte le sue mamme di visitare la pagina web del progetto Heal https://www.progettoheal.com/
. Ciò che serve è innanzitutto sensibilizzare, perciò, anche se non si è nella posizione di donare, si può sempre aprire il cuore e condividere il messaggio che questo progetto porta dentro di sé.
Vogliamo descrivere il progetto Heal con le parole di un piccolo malato, Patrick, nella loro immediatezza queste poche e profonde parole sembrano dire tutto: “Sono qui per crescere e diventare albero sotto l’ombra di altri alberi …“