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Una bambina di 22 mesi è stata massacrata dal patrigno

di Redazione VitaDaMamma

15 Febbraio 2019

Aggiornamento al 16 febbraio 2019, ore 11:oo La mamma della bambina picchiata da patrigno smentisce le dichiarazioni che le sono state attribuite.


 

E’ accaduto ancora: una bambina di 22 mesi è stata massacrata dal patrigno, picchiata, presa a morsi e ridotta in fin di vita perché piangeva troppo. Come Giuseppe, il bimbo morto a Cardito, anche quest’anima innocente è rimasta sola nelle mani di un orco, un mostro violento che ha sfogato su di lei ogni male.

 

Il Messaggero.it rende noti i nomi e pubblica le immagini del patrigno orco e della mamma che, perdutamente innamorata di lui, ha condotto nella sua casa tre bambine innocenti.

 

una bambina di 22 mesi è stata massacrata dal patrigno

Fonte immagini ilMessaggero.it

 

Da queste immagini e dai nomi pubblicati dalla fonte stampa si risale ai profili Facebook dei membri della coppia, la storia sembra tragicamente simile a quella di Tony e Valentina, cioè all’omicidio di Cardito.

 

Una bambina di 22 mesi è stata massacrata dal patrigno.

 

Quando ha raggiunto l’ospedale era accompagnata dalla mamma che nel consegnarla ai sanitari ha sostenuto che la figlia fosse svenuta, ma il corpo della piccola era così pieno di ecchimosi da non lasciare spazio a dubbi.

 

Ma procediamo con ordine, e ricostruiamo i fatti così come riportati in queste ore dalla stampa:

 

Sara è una mamma single, giovane e bella, incontra Federico alla fermata dell’autobus, è giovane e bello anche lui (a giudicare dalle foto pubblicate su Facebook potrebbe essere papà a sua volta); i due si innamorano: è colpo di fulmine e due mesi dopo convivono.

 

Sara lascia la casa del padre e si trasferisce da Federico portando con lei le sue tre figlie, due gemelline e una bimba di 5 anni. La stampa racconta che il passato di questa madre è stato difficile: “genitori separati, maltrattamenti e infine un incidente che le ha fatto perdere addirittura un occhio” (Citazione da ilMessaggero.it).

 

Mercoledì scorso, 13 febbraio, Sara esce di casa, è diretta da suo padre e le bambine restano con Federico.

 

Nessuno immagina che quell’uomo che Sara ama sia un mostro pronto a riversare la sua violenza sulle piccole.

 

Una delle gemelline piange, a tutti i bambini capita di farlo, per lo più è considerato fisiologico e si risolve con un po’ di coccole consolatorie. Federico, però, reagisce in un modo indescrivibile:

 

davanti agli occhi delle sorelle, picchia la bambina, la morde sulla pancia e non si ferma fin quando quel corpicino fragile non perde i sensi.

 

Una bambina di 22 mesi è stata massacrata dal patrigno, l’uomo tenta di far credere che la piccola sia stata vittima di un incidente.

 

A quel punto Federico chiama Sara e le racconta che la bambina è svenuta: si sarebbe sveglita, avrebbe bevuto un bicchiere d’acqua e subito dopo sarebbe svenuta. La versione dell’uomo non è credibile, eppure, quando Sara consegna la bambina ai sanitari (va detto che di fatto corre subito in ospedale), tende a mantenere il segreto appoggiando la versione del compagno.

 

La bimba resta in ospedale in codice rosso, verrà, poi, trasferita al Bambin Gesù dove è ora in sedazione profonda, in pericolo di vita e in prognosi riservata.

 

La mamma viene subito dedotta in caserma per un interrogatorio, poco dopo i Carabinieri raggiungeranno il compagno e lo dedurranno in arresto.

 

Una bambina di 22 mesi è stata massacrata dal patrigno – c’è un’altra giovane mamma innamorata che cerca di coprire l’orrore generato del compagno.

 

Federico è accusato di tentato omicidio e al momento è detenuto in carcere. La scena del crimine è una palazzina degradata in via San Carlino a Genzano.

 

Mentre la vittima diretta è una , le vittime indirette sono le altre due sorelle: la gemellina della bimba massacrata di botte e la sorellina di 5 anni.

 

Ancora una volta l’opinione pubblica si domanda come possa una mamma gettarsi tra le braccia di un uomo senza valutare le conseguenze sui propri figli.

 

Una bambina di 22 mesi è stata massacrata dal patrigno, i segni evidenti sul corpo:

 

la bambina è stata morsa all’altezza dell’ombelico, picchiata su tutto il corpo, sul viso e sulla testa. Al momento è in stato di sedazione profonda perché ciò che preoccupa di più i medici è il trauma cranico riportato ed è necessario del tempo per considerarne le conseguenze.

 

Quando la bimba ha perso i sensi il patrigno orco ha chiamato la mamma: Vieni corri, la bambina è svenuta“. Dinnanzi a tutto questo, come non affermare con decisione che ci vogliono pene severissime e certe (non semplicemente possibili o ipotetiche).



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