12° giorno di lacrime e preghiere per i genitori del bambino caduto nel pozzo a Totalàn, vicino Malaga. Come se il dolore non fosse abbastanza, come se non fosse sufficiente la snervante attesa di notizie e la paura di non riabbracciare i figlio vivo, sul papà di Julen si è abbattuta un’infamia mediatica dolorosa, calunniosa e violenta:
la Guardia Civil si è fatta avanti per smentire la falsa notizia (la bufala) che vorrebbe il papà di Julen coinvolto nella costruzione del pozzo, eventualmente finalizzata a loschi affari.
La fake news sta circolando via social network (non solo in Spagna, anche in Italia), principalmente attraverso WhatsApp e Facebook, attirando l’attenzione del pubblico meno propenso ad accertare la veridicità delle fonti.
Proprio ieri Vitadamamma si è trovata costretta a mettere in guardia le sue utenti rispetto a questa stessa falsa notizia: sulla nostra piattaforma social, un utente ha riportato uno shot contenente la bufala in questione, persino già tradotta in italiano.
Il papà di Juulen merita rispetto e, come a Lui, è dovuto rispetto a tutta la sua famiglia.
La fake news, contro la quale si è apertamente schierata la Guardia Civile, ha a che fare con il pozzo, si sa che su di esso è in corso un’indagine giudiziale volta ad appurare la legittimità della sua costruzione e lo stato manutentivo.
Il contenuto della bufala è disdicevole: il papà di Julen è accusato di essere coinvolto nella costruzione del pozzo in cui il piccolo è caduto, Josè, inoltre, sarebbe implicato in affari poco limpidi insieme a un suo parente. E’ tutto falso!
La Guardia Civil definisce il contenuto di questa infamia a danno del papà di Julen: “Non plausibile, doloroso e diffamatorio”.
¿Has recibido alguno de estos mensajes por #WhatsApp / #Facebook …etc?
Son #FALSOS
Los #TontosDelBulo se han superado a si mismos con textos inverosimiles, dolorosos y calumniosos#NoCreas#NoDifundas#NoRTTodos #SinDescansoNiDesaliento por Julen pic.twitter.com/KBoa3an156
— Guardia Civil 🇪🇸 (@guardiacivil) 24 gennaio 2019