L’ultima immagine del pozzo di Totàlan, quello in cui è intrappolato il piccolo Julen, non è confortante: poca luce, un elicottero che fa da presidio, un’illuminazione artificiale e una gru che tiene sospesi in aria tutti i cilindri (peraltro già allineati) che dovevano circoscrivere dall’interno lo scavo per consentire ai minatori di calarsi con la capsula di salvataggio. Questa immagine significa che ancora non riescono a tirare fuori Julen dal pozzo, i giorni sono passati inesorabili.
L’equipe di salvataggio sta lavorando per ridurre il diametro del tubo dopo aver trovato una nuova sporgenza a circa 50 metri di profondità.
Questa la spiegazione che le fonti ufficiali hanno dato alla stampa, quando gli occhi di tutti si sono posati sul cilindro di ferro che veniva tirato fuori dallo scavo, l’esito finale è stato chiaro a chiunque: i minatori non potevano entrare in azione e Julen rimane ancora sepolto.
Non riescono a tirare fuori Julen dal pozzo, qual è l’ultimo intoppo
Ieri tutti si aspettavano di vedere entrare in azione i minatori delle Asturie, intorno a mezzogiorno, si era detto che avrebbero potuto iniziare il loro lavoro.
Di fatto sono chiamati a scavare manualmente una galleria orizzontale che porterà all’area in cui dovrebbe essere intrappolato Julen, il tratto dello scavo sarà lungo circa quattro metri e ciò equivale a dire che Julen è ad un soffio dai soccorritori.
Siccome il terreo ha manifestato un’altissima cedibilità, prima dell’ingresso dei minatori, il foro operato trasversalmente nella direzione del pozzo e del punto in cui potrebbe essere Julen deve essere messo in sicurezza, pertanto va foderato con i cilindri metallici e sarà percorso nella oramai nota capsula di salvataggio.
Ieri, appunto, a 50 metri di profondità un cilindro non si è adattato allo scavo richiedendo un intervento di limatura: quindi ancora non riescono a tirare fuori Julen dal pozzo.
Mente intorno alle 17.00 i responsabili delle operazioni avevano dichiarato di non voler più dare tempi alla stampa poiché la pressione mediatica era troppa, la stessa equipe di salvataggio, poco più tardi, ha dovuto ammettere che l’intoppo avrebbe richiesto altre 24 ore di lavoro in più rispetto alle loro ultime previsioni.
Non riescono a tirare fuori Julen dal pozzo: una gru tiene sospeso il tubo metallico, mentre si lavora per adattarne allo scavo il cilindro finale.
Il problema, nello specifico, sarebbe una sporgenza al di sotto dei 50 metri che impedisce il corretto posizionamento dei tubi e quindi ritarda ulteriormente la discesa dei minatori.
Resta il fatto che tra poco decorrerà l’undicesimo giorno dall’incidente di Julen.
Un helicóptero de la @guardiacivil acude al lugar de #rescate de #Julen. Permanecerá en la zona. Foto: Ñito Salas. #Totalán #RescateJulen @DiarioSUR https://t.co/SysYh34fC9 pic.twitter.com/AEvNYW91io
— Álvaro Frías (@alvaro_frias) 23 gennaio 2019