La neve si è sporcata di sangue due volte dall’inizio del nuovo anno ad oggi: Camilla Compagnucci, 9 anni, è morta in Val di Susa; Emily Formisano, 8 anni, è morta a causa di un incidente con lo slittino su una pista nera del comprensorio del Corno del Renon.
Emily Formisano si trovava sullo slittino insieme alla mamma, Renata, il papà e il fratello aspettavano a fondo pista credendo di vederle arrivare sulla pista destinata alla discesa degli slittini.
Mentre la mamma, che ora combatte tra la vita e la morte per i pluritraumi riportati, viene indagata insieme al responsabile degli impunti sciistici del comprensorio del Renon, mentre l’indagine è in corso e i sopralluoghi sulle piste hanno messo in luce anche il fatto che i cartelli fossero scritti solo in tedesco (sebbene accompagnati da disegni eloquenti), la sola certezza resta che, nel momento in cui ha imboccato la pista nera, qualcosa è sfuggito a mamma Renata e l’esito è stato estremo.
Emily Formisano muore sul colpo ad 8 anni: schianto in slittino su una pista nera, vietatissima a bordo di quel mezzo.
Ad aprire l’inchiesta, sorretta dall’ipotesi delittuosa gravissima di omicidio colposo, è stata la Procura di Bolzano. L’iscrizione del nome della mamma nel registro degli indagati è un atto dovuto, almeno sino a quando non saranno chiarite le dinamiche dell’incidente e le condizioni in cui la donna ha imboccato la strada sbagliata finendo sulla via peggiore e più pericolosa.
In queste ore viene apertamente mossa un’accusa ai cartelli, a quanto pare alcuno sarebbero solo in tedesco. In sede di giudizio si dovrà stabilire il peso e il valore esplicativo delle immagini grafiche poste sulla segnaletica, quelle stesse che nel linguaggio universale del disegno esprimono il divieto di scendere in slittino per pericolo di cadute e incidenti.
L’incidente nel caso di Emily Formisano è stato gravissimo.
Mamma Renata resta grave, la sua vita è appesa a un filo.
Accanto alla mamma di Emily Formisano c’è Ciro, il papà della piccola, 38 anni la donna, 43 l’uomo, e un altro figlio 16enne, un’intera famiglia lacerata dal dolore.
A Renata e a Ciro non può che andare il nostro pensiero di mamme, l’uomo dovrà dire alla moglie che Emily è diventata un angelo
Il mio angelo è morto, perché non sono morto io al suo posto?
Sono state queste le parole di disperazione con cui papà Ciro ha accolto i primi soccorritori su quel tratto di pista intriso di sangue, Emily formisano era già morta, stroncata sul colpo dallo schianto fatale.
La salma della piccola si trova attualmente nella camera ardente di Renon, in attesa delle decisioni della Procura.