Il Sic era ancora un bambino e la madre si preoccupava per lui!
Alle 10 e 20 circa di ieri erano in molti davanti alla televisione a godersi l’ennesimo spettacolo della Moto Gp.
A volte anche noi donne, non tanto amanti di questo sport, mentre cuciniamo o rassettiamo buttiamo l’occhio a quelle moto che sfrecciano sulle piste.
Ai nostri mariti, figli o fratelli piace la sensazione di quell’adrenalina che sale al solo rombo di un motore.
Ma ieri non è stata la solita gara.
Tra una pulizia e un’altra molte donne si saranno accorte che il tono del telecronista che di solito lo si sente eccitato e in fermento per uno due o tre sorpassi ad una stessa curva era cupo, triste … troppi silenzi in quella telecronaca.
Un minuto è bastato a tutti per capire, per comprendere che ciò che non veniva detto stava per accadere.
Marco Simoncelli, uno dei volti più conosciuti, anche per la sua capigliatura e la sua giovane età, ha avuto un bruttissimo incidente!
E tutti fermi …mariti, figli, fratelli e anche molte donne si saranno fermate nell’attesa di qualche notizia positiva, di quel verdetto medico che abbiamo tutti sperato facesse tirare un sospiro di sollievo.
E invece no, il Sic, è andato via sul circuito di Sepang in Malesia, pista dove aveva festeggiato il suo unico mondiale, dopo aver perso aderenza su una curva e essere stato travolto da Edwards. Tutti abbiamo visto il suo casco rotolare tra le ruote del suo amico Valentino Rossi e il suo corpo senza vita a terra.
Tutti i tentativi di rianimarlo sono stati inutili, le lacrime del padre che attendeva non potranno mai essere asciugate, così come lo strazio al cuore della giovane fidanzata Kate.
Marco era giovane, solo 24 anni, tanta voglia di vivere, correre e divertirsi ed è per questo che subito dopo la notizia della sua morte, bruttissima, straziante e dolorosissima, i genitori hanno dato il consenso affinchè i suoi organi venissero donati, ma il lungo arresto cardiaco e la dinamica dell’incidente ha compromesso tale intervento.
In un’intervista rilasciata a Vanity Fair nel 2008 così parlava di sua mamma Rossella quando si è resa conto che la moto era la sua vita.
«Lei non era per niente d’accordo che io corressi, aveva molta paura già quando gareggiavo sulle minimoto da bambino. Sono stato felice un giorno, poco tempo fa, quando vedendomi in pista, mi ha preso da parte e mi ha detto: “Ho ancora paura, ma non farti correre sarebbe stato impossibile“».
Il giovane campione ritornerà in Italia martedì mattina e saranno in tanti sicuramente a voler dare l’ultimo saluto ad uno dei giovani più simpatici dello sport, un volto conosciuto anche attraverso apparizioni in tv sempre allegro e spensierato.
Non ci sono parole per salutare un ragazzo così giovane e per rincuorare una mamma, un padre e una fidanzata, ma l’affetto di chi ha seguito e stimato questo ragazzo darà la forza ai genitori di convivere per sempre con questo dolore, superarlo è troppo difficile!