Lo scorso Ferragosto una tragedia immane ha unito il nord del nostro Paese al sud, un lutto profondo ha legato Turate, provincia di Como, a Partanna, in Sicilia:
una felice e comune famiglia, residente a Turate, era in vacanza in Sicilia, la mamma è originaria di Partanna; hanno avuto un incidente mentre la loro vettura transitava su una strada che si affaccia su un dirupo alla fine del quale scorre un fiume, su quel tratto stradale era aperto un cantiere.
Marco, bimbo di 7 anni appena, figlio della coppia, è morto dopo che l’auto è stata letteralmente trafitta da un palo.
Auto trafitta da un palo di ferro: dei tubi di ferro, a lato strada (in un’area in cui vi erano dei lavori in corso), sostituivano il regolare guardrail.
Quella che si è consumata è stata una tragedia, ma poteva essere un incidente banale:
un’altra vettura ha tagliato la strada alla Nissan Qashqai su cui viaggiava la famiglia; per evitare lo scontro, la Nissan Qashqai ha deviato finendo contro i tubi che delimitavano la strada. Così, del tutto inaspettatamente, un palo di ferro è letteralmente penetrato nell’abitacolo.
Proprio lì dove l’auto è stata trafitta dal palo, c’era Marco, seduto sul suo seggiolino, legato, apparentemente sicuro.
Auto trafitta da un palo, il conducente fa una manovra di emergenza, per evitare un’altra auto, e finisce contro la delimitazione di un cantiere. Ne consegue una tragedia, il cantiere era delimitato non da un regolare guardrail ma da una recinzione fatta di pali di ferro.
Le condizioni di Marco sono apparse subito gravi, mentre papà Gualtiero e mamma Antonella sono rimasti solo leggermente feriti; praticamente illesi tutti gli occupanti dell’utilitaria che, a quanto pare, avrebbe tagliato loro la strada costringendoli a deviare verso i tubi.
Auto trafitta da un palo l’incidente ha avuto luogo a Portopalo di Menfi, nell’Agrigentino.
Marco ha riportato gravi lesioni interne, è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Civico di Palermo e operato per ridurre l’emorragia interna. Non c’è l’ha fatta, è andato in arresto cardiaco la notte stessa.
Auto trafitta da un palo di ferro, la morte di Marco si poteva evitare?
Un regolare guardrail avrebbe fatto sì che quell’incidente restasse una banale disavventura? E’ questo il dubbio che logora i genitori della piccolissima vittima.
- Quella recinzione era “potenzialmente pericolosa” e non idonea a delimitare il cantiere? Di fatto la morte del bambino poteva essere evitata?
I genitori di Marco hanno adito le vie giudiziarie perché a queste domande venga data una risposta che renda giustizia al loro bambino.
Il papà ha detto alla stampa:
Sono ancora sotto choc ma di certo quei tubi non possono essere utilizzati per delimitare un ponte. Ho dato mandato ai miei legali di andare fino infondo in questa vicenda.