Il video hard di Belen Rodriguez:
In rete da diversi giorni circola un video amatoriale che ritrae la show girl Belen Rodriguez mentre vive la propria intimità con un uomo.
Parole come intimità e pudore sembrano inappropriate se accostate al nome di Belen Rodriguez ed al “suo” video hard?
Attenzione:
Il video è evidentemente un girato amatoriale, l’uomo e la bellissima Belen non sono estranei, lui, infatti, è Tobias Blanco ex fidanzato della Rodriguez.
La Belen hot che si vede è chiaramente molto giovane.
La donna, protagonista di questa incresciosa vicenda, è già assai famosa; certamente non avrebbe mai voluto la diffusione del video e non può trarne alcun vantaggio (chi parla di pubblicità trascura di considerare a quali astronomici guadagni sarebbe potuta arrivare la show girl se avesse voluto girare consapevolmente ed a fini commerciali un “film” simile).
Di contro la velocità della rete e la sua spregiudicatezza hanno reso complesso il lavoro di chi è intervenuto per fermare la diffusione del video hard.
Lo specifico video costituisce al momento materiale oggetto di indagini giudiziarie da parte della Polizia di Stato, le autorità stesse stanno provvedendo a garantirne la rimozione dalla rete.
La circolazione in rete del girato è partita da un link pubblicato da Selvaggia Lucarelli sul suo blog. La blogger sostiene di avere ricevuto l’indirizzo web del video attraverso una mail “anonima” e “per dovere di informazione” lo avrebbe pubblicato sul suo blog.
Corona, attuale compagno di Belen Rodriguez, promette di adire le vie legali ed avvisa tutti (la Lucarelli, le redazioni dei siti internet e i blog): “Belen nel video è minorenne“.
Pare che nessuno voglia prestare ascolto al Signor Corona o, forse, tutti preferiscono sottovalutarne le parole: il video (Belen a parte) è letteralmente “rubato” da una camera da letto ove una minorenne ha un rapporto intimo con il suo fidanzato. È un rapporto consenziente ma probabilmente ritrae un minore.
Prestando la dovuta attenzione a tutti i particolari appena descritti, le parole intimità e pudore divengono più comprensibili e di tali concetti diviene necessario parlare anche rispetto a questo scandalo hot.
Il video hard di Belen è uno scandalo? Si, lo è. Tuttavia ciò che è scandaloso non è vedere una bella donna nuda che intrattiene un rapporto intimo con il suo compagno, né sapere che milioni di italiani cercano vogliosamente in rete quelle immagini; lo scandalo sta nella facilità con cui un’immagine compromettente, offensiva, a suo modo violenta e certamente illegale si possa diffondere in rete.
Non vi è dubbio che Belen avrà dei concorrenti nel mondo dello spettacolo che cercheranno pure di scavalcarla; ciò si chiama competizione ed è normale in ogni ambito lavorativo inciampare in competitor scorretti …
… avete presente il collega che va dal capo portando un’importante informazione del tipo << Io non vorrei dirglielo ma la mia collega usa il pc aziendale per parlare su facebook … sa se qualcuno la dovesse vedere … sa, ecc. >>
Ebbene è naturale che esista il competitor pronto a tutto pur di “abbatter il nemico”, ciò che è innaturale ed indignitoso è che “i gestori della rete” – ovvero tutti coloro i quali hanno la possibilità di gestire dei contenuti pubblici in internet – abbiano utilizzato il link video e le immagini in esso contenute.
Perché è necessario aiutare la diffusione di quelle immagini? Cosa animerebbe questo – a me incomprensibile – “spirito di informazione”.
C’è forse una incapacità di aggiungere alla notizia qualunque altra osservazione e pur una bramosia irrefrenabile di “beneficiare” della notizia stessa?
Belen non commenta, dal suo ufficio stampa giungono solo secchi <<No comment>>. Intanto però comincia a muoversi il legale della Signora Rodriguez che pare stia chiedendo la rimozione del video (sperando che presto domandi pure quella delle immagini).
Il video va rimosso perché la sua diffusione in rete integra una fattispecie di reato ben determinata: diffusione di materiale pedopornografico.
Ciò è precisamente specificato dal legale della Signora Rodriguez e di fatto, se Belen aveva meno di 18 anni nel girato di cui si tratta, il reato effettivamente esiste e viene commesso da chiunque divulghi il video o ne detenga copia.
Sarebbe auspicabile in una società moderna e civile, in cui la libertà di parola e di diffusione delle notizie è sacra, che l’informazione (quella libera per prima) si ispirasse sempre a criteri di rispetto e buon senso.
La mia domanda è dunque una, una soltanto: il principio sacro del dovere di informazione sarebbe stato soddisfatto se tutti si fossero limitati a divulgare la sola notizia della esistenza del video, senza scadere nell’uso improprio di immagini intime?
Forse si. Forse, informando e non usando l’informazione si sarebbe conservata la dignità della notizia non ledendo l’intimità ed il pudore di alcuno.
Oggi le donne dovrebbero attentamente indagare questa notizia provando a considerare Belen solo come una donna a cui è stata negata la propria intimità … insomma ancora una donna usata o abusata.
Corona, che non è in odore di santità, questa volta non ha affatto straparlato ed anzi ha colto nel segno quando ha sottolineato che con la diffusione del video la sua compagna è stata come “violata”.