Incinta del suo terzo figlio scopre un tumore tiroideo per il quale le consigliano di abortire. Malgrado i rischi prospettati dai medici, la coppia di genitori decide di portare avanti la gravidanza, oggi Massimiliano Ossini e sua moglie, Laura Gabrielli, possono raccontare un dramma a lieto fine.
Il conduttore Rai, racconta: “Mia moglie aveva un tumore, le hanno detto di abortire”, è stato uno dei momenti più difficili della loro vita ma insieme ce l’anno fatta.
Da allora ad oggi sono trascorsi nove anni, l’età di quel bimbo sopravvissuto alla paura e nato grazie al sì alla vita pronunciato da questi genitori.
Il racconto di Massimiliano Ossini, riportato durante un’intervista al settimanale “Di Più”
(Laura, ndr.) Un giorno si è recata dal medico perché si era accorta che stava dimagrendo troppo. Dopo la visita mi chiamò e mi disse: “Ho due notizie: una buona e una cattiva. La buona è che sono incinta, la cattiva è che ho un tumore alla tiroide, che però intacca anche tutti i linfonodi del collo, ben 34.”
Così, con una telefonata e un annuncio complicato da metabolizzare, Massimiliano Ossini apprese di attendere il terzo figlio e contemporaneamente di dover lottare al fianco della moglie. Le sue dichiarazioni sono oggi riportate su innumerevoli siti web.
Per sua stessa ammissione si aprì di fronte a lui “una voragine”. Il tutto fu aggravato dalla decisa proposta dei medici di optare per l’aborto.
I medici, fra l’altro, dissero a mia moglie: “Deve interrompere la gravidanza, altrimenti non potrà curarsi, sarebbe troppo rischioso sia per lei sia per il bambino”, ricorda Massimiliano Ossini.
Massimiliano e Laura decisero con enorme coraggio di confidare nella vita, altri consulti diedero loro speranza e al quarto mese di gravidanza fu possibile operare la mamma.
I dottori pianificarono un difficile intervento e, minimizzando i rischi per il bambino, tolsero la tiroide e tutti i linfonodi del collo.
Giovanni, questo il nome del terzo figlio di Massimiliano Ossini, nacque sano e senza complicazioni.
Dopo il parto la mamma, reduce già dall’intervento di rimozione di tiroide e linfonodi, si sottopose alla radioterapia.
Il messaggio che proviene da questa testimonianza è chiaro e non equivoco: donne fate prevenzione, curate il vostro corpo anche controllandolo e abbiate fede nei progressi della medicina. Questa mamma ha creduto nel futuro e la scienza medica l’ha aiutata a vincere la malattia senza sacrificare il dono della vita che custodiva nel grembo.